Aumenti assegni familiari 2021: importo e richiesta

L’assegno familiare è una prestazione a sostegno del reddito che si propone l’obiettivo di sostenere le famiglie dei lavoratori dipendenti e dei pensionati da lavoro dipendente: ecco quali saranno gli aumenti previsti per il 2021, come funziona la richiesta e tutto quello che c’è da sapere in merito. 

Aumenti assegni familiari 2021: importo e richiesta

Gli assegni familiari sono delle prestazioni economiche che si ricevono in base al reddito e ai componenti del proprio nucleo familiare: maggiore sarà il loro numero, maggiore sarà l’importo dell’assegno. 

Si rivolgono alle seguenti categorie:

  • lavoratori dipendenti in attività;
  • disoccupati indennizzati;
  • lavoratori in regime di cassa integrazione;
  • lavoratori in mobilità;
  • lavoratori assenti per malattia o maternità;
  • lavoratori in aspettativa per cariche pubbliche elettive e sindacali;
  • lavoratori dell’industria o marittimi in congedo matrimoniale;
  • pensionati ex lavoratori dipendenti;
  • soci di cooperative;
  • lavoratori assunti a tempo parziale.

Non potranno invece ricevere gli assegni per il nucleo familiare i piccoli coltivatori diretti, per le giornate di lavoro autonomo con le quali integrano quelle di lavoro agricolo dipendente, i coltivatori diretti, coloni e mezzadri, i pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi.

Aumenti assegni familiari 2021

A partire dal 1° luglio 2021 e fino al 31 dicembre 2021, gli importi degli assegni familiari saranno aumentati:

  • di 37,5 per ciascun figlio, per i nuclei familiari fino a 2 figli;
  • di 55 euro per ciascun figlio, per i nuclei familiari che hanno almeno 3 figli. 

I redditi che vengono presi in considerazione per il calcolo dell’assegno sono quelli assoggettabili all’IRPEF al lordo di detrazioni d’imposta, oneri deducibili, ritenute erariali. 

Saranno, invece, esclusi:

  • i trattamenti di fine rapporto comunque denominati e le anticipazioni sui trattamenti di fine rapporto;
  • i trattamenti di famiglia, comunque denominati, dovuti per legge;
  • le rendite vitalizie erogate dall’Inail;
  • gli assegni di mantenimento percepiti dal coniuge legalmente separato e a carico e destinati al mantenimento dei figli.

L’INPS ha inoltre specificato, con il messaggio n. 833 del 26 febbraio 2021, quali sono i periodi in cui vengono riconosciute le prestazioni sostitutive della retribuzione a causa della sospensione o riduzione dell’attività lavorativa o per i percettori dei trattamenti di integrazione, tra le quali rientrano:

  • la cassa integrazione salariale ordinaria (CIGO),
  • la cassa integrazione straordinaria (CIGS) e in deroga (CIGD), 
  • l’assegno ordinario (ASO), 
  • la cassa integrazione salariale operai agricoli (CISOA), 
  • l’indennità di mancato avviamento al lavoro (IMA).

Assegno familiare: come richiederlo

La domanda per ricevere l’assegno per il nucleo familiare potrà essere presentata dal lavoratore direttamente all’INPS, per via telematica. I canali di riferimento sono:

  • il sito dell’INPS;
  • patronati e intermediari. 

In alternativa, ci si può rivolgere direttamente anche al proprio datore di lavoro: le istruzioni operative sulla presentazione delle domande da parte dei datori di lavoro sono state indicate nel messaggio 4583 del 6 dicembre 2019

Come vengono pagati gli assegni familiari

Gli assegni familiari potranno essere erogati:

  • dal datore di lavoro, per conto dell’INPS: in questo caso il lavoratore dipendente li riceverà direttamente in busta paga;
  • direttamente dall’INPS tramite un bonifico presso un ufficio postale o accredito sul conto corrente bancario o postale: in questo caso, nel momento in cui sarà presentata la domanda, si dovrà indicare il codice IBAN. 

