Bonus luce e gas requisiti: come ottenere il contributo pubblico per le bollette

Le famiglie in difficoltà economiche o le persone con dei gravi problemi di salute hanno diritto ad un contributo pubblico per le bollette di luce e gas. L'aiuto di Stato consiste in uno sconto da applicare alle fatture delle forniture. Ecco quali sono i requisiti richiesti e come presentare domanda fino a Dicembre 2020

Bonus luce e gas requisiti: come ottenere il contributo pubblico per le bollette

Una spesa che pesa molto sul bilancio familiare è quella per il consumo di energia e gas, le bollette subiscono spesso rialzi e nei mesi invernali le fatture per il riscaldamento possono superare i 100 euro. Per molti cittadini le fatture delle forniture di luce e gas sono un vero e proprio incubo.

Una famiglia media, composta da 3 persone, può arrivare a consumare anche 2900 kWh l’anno di elettricità e oltre 1110 mdi gas. Questa stima è calcolata per un appartamento di 75 mq in cui si utilizzano il forno, il frigo, la lavastoviglie e la lavatrice. Il gas viene usato per il riscaldamento, per l’acqua calda e per cucinare.  Inoltre, la famiglia tipo trascorre la maggior parte della giornata fuori casa e concentra i consumi nei weekend e durante le ore serali.

A queste condizioni e con le tariffe applicate dal servizio a Maggiori tutele la somma delle bollette luce in un anno potrebbe superare i 548 euro e quelle del gas sarà di circa di 770. In totale quindi il peso delle forniture sarà di 1.318 euro, una cifra consistente, ma per alcuni decisamente insostenibile.

Dal 2014 il Governo ha disposto un bonus elettrico, uno gas e un contributo anche per i servizi idrici per poter supportare chi ha un ISEE molto basso, famiglie numerose o gravi situazioni di disagio fisico. La forma di aiuto consiste in degli sconti sulle bollette, ci sono delle precise tabelle per stabilire quanto spetti al nucleo familiare in base alla residenza. Secondo i dati diffusi dall’ARERA avrebbero diritto a questo forma di sostegno 2,6 milioni di famiglie in Italia.

I trucchi per risparmiare sulle bollette luce e gas

Il bonus è riservato ad una specifica fetta di utenti, tutti i clienti luce e gas possono però adottare alcuni comportamenti per ridurre i propri consumi e le bollette elettriche e del gas. Tra le abitudini più facili da adottare c’è quella di spegnere i dispositivi quando non li si utilizza, in genere si lasciano in stand by ma in questo modo continuano a consumare elettricità (anche se in quantità minima).

Si possono poi sostituire le lampadine tradizionali con i LED, sostituire elettrodomestici obsoleti con prodotti di classe energetica superiore, utilizzare app e sistemi di notifica anti spreco. Uno dei risparmi maggiori viene poi dal passaggio dal mercato tutelato alle offerte del libero mercato.

Scegliendo tra le migliori offerte luce e gas si possono anche ridurre le spese domestiche di centinaia di euro. Per confrontare le tariffe più convenienti del momento si può utilizzare il comparatore di SOStariffe.it. L’algoritmo calcolerà i consumi medi della famiglia, la stima si baserà su alcune informazioni fornite dal cliente:

  • numero di familiari
  • orari di presenza in casa
  •  metri quadri dell’appartamento
  • elettrodomestici attivi

Lo strumento inoltre fornirà un preventivo della spesa mensile e annuale da sostenere attivando un piano piuttosto che un altro.

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I contributi pubblici per ridurre le bollette

Fino a fine Dicembre le famiglie hanno la possibilità di richiedere il contributo elettrico o gas, se si è in possesso dei requisiti previsti per legge si potrà ottenere una riduzione delle bollette. Lo sconto sarà applicato alle fatture con quote mensili.

La somma che spetta alla singola famiglia dipende dall’ISEE, dal numero di familiari che convivono nella stessa casa e, per lo sconto gas, dalla residenza del richiedente. Le famiglie con più di 3 figli per esempio hanno diritto al bonus se hanno un ISEE inferiore a 20 mila euro l’anno, per gruppi meno numerosi il tetto ISEE è di 8.265 euro. I requisiti non vengono modificati di frequente, le somme del contributo invece sono ritoccate praticamente ogni anno.

Lo sconto infatti non copre per intero le bollette e viene ricalcolato adattando l’importo alle tariffe in vigore nell’anno in corso. Il contributo copre circa 1/4 della spesa media del nucleo familiare, sempre che si rientri nei consumi standard indicati in precedenza.

L’ARERA ha riscontrato che questi supporti per le famiglie sono stati richiesti negli anni solo da circa il 36% degli aventi diritto. Per questo motivo ha chiesto e ottenuto che dal 2021 la procedura di riconoscimento dello sconto venga automatizzato, sarà quindi applicato senza dover presentare domanda. Per stabilire quali saranno i beneficiari si procederà ad una verifica incrociata dei dati presenti nelle banche dati dell’authority e in quelle dell’INPS.

