Grazie agli interessi riconosciuti per le somme in conto deposito, ottenere una remunerazione alta sul denaro vincolato a medio o lungo termine è facile e conveniente. Il conto deposito è uno strumento di investimento semplice da utilizzare perché collegato direttamente al conto corrente (detto “conto di appoggio”) e oltremodo sicuro : il primo è una riserva da alimentare per incrementare il guadagno, il secondo, è il modo più semplice per gestire le entrate e le uscite. Quali costi sono previsti? Per sapere il bollo conto deposito come si calcola e a quanto ammonta la tassazione degli interessi continua a leggere la nostra guida.
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Interessi convenienti e tassazione
Prima di scoprire il bollo conto deposito come si calcola e quali sono gli altri costi (la prima buona notizia: zero spese per chi apre il conto online), vediamo come cogliere al volo le soluzioni più vantaggiose. Le migliori promozioni si trovano confrontando le offerte conto deposito online: con la comparazione infatti si scovano in un solo click le banche con interessi più remunerativi.
Di seguito un piccolo esempio.
Utilizzando il motore di ricerca di SosTariffe.it, ipotizziamo somme depositate pari a 10.000 Euro con vincolo a 12 mesi. La migliore proposta appare in cima alla lista: è quella di Widiba, la banca online del Gruppo Monte dei Paschi di Siena. Widiba eroga gli interessi al tasso più remunerativo -quello al 2,00%– e li anticipa permettendo al cliente di spenderli subito. Con l’offerta si guadagnano fino a 130,19 Euro senza spese extra, con possibilità di estinzione anticipata e imposta di bollo gratuita per giacenze medie non superiori a 5.000 Euro.
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Riguardo alla tassazione degli interessi il conto deposito non differisce dalle altre forme di investimento. Le imposte sono fissate al 26% sugli interessi maturati (fino al 2014 erano del 20%), per questo nello scegliere il miglior conto deposito bisogna diffidare dalla pubblicità e calcolare i rendimenti netti sottraendo le tasse.
Bollo conto deposito: come si calcola
Oltre alle imposte sugli interessi, la spesa che grava maggiormente sui guadagni di un conto deposito (libero o vincolato) è il bollo, detto anche “mini-patrimoniale”, da calcolare in modo progressivo in base alle somme versate in misura pari allo 0,20%. (nei conti correnti l’imposta di bollo invece è fissa). Non tutti sanno che diverse banche, specialmente quelle online, propongono costi depositi zero spese di apertura, gestione e bollo (se l’istituto cui ci si rivolge fa pagare il bollo invece, per calcolare la convenienza basta sottrarre anche questa voce assieme alla tassazione sugli interessi).
L’imposta di bollo è dunque pari al 2 per mille dell’importo depositato, ma con differenze importanti fra persone fisiche e giuridiche (società, enti etc etc…). Solo per queste ultime infatti è fissato un tetto massimo pari a 14.000 Euro. La tassa in questione, fino a poco tempo fa era fissata all’1,5% ma ha subito un aumento a partire dalla Legge di Stabilità del 2014. La stessa normativa – quasi per riparare- ha provveduto ad eliminare l’importo minimo per l’imposta di 34,20 Euro annuali. Nello specifico, a partire dal 2014, i titolari di conto deposito o di un investimento al di sotto dei 17.100 Euro non pagano più l’imposta di bollo di 34,20 Euro.
Il bollo è calcolato alla data di produzione dell’estratto conto, che varia in base al contratto di deposito sottoscritto (mensile, trimestrale, semestrale o annuale). Per sapere esattamente il bollo conto deposito come si calcola, bisogna cumulare all’importo corrispondente tutti i prodotti finanziari contenuti in un rapporto di depositi titoli come azioni, obbligazioni e fondi comuni d’investimento.
Calcolo interessi netti conto deposito
Per conoscere la redditività effettiva dei conti depositi, specie quando si è indecisi su quale conto aprire, bisogna sempre guardare al tasso netto degli interessi (esentasse) e alle banche che prendono in carico il pagamento dell’imposta di bollo alleggerendo le spese del cliente e, per converso, incrementandone il guadagno.
Utilizzando il compratore di SosTariffe.it trovi conti deposito molto convenienti, come quelli offerti da Widiba, Facto, Mediolanum, YouBanking e CheBanca!. Molte offerte non solo sono zero spese di apertura, gestione e chiusura, ma prevedono l’imposta di bollo a carico della banca, l’anticipazione degli interessi e la possibilità di estinguere in anticipo il conto recuperando l’intero investimento, sottratti gli interessi.
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Imposta di bollo a carico della banca
Dopo aver scoperto il bollo conto deposito come si calcola, vediamo ora quali sono le banche che prendono in carico il versamento della tassa al posto del cliente (le seguenti proposte sono estrapolate dal comparatore di SosTariffe.it) o prevedono costi minimi. Sono state calcolate con la seguente simulazione: deposito di 1.000 Euro con vincolo a 12 mesi:
- Widiba: imposta di bollo gratuita per giacenze medie non superiori a 5.000 Euro;
- Facto: imposta di bollo a carico della banca senza limiti di deposito;
- Mediolanum: imposta di bollo pari a 2,00 Euro;
- YouBanking: imposta di bollo pari a 2,00 Euro;
- CheBanca!: imposta di bollo pari a 2,00 Euro;
- Credito Valtellinese: imposta di bollo pari a 2,00 Euro;
- Deutsche Bank: imposta di bollo a carico della banca senza limiti di deposito;
- Fineco: imposta di bollo pari a 2,00 Euro.