Bonus cani e gatti 2021: come richiederlo

Se hai un animale domestico sai bene che ha bisogno del tuo amore e del tuo tempo, ma è anche una fonte di spese - a volte anche piuttosto esose. Le visite dal veterinario, i vaccini, le medicine sono tra i costi da considerare prima di  prendere cani e gatti in casa. Con la Legge di Bilancio 2021 puoi però contare su un piccolo aiuto, il cosiddetto bonus cani e gatti. Ecco come fare richiesta

Bonus cani e gatti 2021: come richiederlo

I conti che ti trovi a pagare per i tuoi animali domestici ti hanno stupito, non avresti mai pensato di spendere così tanto per un cane o un gatto. Poi sono iniziate le visite mediche, i primi acciacchi e ogni tanto facendo due somme ti sei chiesto come sia stato possibile arrivare a certe cifre.

Adottare un animale domestico o acquistarlo comporta impegni non solo morali, ma anche economici. Con la nuova manovra di Bilancio 2021 (Legge n. 178 del 30 dicembre 2020) arriverà un aiuto per chi possiede ed accudisce cani e gatti. L’agevolazione non è una novità assoluta, anzi la misura è stata rinnovata per il secondo anno di fila.

Il bonus cani e gatti potrà essere richiesto sotto forma di detrazione fiscale, quindi come le agevolazioni per le tue spese sanitarie, e il rimborso potrà essere richiesto sono per degli specifici costi. La misura infatti è stata istituita come aiuto economico a sostegno delle cure veterinarie per gli amici a quattro zampe.

Se è vero che questo contributo per chi adotta cani e gatti è stato rinnovato, va però sottolineato che quest’anno è stata elevata la soglia massima di spese rimborsabili. Ogni famiglia potrà avere 50 euro in più per le cure dei propri animali domestici, la detrazione massima che si può richiedere è passata da 500 euro a 550 euro.  Vedremo a breve come si può richiedere, per quali spese e chi ne ha diritto, ma anche come calcolare le detrazioni alle quali hai diritto e quali limiti ti vengono imposti dalla nuova Legge di Bilancio.

Quali spese veterinarie puoi farti rimborsare

Nel compilare la prossima dichiarazione dei redditi, i modelli sono disponibili da Maggio e hai tempo fino al 30 Settembre per presentare la documentazione all’Agenzia delle Entrate, potrai inserire tra le spese detraibili anche alcuni costi legati ai tuoi animali domestici.

Il limiti massimo di detrazione per le spese veterinarie è del 19% dei costi sostenuti, ma entro la soglia dei 550 euro. Va inoltre considerata la franchigia, cioè un’importo minimo stabilito dalla norma che resta a carico tuo. La franchigia del bonus cani e gatti è di 129,11 euro.

Quindi se la somma delle spese detraibili per i tuoi animali domestici (devono essere regolarmente registrati) è inferiore a questa cifra non riceverai detrazioni. Se invece supera questa somma avrai diritto al 19% calcolato però sulla differenza tra 550 euro e i 129,11 euro. Per semplificare se spendi 550 euro per spese veterinarie, analisi di laboratorio, interventi e/o per acquistare farmaci per i tuoi animali puoi ottenere una detrazione pari ad 80 euro.

Gli importi da conteggiare ed indicare nel modello del 730 secondo la nuova legge n. 178 del 20 (Legge di bilancio 2021) sono:

  • spese per visite veterinarie;
  • spese per interventi;
  • spese analisi di laboratorio;
  • spese per farmaci veterinari.

La cifra massima fino al 2020 è stata di 500 euro, mentre con la nuova normativa il limite è salito a 550 euro. Ricordati però di considerare la soglia di franchigia di 129,11 euro che resta a tuo carico e non deve essere sommata per il calcolo della detrazione.

Cosa vorrebbero i gruppi politici amanti degli animali

Negli anni sono aumentate le pressioni dai gruppi di animalisti e la battaglia per poter aumentare le tutele per gli animali si è fatta più accesa. Anche se questa misura è un supporto economico per i padroni di cani e gatti è stata comunque sostenuta e voluta come sostegno per un maggiore benessere degli animali domestici.

Ci sono anche altre richieste che i gruppi di animalisti chiedono che siano prese in considerazione dal Governo. Per esempio è stata proposta una riduzione dell’Iva applicata agli alimenti e alle prestazione veterinarie per gli amici a 4 zampe, adesso l’aliquota è al 22%. Questa percentuale è la stessa applicata ai beni di lusso. L’Intergruppo ha chiesto che l’Iva venga portata al 10%. In Italia quasi il 40% delle famiglie possiede un cane o un gatto.

Qualche gruppo ha anche avanzato la richiesta di una completa esenzione Iva per le prestazioni sanitarie dei cani e gatti domestici. In particolare è stato chiesto di eliminare questa imposta sulle operazioni di identificazione e microchippatura, per la sterilizzazione e per le nascite controllate.

