Bonus Baby Sitter Novembre 2020: come richiederlo

Nella nuova fase della pandemia il Governo ha previsto un rinnovo del bonus baby sitter per il Covid 19. Il Decreto Ristori ha stabilito delle nuove misure per aiutare ad affrontare l'acutizzarsi dell'emergenza sanitaria, ecco come funziona questa agevolazione familiare e come richiederla

Bonus Baby Sitter Novembre 2020: come richiederlo

Le scuole saranno le ultime a chiudere stavolta, questa dichiarazione è stata rilasciata dal premier Conte e dal ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina. A Novembre continuano le lezioni in presenza per gli studenti delle scuole dell’infanzia e le primarie.

Per poter sostenere i genitori con minori costretti a casa a seguire la DAD è stato rinnovato uno strumento già utilizzato nella prima fase dell’emergenza Covid. Quando è stato chiuso ogni plesso scolastico a Marzo, per i genitori costretti a continuare a lavorare in fabbriche e uffici è stato istituito un bonus baby sitter.

Con il Decreto Ristori è stato stabilito di rendere di nuovo attivo questo strumento di supporto familiare e il valore della nuova agevolazione dovrebbe essere di 1000 euro. Il DPCM del 3 Novembre, approvato il 9 Novembre, ha per il momento deciso di dare questo contributo alle famiglie nelle regioni rosse, le uniche in cui è stata decisa dallo Stato una chiusura totale anche delle classi di seconda e terze delle scuole di primo grado.

Secondo le prime notizie questo bonus sarà destinato ai soggetti iscritti alla Gestione separata o ad altre casse professionali (ancora da definire). Può essere riconosciuto ad entrambi i genitori, ma non in contemporanea. Per ottenere il supporto non si dovrà essere tra i beneficiari di altre agevolazioni si sostegno del reddito per la sospensione o la cessione del lavoro.

Il sostegno è riconosciuto anche ai genitori di figli con disabilità in situazione di gravità, iscritti a scuole di ogni ordine e grado, lo somma potrà anche essere richiesta per i disabili ospitati in centri diurni a carattere assistenziale ma di cui è stata ora disposta la chiusura.

In attesa che venga pubblicato il decreto attuativo con tutte le specifiche del caso, ecco alcune informazioni utili sul bonus baby sitter da richiedere all’INPS.

Cos’è il bonus baby sitter a Novembre

Il bonus in questione esisteva già per alcune categorie di lavoratori prima del Covid, può essere richiesto da chi ha figli minori di 12 anni o con disabilità. La misura è stata rinforzata per aiutare le seguenti categorie di dipendenti e liberi professionisti:

  • dipendenti del settore sanitario (sia di strutture pubbliche che private accreditate)
  • lavoratori del settore sicurezza e difesa
  • chi si è occupato del soccorso pubblico durante l’emergenza sanitaria
  • lavoratori di imprese private
  • liberi professionisti regolarmente iscritti alle Casse e Gestioni separate

Ad Agosto è stato anche riconosciuto il bonus per i nonni che accudivano i nipoti in tempo di Covid per permettere ai genitori di lavorare. Non si è tratta dell’unica misura pensata per le famiglie con figli minori costretti a casa dalla pandemia, infatti questo bonus ha fatto il paio con la possibilità di ottenere il congedo parentale per i lavoratori di una serie di settori che in genere non ne possono usufruire.

Le somme riconosciute dal bonus di Marzo erano di 600 euro per i professionisti o i lavoratori privati che dovevano pagare le tate dei figli, mentre per chi era direttamente impegnato nella lotta al Covid il contributo poteva arrivare a 1000 euro.

Cosa ne pensano le famiglie del bonus

Yoopies, una società che si occupa di assistenza all’infanzia, ha stilato diversi sondaggi in questi mesi. Nell’ultimo studio condotto tra i genitori della community è emerso che la chiusura delle scuole desta molta preoccupazione tra i lavoratori. Secondo l’indagine, il 56% degli intervistati ha dichiarato che nessuno dei due genitori (o il genitore single) ha la possibilità di rimanere a casa con i bambini.

Questi genitori si troveranno quindi a dover scegliere tra le formule di interruzione o cessazione del rapporto di lavoro e il trovare le risorse necessarie per una baby sitter full time. Anche a Maggio la percentuale di famiglie che aveva optato per un aiuto fisso e professionale nella gestione dei minori era stata del 50%, che si sommava ad un 30% che aveva parenti o amici su cui poter fare affidamento.

Cosa occorre per richiedere il contributo INPS

Il sito dell’INPS (Istituto di Previdenza Sociale) è ormai divenuto familiare a quasi tutti i cittadini italiani, molti dei bonus e dei supporti stanziati in questi difficili mesi infatti sono stati erogati tramite questo ente. Le procedure di richiesta degli strumento di supporto al reddito e le agevolazioni come il bonus baby sitter sono state completamente digitalizzate.

