Aumenti luce e gas 2022: cause e possibili soluzioni 

Il periodo compreso tra gennaio e marzo 2022 è stato contrassegnato da aumenti delle bollette luce e gas senza eguali: quali sono stati i motivi alla base dei rincari e quali sono le possibili strategie da adottare per riuscire a contrastarli? Dall’analisi del mercato libero e dei consumi negli ultimi 5 mesi, emergono alcuni spunti per risparmiare. 

Aumenti luce e gas 2022: cause e possibili soluzioni 

L’inizio del nuovo anno è stato molto negativo per i clienti luce e gas: i rincari sulle bollette hanno colpito sia i clienti che si trovano nel regime di Maggior Tutela, in seguito all’aggiornamento da parte di ARERA dei prezzi delle tariffe per il primo trimestre 2022, sia coloro che erano già passati al mercato libero negli ultimi anni ma che avevano scelto una tariffa a prezzo variabile: il motivo principale è l’andamento del mercato energetico internazionale all’ingrosso, i cui i prezzi sono alle stelle.

Rincari sulle utenze domestiche si erano visti già nel 2021, ma non avevano mai raggiunto una tale portata. Ecco a cosa è dovuto quest’aumento, quali sono stati gli interventi statali per attenuarlo e cosa si può fare per ridurre al minimo le bollette di luce e gas in questo momento di crisi dell’intero settore energetico sfruttando la convenienza delle offerte luce e gas disponibili sul Mercato Libero

Aumenti luce e gas: interventi statali

I prezzi delle bollette di luce e gas nel primo trimestre 2022 per una famiglia-tipo, con un consumo annuo di 2.700 kWh di luce, potenza impegnata di 3 kW, e di 1400 Smc di gas naturale, in tutela hanno subito un rincaro:

  • +55% sulla componente luce;
  • +41,8% sulla componente gas. 

Per far fronte al nuovo salasso, il Governo è intervenuto in modi diversi: con il rafforzamento dei bonus sociali luce e gas, la riduzione dell’IVA sul gas al 5% e con modifiche momentanee sugli oneri generali di sistema (una delle voci che incide sul costo finale delle bollette). Si tratta di misure emergenziali che avranno una validità temporanea e che hanno avuto un ruolo determinante se consideriamo che senza tali interventi l’aumento di luce e gas sarebbe stato rispettivamente pari al +65% e al +59,2%. I bonus sociali, invece, hanno consentito alle famiglie che si trovano nelle condizioni di maggiore disagio economico di ricevere – mediamente – 200 euro per la luce e 400 euro per il gas

Aumento bollette 2022: perché succede

Oggi la maggior parte dell’energia elettrica che utilizziamo è prodotta tramite GAS, e anche il mercato del GAS ovviamente segue logiche classiche di domanda e offerta dove all’aumentare della domanda il prezzo cresce. La crescita della domanda è uno dei fattori che ha contribuito maggiormente agli aumenti delle bollette. Essa è riconducibile a due elementi principali:

  • maggiore domanda a causa dalla ripresa economica successiva al Covid dove le aziende e le filiere produttive hanno bisogno di energia
  • forte aumento del fabbisogno energetico dei Paesi orientali, dove l’industrializzazione è continua a crescere. La domanda di gas nei mercati dell’area “Asia Pacific” è raddoppiata negli ultimi 15 anni ed è passata da 500 miliardi di metri cubi del 2005 a oltre 1.000 miliardi del 2021

A questo si sommano ovviamente gli ultimissimi sviluppi geo-politici legati alla crisi tra Russia e Ucraina. Come probabilmente abbiamo avuto modo di sapere il nostro Paese è particolarmente esposto sulle forniture di Gas dalla Russia: più del 40% del gas utilizzato in Italia, infatti, proviene dalla Federazione Russa.

Rispetto al mese di gennaio 2021, a gennaio 2022 i prezzi:

  • sono passati da 73 euro al Megawatt-ora a 355 euro al Megawatt-ora luce;
  • sono aumentati da 0,17 euro al metro cubo a 0,88 euro al metro cubo per il gas

A quanto ammonta l’aumento in bolletta e come risparmiare

Effettuando un confronto tra il periodo aprile 2021-marzo 2022 e i 12 mesi precedenti, per la “famiglia-tipo” citata in precedenza, si registra un aumento delle bollette luce e gas pari a 994 euro. La stangata dei costi ha avuto effetti diretti anche sui consumatori del mercato libero le cui offerte non sono a prezzo fisso e che, di conseguenza, sono stati colpiti dalle variazioni del mercato. 

In questo momento, la soluzione per risparmiare e contrastare gli incrementi dei costi non consiste solo nel ridurre i propri consumi (cosa che risulta alquanto difficile finché le temperature non saliranno definitivamente in primavera), ma nel passare al mercato libero dell’energia e del gas naturale e nell’identificare la tariffa più adatta per le nostre esigenze.

Sarà Passando dal Mercato Tutelato al Mercato Libero sarà possibile risparmiare fino al 59% sulla bolletta della luce e al 9% su quella del gas. Il risparmio è maggiore in alcune regioni del Nord Italia, quali Trentino-Alto Adige, Veneto e Lombardia. 

Come faccio a sapere se sono nel Mercato Tutelato o nel Mercato Libero? E perché è importante passare al Libero?

