Bonus caldaia 2020 e proroga detrazioni: tutto quello che c'è da sapere

Per chi fa richiesta entro il 31 dicembre le detrazioni arrivano fino al 50% e con un tetto massimo di spesa di 96 mila euro. Dal 2020 invece gli sconti fiscali permetteranno di detrarre solo il 36% della spesa e con un tetto massimo di 48 mila euro. La guida completa alle deduzioni della nuova Manovra fiscale 2020 e alle nuove condizioni di Ecobonus, detrazioni ristrutturazioni e Conto Termico

Bonus caldaia 2020 e proroga detrazioni: tutto quello che c'è da sapere

Le temperature minime sono scese e la bolletta di luce e gas iniziano a salire? Restano ancora pochi mesi per poter sfruttare al meglio le deduzioni fiscali maggiori di Ecobonus, Conto termico o delle detrazioni per le ristrutturazioni. Questi sconti pensati dal Governo per incentivare i cittadini a cambiare impianti a gas obsoleti sono anche un’ottima soluzione per risparmiare sui conti di luce e gas. I vecchi infissi o elettrodomestici non efficienti fanno lievitare i consumi e quindi le fatture mensili.

È stato stimato, ad esempio, che sostituendo il vecchio impianto con una pompa di calore i vostri consumi potrebbero ridursi del 30% a parità di risultato. Inoltre, la spesa che dovrete sostenere per il cambio è detraibile fino al 50% entro il 31 Dicembre, poi la deduzione passa al 36% nel 2020.

Le pompe di calore sono solo uno degli impianti acquistabili, ci sono anche le caldaie a biomasse o a condensazione e rientrano nei lavori coperti dai bonus del Governo anche l’installazione di nuovi infissi o di stufe a pellet. Questo sempre in attesa che si rendano disponibili nuovi sistemi ancora meno inquinanti come le caldaie a idrogeno.

Le caldaie ad idrogeno e le sperimentazioni

Questi impianti del futuro hanno la particolarità di non emettere CO2 ma solo vapore acqueo. Questi impianti a 100% idrogeno sono già realtà in Giappone, ma anche in Germania o in UK. Non sono invece ancora in vendita in Italia, ma le grandi società di fornitura di servizi stanno iniziando le sperimentazioni con miscele di gas metano e idrogeno. Ci sono dei progetti al vaglio anche per caldaie 100% idrogeno ma con costi simili a quelli delle tradizionali caldaie.

La riduzione consistente dei consumi con queste soluzioni è dovuta ad una minore dispersione di calore e a un sistema di recupero del calore condensato che normalmente va sprecato. Con gli ecobonus e con le detrazioni per l’efficientamento energetico si può ottenere delle deduzioni pari anche al 65% dei modelli.

La percentuale di detrazioni fiscali (che oltre alle deduzioni Irpef in 10 anni possono essere anche richiesti come sconti all’acquisto) varia in base alla tipologia di impianto e al miglioramento della classe energetica dell’abitazione. Se per esempio installate una caldaia classe A+ si potrà chiedere un bonus del 65% del prezzo complessivo (fino al tetto massimo di 96 mila euro entro fine anno poi scenderà al 36% con un tetto massimo di 48 mila euro).

Quanto si può risparmiare con i nuovi impianti

Un consumo di gas ridotto del 30% in media, a cui si aggiunge anche il bonus del 65% per l’installazione di un impianto A+, porterebbe le vostre bollette ad essere più leggere. Se gli impianti ad idrogeno sono ancora impraticabili ci sono delle soluzioni come le pompe di calore che sono già disponibili.

Il funzionamento di questi sistemi basandosi su fonti rinnovabili ed energia elettrica abbatterebbe la bolletta del gas in modo drastico. E anche in questo caso l’impianto rientra in quelli per cui il Governo vi sconterà il 65% della spesa tramite Ecobonus o Conto termico. Considerando che per una pompa di calore adatta a servire un appartamento da 120 mq si potrebbero spendere anche meno di 6000 euro.

Facciamo chiarezza sui bonus caldaia

Ci sono delle condizioni base per poter usufruire degli sconti fiscali per l’installazione di caldaie o per gli interventi di efficientamento energetico. Come abbiamo accennato le precedenti norme prevedono un 50% di detrazione Irpef, ma può essere richiesta solo per quelle operazioni di ristrutturazione o acquisti che comportassero un innalzamento della classe energetica di casa alla classe A.

La deduzione è maggiore, sale fino al 65%, se si installano dei sistemi di termoregolazione o delle caldaie classe A+. In questa categoria di detrazioni rientrano anche gli impianti misti, in cui si potrebbero inserire anche quelli in sperimentazione ad idrogeno e condensazione di cui parlavamo prima.

Per il bonus ristrutturazioni la deduzione sarà del 50% ed una delle condizioni base è che i lavori siano compiuti su un’abitazione già costruita. Questi sconti sono validi sia per le operazione strutturali ed edilizie che per l’acquisto di elettrodomestici o mobili. Nel caso degli elettrodomestici si devono comprare delle macchine classe A o A+ per accedere alle deduzioni.

Conto Termico 2.0

Se Ecobonus e detrazioni per le ristrutturazioni sono praticamente sovrapponibili, il Conto Termico è invece nato per il lavori di efficientamento energetico degli edifici delle PA, ma poi è stato aperto a cooperative e per privati. Il contributo con questa soluzione sarà pari al 65% delle spese sostenute. Questa detrazione non è gestita dall’Enea ma dal GES (Gestore Servizi energetici).