Si sta anche discutendo se introdurre o meno un assegno per chi possiede un animale domestico, la somma ipotizzata potrebbe variare dai 150 euro per ogni animale se si ha un ISEE inferiore a 25 mila euro e 300 euro se non si supera i 7 mila euro di ISEE annui.

Tra le idee avanzate da questo Intergruppo c’è anche quella di una detrazione speciale sull’acquisto di animali domestici come i cani guida. L’agevolazione che è stata inserita nella proposta è una detrazione Irpef del 19%, da poter richiedere ogni 4 anni. Potrebbero richiedere questa forma di sostegno il disabile o il familiare che lo assiste. E per completare il quadro viene inclusa in questa soluzione anche una detrazione pari a circa 1000 euro per sostenere le spese veterinarie e i bisogni quotidiani dell’animale.

Documenti necessari per avere il bonus

Ma queste sono ancora delle idee, delle proposte. Torniamo al bonus cani e gatti 2021. Per fare richiesta del contributo è necessario dimostrare di essere i proprietari dell’animale. Per i cani è già obbligatorio che si provveda a mettere loro il microchip e anche che si iscrivano all’Anagrafe canina della propria Regione. Quindi dovresti avere già la documentazione necessaria.

Il discorso di complica per i gatti, o per altri animali. Se non hai acquistato il tuo gatto e non hai quindi la fattura che dimostri che sei il padrone di quell’animale. In questi casi dovrai portare il gatto a mettere il microchip per poter fare domanda del bonus.

Calcolo della detrazione

Altra cosa importante. Per poter ottenere la detrazione fiscale delle spese sostenute dovrai effettuare i pagamenti con sistemi tracciabili. Quindi niente contanti, ma solo carte di credito, app o bonifici. Vediamo di capire meglio insieme come verrà calcolato il bonus che ti spetta.

Del tetto massimo di 550 euro abbiamo già detto, così come dei 129,11 euro di franchigia che è sempre a tuo carico. Il 19% quindi di detrazione che puoi ottenere dalla dichiarazione dei redditi devi calcolarlo sottraendo prima dal totale delle spese la franchigia. Se tu in un anno dovessi spendere 1000 euro per il tuo animale domestico (di costi che rientrano in una o più delle voci previste dal bonus) avresti diritto a 165 euro e 50 circa di rimborso Irpef. La cifra da considerare infatti per calcolare il tuo 19% di detrazione non sarebbero 1000 euro ma 1000 – 129, 11= 870,89.

Adesso chiariamo un secondo punto che è importante per tanti. Se hai sia un cane che un gatto o un altro animale domestico, non potrai richiedere le detrazioni per tutti e due o quanti sono i tuoi animali. Il rimborso è unico per tutti i tuoi amici a quattro zampe e la cifra massima resta 550 euro.

Come fare domanda

Per poter richiedere questa forma di contributo devi scaricare il modello 730/2021 e compilare il quadro E, in particolare alle spese veterinarie sono dedicati i blocchi E8 ed E10. Il codice indicato dall’Agenzia delle Entrate per indicare i costi detraibili è il codice 29. Se usi il modello Redditi 2021 le righe in cui indicare queste spese sono dalla RP 8 alla RP13.

Nelle cifra che inserisci in questo modulo devi conteggiare anche la franchigia. Il nuovo modello dovrebbe già contenere gli importi ma è sempre bene verificare che siano corretti. Dovrai conservate inoltre le ricevute dei pagamenti per cui chiedi la detrazione e devi anche consegnare l’autodichiarazione sul possesso del tuo animale o dei tuoi animali domestici. Le spese del 2020 dovrai inserire nel modello di quest’anno.

Se il tuo animale non è un cane con microchip hai tre possibili soluzioni per poter dimostrare di essere il padrone: farti rilasciare dal veterinario il pet passport, richiedere un certificato di adozione o la fattura di acquisto dell’animale quando lo prendi con te. O nel caso di randagi puoi anche procedere alla registrazione volontaria dell’animale.

Riassumiamo quindi un attimo per quali spese puoi avere le detrazioni del bonus. La Legge di Bilancio ha previsto che tu possa richiedere fino al 19% di detrazione su spese veterinarie, acquisto di farmaci (con prescrizione del veterinario), analisi di laboratorio o interventi a cui devi sottoporre i tuoi animali

Se fai la richiesta di bonus senza possedere i giusti requisiti non solo non otterrai la detrazione ma sarai anche sanzionabile. Se in fase di verifica delle informazioni l’ente si dovesse rendere conto che hai mentito sulla proprietà del tuo animale o sulle somme rimborsabili sari multato per detrazione indebita e per mancata regolarizzazione del possesso del tuo animale.