Innanzitutto, possiamo fare una deduzione: se sappiamo di non avere mai cambiato fornitore sul nostro contatore è molto probabile che ci troviamo ancora nel Mercato Tutelato. Per sciogliere ogni dubbio è sufficiente controllare l’intestazione in alto di una qualsiasi bolletta recente dove è sempre riportata l’indicazione del Mercato tra Tutela e Libero.

Passare al Mercato Libero è oggi più urgente che mai. Per due motivi: perché oggi ne vale la pena in termini di risparmio quanto mai prima. Perché nel 2023 il Mercato Tutelato finirà in ogni caso. Oggi ne vale la pena in termini di risparmio. Consideriamo che ci sono decine di offerte nel Mercato Libero che hanno un prezzo più basso di quello del Mercato Tutelato.

Ora, se in altri periodi storici questa differenza di prezzo poteva essere considerata trascurabile da alcuni di noi poiché, con il costo della componente energia relativamente bassa, tutto sommato non avrebbe fatto moltissima differenza passare dal Tutelato al Libero, oggi non è più così. In passato alcuni di noi rimanevano nel Mercato Tutelato ritenendo, forse per pigrizia, che non valesse la pena cambiare operatore e tariffa per risparmiare magari una cinquantina di euro all’anno.

Oggi passare al Mercato Libero però può significare un risparmio di alcune centinaia di euro e anche superiore ai 1.000 euro all’anno per un profilo con alti consumi. Anche di più se abbiamo il riscaldamento autonomo e paghiamo alte bollette del Gas. Quindi la risposta alla domanda “ne vale la pena?” oggi è “assolutamente si, per tutti!”.

Nel 2023 il Mercato Tutelato finirà in ogni caso. L’Italia ha rimandato svariate volte questo momento ma le informazioni attuali ci dicono che il 2023 sarà l’ultimo anno della Tutela. Anche per questo motivo non ha senso rimandare il nostro passaggio al mercato libero.

Come individuare le migliori offerte luce e gas disponibili sul mercato

Utilizzando il comparatore di offerte di SOStariffe.it, è possibile inserire i dati relativi al proprio consumo e confrontare le offerte di 18 operatori del mercato. Con la comparazione delle offerte è possibile accedere, facilmente, alle migliori tariffe per massimizzare il risparmio.

Scopri qui le offerte luce e gas » 

Tra le soluzioni a disposizione degli utenti per ridurre i costi, grazie al Mercato Libero, troviamo: 

  • la sottoscrizione online dei nuovi contratti di luce e gas;
  • l’attivazione di tariffe Dual Fuel, cioè diventando clienti di un unico operatore sia per la Luce che per il Gas, cosa che spesso ci fa accedere a sconti e altri vantaggi e che sempre ci permette di gestire entrambe le componenti con una sola bolletta e un solo Servizio Clienti;
  • la scelta della bolletta digitale;
  • l’attivazione della domiciliazione diretta delle fatture di luce e gas sul proprio conto corrente. (Abbiamo sempre il controllo della domiciliazione che possiamo interrompere in qualsiasi momento) 

Qual è l’offerta migliore e come scegliere la tariffa adatta? A prezzo fisso o bloccato? La risposta è: dipende!

Il vantaggio del Mercato Libero è proprio quello di poter scegliere liberamente l’operatore e la tariffa che ci convincono di più.

Innanzitutto, dobbiamo simulare i nostri consumi sul comparatore dato che non sempre l’offerta più vantaggiosa a bassi consumi è la migliore anche per alti consumi e viceversa. Dopodiché dobbiamo identificare le nostre priorità: cos’è importante per noi nella scelta? Prezzo, sconti, vantaggi e gift, notorietà e percezione di affidabilità dell’azienda di cui diventiamo Clienti. Su questo ricordiamo che SOStariffe.it confronta solo offerte di operatori seri e con grande esperienza nel mercato;

Dobbiamo poi scegliere tra prezzo fisso (o bloccato) e prezzo variabile e, in questo momento storico, la scelta può apparire particolarmente complessa per via dello scenario ucraino e dell’impatto di questa crisi a livello economico ed energetico. Le offerte a costo variabile potrebbero risultare molto vantaggiose poiché il prezzo delle materie prime è ai massimi storici e – secondo molti operatori di mercato – potrebbe scendere nel corso del 2022 e in generale nel futuro nonostante quello che sta succedendo tra Russia e Unione Europea. Questa è pur sempre una previsione e come tutte le previsioni potrebbe essere smentita.

Se non vogliamo rischiare e desideriamo sapere con certezza quanto pagheremo la componente di energia e gas, per esempio per il prossimo anno o per i prossimi due, allora dobbiamo scegliere un prezzo bloccato 12 o 24 mesi. Se proveniamo dal Mercato Tutelato possiamo in ogni caso risparmiare identificando grazie al comparatore una tariffa tra le numerose presenti con prezzo più basso della Maggiore Tutela.

Se invece siamo disponibili ad accettare un certo rischio sul prezzo della nostra bolletta e crediamo nel fatto che i prezzi scenderanno e difficilmente potranno aumentare ulteriormente, allora possiamo scegliere un prezzo variabile che ci permetterà di risparmiare moltissimo nei mesi successivi se davvero il costo del gas all’ingrosso calerà sensibilmente rispetto a oggi.

Il bello del mercato libero è proprio la possibilità di scegliere e di essere noi a decidere: di quale operatore vogliamo essere clienti; che tariffa sottoscrivere; se a prezzo fisso o variabile!