Le detrazioni del Conto termico possono variare tra il 65% dell’importo e il 40 % delle spese a seconda del livello di emissioni e di miglioramento energetico prodotto. Le deduzioni maggiori sono riservate ad interventi di demolizioni e per la sostituzione di caldaie e apparecchi di riscaldamento. Scendono al 55%/50% invece per le pompe di calore e per azioni di isolamento termico.

Come cambieranno le detrazioni con la Manovra 2020

Queste condizioni per i bonus varranno solo fino al 31 Dicembre dopo questa data saranno applicati dei differenti sconti. Con la Manovra 2020 non è ancora certo come si modificherà la situazione, ma finora si parla di un rinnovo delle diverse soluzioni. Saranno però rivisti i tetti massimi di spesa rimborsati (tramite detrazioni Irpef o con sconto diretto) si parla di dimezzare l’importo massimo portandolo a 48 mila euro e la percentuale di rimborso scenderà al 36%.

Quello che non cambierà sono invece i documenti da presentare all’Enea, Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Data l’elevato tecnicismo di queste operazioni e le numerose domande giunte negli scorsi anni l’Enea ha attivato un numero verde che potrete chiamare per ottenere informazioni e supporto nella compilazione delle domande.

Quali impianti di riscaldamento sono coperti da detrazione

Tralasciando le altre categorie di lavori per cui sono validi Ecobonus e detrazioni ristrutturazioni, eccolo qual è la lista degli impianti di riscaldamento che vi consentiranno di avanzare una richiesta all’Enea:

  • caldaie a biomasse
  • caldaie a condensazione
  • camini a biomassa, a pellet o a legna
  • pannelli fotovoltaici
  • pompe di calore
  • spese per la coibentazione di pareti e coperture
  • stufe a pellet
  • termostufe

Quali sono i tetti massimi per ogni lavoro

L’ente riporta anche chiaramente una classificazione di costi massimi rimborsabili in base alla tipologia di termoriscaldamento o caldaia con cui andrete a sostituire il vecchio camino o le caldaie. In particolare:

  • si potrà ottenere il 65% della spesa sostenuta (fino ad un massimo di 30 mila) per le caldaie a biomassa se dotati di termoregolatori
  • anche per gli impianti a condensazione gli sconti Irpef o all’acquisto saranno del 65% (con lo stesso tetto massimo)
  • gli interventi minori come rifacimenti di finestre o schermature solari danno diritto al 50% di bonus
  • sempre al 50% sono rimborsati anche gli impianti a biomasse combustili
  • in generale per caldaie, pompe di calore e stufe vale la regola del 50% se si tratta di impianti classe A e del 65% per quelli che rendono l’abitazione di classe energetica A+
  • per la riqualificazione energetica globale la spesa massima detraibile al 65% è di 154 mila euro

Per i lavori nei condomini la percentuale di sconto fiscale sale fino al 75% con un tetto massimo di spesa calcolato in 40 mila euro per ogni unità abitativa.

I documenti da presentare

Dovrete chiedere alla ditta da cui acquisterete la nuova caldaia e ai tecnici che completeranno l’installazione una scheda che illustri l’intervento e che specifichi l’upgrade energetico ottenuto con questa operazione.

L’Enea consiglia anche di allegare alla domanda una copia del certificato energetico della caldaia e dei sistemi di termoregolazione acquistati. Vi dovrete assicurare di avere un attestato dei requisiti tecnici, se non li conoscete potete consultare il sito dell’Agenzia o chiedere al numero verde.

Gli sconti all’acquisto

Le deduzioni fiscali di cui stiamo parlando consistono in dei rimborsi Irpef che vi faranno recuperare le cifre spese in 10 anni. In pratica la cifra da voi spesa, fino ai tetti massimi di deducibilità e per le percentuali previste, vi sarà restituita in 10 rate con sconti sulle tasse.

Dallo scorso anno però è stato anche introdotta la possibilità di richiedere di ottenere subito uno sconto al momento dell’acquisto degli impianti. La disponibilità di questa soluzione però dipende in larga parte dal distributore/installatore a cui vi rivolgete. Infatti non tutti hanno aderito a questa promozione, in particolare le piccole ditte che possono permettersi questa politica sono poche.

Il problema in questo caso sta nel fatto che l’azienda o ditta si dovrà accollare l’intero importo dello sconto applicato, che poi sarà restituito in un secondo momento dallo Stato alla società. Non tutte le pmi però sono in grado di accollarsi questi costi.

Il servizio di consulenza e le offerte luce e gas

Se volete maggiori informazioni sulle condizioni per ottenere i bonus potete sfruttare il servizio di consulenza gratuita di SosTariffe.it. Gli esperti vi richiameranno se lasciate il vostro numero per un ricontatto e risponderanno ai vostri dubbi. Le chiamate sono senza impegno d’acquisto e su richiesta, oppure potete chiamare voi i numeri del centralino (in questo caso il costo delle telefonate dipenderà dal vostro contratto telefonico).

Inoltre per iniziare a risparmiare subito o migliorare le condizioni dei contratti di luce e gas potete utilizzare il comparatore di SosTariffe.it e attivare le offerte più convenienti per la fornitura di servizi. Per conoscere le condizioni migliori rispetto al vostro stile di consumo, il numero di persone che abita in casa e alle dimensioni del vostro appartamento dovrete solo impostare i filtri.

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