Per poter accedere alle aree per fare domanda degli aiuti familiari è necessario essere in possesso di uno più di questi elementi:

  • Carta di identità elettronica 3.0 (CIE)
  • Carta nazionale dei servizi (CNS)
  • PIN INPS
  • SPID di livello 2 o superiore
  • Libretto famiglia

La carta elettronica non è disponibile in tutti i comuni, l’alternativa è lo SPID uno strumento di identità digitale certificata che permette di trasmettere le informazioni anagrafiche del cittadino. Si può richiedere a Poste italiane o presso altri enti convenzionati e serve per comunicare con le pubbliche amministrazioni.

Il PIN dell’INPS è un elemento obbligatorio per finalizzare le proprie richieste e si può ricevere o via sms o via mail. Si potrà anche ottenere il proprio codice dispositivo chiamando l’803.164 (da fisso gratuito) oppure lo 06.164.164 (da cellulare, costo chiamata in base al piano tariffario dell’utente).

Aprire il Libretto famiglia, come funziona

Se il nuovo bonus Baby sitter sarà organizzato come il precedente, il meccanismo di accredito del contributo avverrà tramite il Libretto di famiglia INPS. L’importo non sarà accreditato al richiedente ma al lavoratore regolarmente registrato e indicato come baby sitter da chi ha fatto domanda. Questa decisione è stata presa per cautelare lo Stato da truffe per ottenere la somma del bonus senza però spenderla per assumere una tata.

Il Libretto famiglia è uno strumento già utilizzato per altre transazioni tra datori di lavoro e lavoratori occasionali.La somma viene erogata sotto forma di voucher, solo nel momento in cui il buono viene trasferito poi alla baby sitter si trasformerà in liquidità. Per accedere al Libretto è necessario essere in possesso del PIN dell’INPS.

Gli uffici INPS sono quelli preposti alla ricezione delle domande, ma data la situazione sanitaria gli utenti sono chiusi al pubblico in presenza. Per tanto le richieste di qualunque tipo devono essere inoltrate:

  • tramite il sito dell’INPS clicca sull’apposita voce in home page
  • contattando il centralino ai numeri verdi indicati in precedenza
  • con il supporto dei Patronati CAF

Le informazioni richieste dal precedente Decreto e dall’INPS per ottenere il bonus baby sitter erano i dati del genitore (naturale, adottivo o del tutore dell’affido) che faccia domanda, i dati del minore con data di nascita e codice fiscale e la categoria lavorativa del soggetto.

Per chi ha figli con disabilità sarà anche necessario fornire i documenti medici o la dichiarazione e le informazioni che dimostrino la frequentazione di un centro diurno di assistenza della persona. Se il disabile frequenta scuola sarà richiesto il certificato scolastico che testimoni la regolare presenza in classe.

Erogazione del bonus Baby sitter

La procedura completa per avere il voucher richiede che l’utente trasformi il PIN semplificato in PIN dispositivo, dovrete solo chiamare il numero verde del centralino dell’ente di Previdenza. Per poter pagare la baby sitter con il bonus ci si dovrà accertare che la collaboratrice sia iscritta all’INPS e che si sia registrata al portale dell’ente.

Sotto la voce Prestazioni occasionali nel proprio profilo è possibile accedere al Libretto di Famiglia. Per proseguire sarà poi necessario inserire il PIN. Il datore di lavoro dovrà richiedere il voucher, poi una volta approvata la richiesta il bonus sarà disponibile per 15 giorni e dovrà versare il buono sul profilo della lavoratrice. L’INPS invia le direttive precise per effettuare il pagamento via pec, mail o sms all’utente dopo l’approvazione della domanda.

Il pagamento delle tate dovrà avvenire al massimo entro la metà del mese successivo a quello in cui è stata erogata la prestazione. Sono stati posti anche dei precisi termini minimi per le retribuzioni orarie delle baby sitter, si va da 10 euro l’ora in su e per multipli di 10.

Congedo parentale nel Decreto Ristori

Il decreto Ristori ha anche rinnovato una misura alternativa per supportare le famiglie con minori. Il congedo parentale può essere richiesto dai genitori, in modo alternato. Il provvedimento sarà valido per le famiglie residenti in zona rossa, le regioni finora inserite in questa area sono la Lombardia, Valle d’Aosta, Piemonte e Calabria.

Si potrà ottenere questa agevolazione solo se i genitori non possono ottenere di lavorare in smart working. Avranno dunque la capacità di astenersi dal lavoro per il periodo di sospensione della didattica in presenza presso le scuole dei figli minori (fino a 12 anni).Questo strumento garantisce al lavoratore di poter percepire un’indennità pari al 50% della retribuzione percepita e di ottenere una copertura contributiva figurativa. Così come avviene per il bonus baby sitter, anche il congedo Covid può essere ottenuto dai genitori con figli con disabilità che frequenti scuole o centri diurni assistenziali che vengano chiusi a causa della pandemia.