Bonus elettrico, chi ne ha diritto

Il contributo per le bollette luce delle famiglie viene stabilito ad inizio anno e sono previste tre diverse fasce di beneficiari a cui viene riconosciuto un preciso sconto. L’ARERA ha deciso che per il 2020 il bonus elettrico corrisponderà a:

  • 125 euro per le coppie (o nuclei di 2 persone)
  • 148 euro nuclei composto da 3 a 4 componenti
  • 173 euro per famiglie con più di 4 persone

Gli utenti possono ottenere l’aiuto per ridurre le bollette energetiche di casa per questioni di disagio economico o per disagio fisico. Nel primo caso sono previsti dei criteri di ISEE:

  • ISEE familiare non superiore a 8.265 euro
  • ISEE non superiore a 20 mila euro per famiglie con più 3 figli a carico
  • beneficiari del Reddito di cittadinanza o di Pensione di cittadinanza

Per disagio fisico invece si intendono dei gravi problemi di salute che richiedono l’utilizzo di apparecchi salva vita che consumano grandi quantità di elettricità. Lo sconto applicato per questo motivo sarà maggiore di quello riconosciuto per motivi economici. Se l’impianto di casa rientra nella potenza media domestica (entro i 3 kWh) il contributo sarà:

  • 185 euro se si utilizza una potenza minima fino 3 kWh
  • con un uso medio si sale a 305 euro
  • con la potenza massima si arriva a 440 euro

Se l’impianto dell’abitazione dovesse superare la potenza di 3 kWh il bonus potrà andare da 433 euro e fino a 663 euro.

Bonus gas, chi lo può richiedere

Il meccanismo di calcolo del contributo per le famiglie a basso reddito o molto numerose  è più complesso. Sono presenti sul sito dell’ARERA delle tabelle che aiutano a capire quale somma spetta in base ad alcuni criteri. Il bonus gas riconosce lo sconto tenendo presente il Comune di residenza, il numero di membri della famiglia e se il gas viene utilizzato come alimentazione dell’impianto di riscaldamento o no.

Il contributo massimo che si può ottenere è di 264 euro, quello minimo è di 32 euro.  Ad incidere in modo determinante sullo sconto a cui si ha diritto è la zona climatica in cui si risiede. La classificazione suddivide l’Italia in 6 zone climatiche, vengono identificate con le lettere dalla A alla F. Nell’area A e B rientrano i territori più caldi, nella zona F invece vengono inclusi quelli più freddi.

A modificare inoltre la somma per famiglia è l’uso del gas per il riscaldamento o solo per scopi sanitari e per la cottura. Per esempio, una famiglia con più di 4 componenti che vive in zona D riceve un bonus di 49 euro se consuma gas solo per cucinare e avere l’acqua calda. Se invece si ha anche un impianto di riscaldamento a gas l’importo sale a 169.

Le famiglie che possono avere il bonus gas sono quelle ritenute in condizioni di disagio economico:

  • ISEE inferiore a 8.265 euro
  • ISEE inferiore a 20 mila se il nucleo è composto da più di 4 persone
  • beneficiari del Reddito di cittadinanza o della Pensione di cittadinanza

La domanda del contributo pubblico potrà essere presentata presso il Comune, il CAF, sull’omonimo sito bonus gas.

Moduli per presentare domanda per i bonus elettrico o gas

La procedura di richiesta dal 2014 al 2020 ha imposto alle famiglie che rispondono ai requisiti di rinnovare ogni anno la domanda. Questo comporta un supplemento di lavoro burocratico per gli uffici e una serie di adempimenti per le famiglie.

La lista dei moduli necessari ad inoltrare la richiesta de contributo elettrico è la seguente:

  • documento di identità
  • allegato D di delega
  • modulo A o modulo FN per le famiglie numerose
  • attestazione ISEE in corso di validità
  • allegato CF con i componenti del nucleo ISEE

Alla domanda per il bonus gas si dovranno allegare i seguenti moduli

  • attestazione ISEE in corso di validità
  • allegato CF con i componenti del nucleo ISEE
  • documento di identità
  • eventuale allegato D di delega (se a presentare la domanda non sia l’intestatario della fornitura)
  • modulo A che si può scaricare dal sito ARERA ed è la richiesta del bonus
  • modulo FN se si ha una famiglia numerosa e con ISEE massimo di 20.000 euro all’anno
  • autocertificazione per i beneficiari di Reddito o pensione di cittadinanza con numero di protocollo delle richiesta

Ci sono poi il modulo di rinnovo semplificato se è già beneficiato del contributo, oppure il Gbis se è si eredi di una fornitura. Il documento VF invece deve essere compilato da coloro che hanno cambiato fornitore o indirizzo. Per completare la documentazione è necessario avere a portata di mano i documenti dell’intestatario del servizio e anche i codici identificativi dei contatori di luce e gas, il POD e il PDR (si trovano sui dispositivi o sulle bollette).

Dal 2021 è stato deciso di automatizzare i rinnovi e i riconoscimenti dei bonus, non sarà quindi più necessario inoltrare tutti questi moduli.

Gli sconti in bolletta

Una volta inoltrata la domanda e se vi sarà riconosciuto il diritto al bonus avrete direttamente lo sconto applicato agli importi bollette. Sarà specificato tra le varie voci presenti nella fattura un’apposita voce che indicherà l’importo della riduzione.

L’importo del bonus viene spalmato sulle bollette annuale, quindi se si ha diritto a un contributo gas di 169 euro si dovrà dividere questa somma per 12 e si otterrà lo sconto sulle fatture mensili. Idem per il bonus elettrico. Hanno diritto alla riduzione in un’unica soluzione solo coloro che hanno un impianto gas centralizzato, i cosiddetti clienti indiretti.

Si può consultare il sito bonusenergia.it o quello gas per conoscere l’esito della propria pratica. Se non si ha la possibilità di consultare la pagina web si potrà chiamare il CAF di riferimento o l’ufficio comunale addetto al welfare sociale. C’è anche un numero verde che fornisce informazioni, si può chiamare l’800.166.654.