A questo proposito, potrebbe essere utile valutare l’attivazione di un conto corrente online a zero spese, sul quale ricevere l’importo dell’assegno. Grazie al comparatore di conti correnti di SOStariffe.it si potranno valutare le migliori soluzioni disponibili in questo momento. 

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I requisiti per chiedere l’assegno unico per i figli

Sono 1,8 milioni le famiglie che nel periodo compreso fra luglio e dicembre 2021 riceveranno l’assegno unico per i figli. I requisiti da rispettare per riceverlo sono i seguenti:

  • essere cittadino italiano o di uno Stato membro  dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto  di  soggiorno  o  del diritto di soggiorno permanente;
  • oppure essere cittadino di uno Stato  non appartenente all’Unione  europea  in  possesso  del  permesso  di soggiorno UE per soggiornanti di lungo  periodo  o  del  permesso  di soggiorno per  motivi  di  lavoro  o  di  ricerca  di  durata  almeno  semestrale;  
  • non avere diritto agli assegni per il nucleo familiare 
  • essere soggetto al pagamento  dell’imposta  sul  reddito  in  Italia;       
  • essere domiciliato e residente in Italia e avere i  figli  a  carico sino al compimento del diciottesimo anno d’età. 

Nel caso in cui si fosse cittadini stranieri, si dovrà essere residenti in Italia da almeno 2 anni, che potranno anche non essere continuativi, e titolati di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato di durata pari ad almeno 6 mesi. 

Per quanto riguarda la domanda per ricevere l’assegno unico per i figli, chi la invia entro il 30 settembre 201, sarà garantito già dal mese di luglio. Per le domande successive all’erogazione, invece, si partirà dal mese di presentazione della domanda. 

Importi dell’assegno

L’assegno unico per i figli si riceve sulla base della situazione reddituale. In particolare:

  • per ISEE fino a 7.000 euro e 2 figli a carico si riceveranno 167,5 euro per ogni figlio;
  • per ISEE fino a 7.000 euro e 3 figli a carico si riceveranno 217,8 euro per ogni figlio;
  • per ISEE compreso tra 9.000 e 10.000 euro e 2 figli a carico si riceveranno 135,1 euro per ogni figlio;
  • per ISEE compreso tra 9.000 e 10.000 euro e 3 figli a carico si riceveranno 217,8 euro per ogni figlio;
  • per ISEE compreso tra 20.000 e 20.100 euro e 2 figli a carico si riceveranno 72,8 euro per ogni figlio;
  • per ISEE compreso tra 20.000 e 20.100 euro e 3 figli a carico si riceveranno 94,8 euro per ogni figlio;
  • per ISEE compreso tra 25.000 e 25.100 euro e 2 figli a carico si riceveranno 62,0 euro per ogni figlio;
  • per ISEE compreso tra 25.000 e 25.100 euro e 3 figli a carico si riceveranno 81,1 euro per ogni figlio;
  • per ISEE compreso tra 35.000 e 35.100 euro e 2 figli a carico si riceveranno 40,5 euro per ogni figlio;
  • per ISEE compreso tra 35.000 e 35.100 euro e 3 figli a carico si riceveranno 53,5 euro per ogni figlio;
  • per ISEE compreso tra 39.900 e 40.000 euro e 2 figli a carico si riceveranno 30,0 euro per ogni figlio;
  • per ISEE compreso tra 39.900 e 40.000 euro e 3 figli a carico si riceveranno 40,0 euro per ogni figlio.

Nel caso di figli disabili, è prevista una maggiorazione pari a 50 euro. L’Assegno unico per i figli è esente dall’Irpef, compatibile con il reddito di cittadinanza, così come con con altri aiuti e bonus erogati da Regioni e Comuni.

Come si compone il nucleo familiare relativo all’assegno

Il nucleo familiare del richiedente che ha diritto a ricevere l’assegno unico potrà essere composto da:

  • il coniuge sia legalmente ed effettivamente separato, anche se non convivente, o che non abbia abbandonato la famiglia;
  • i figli ed equiparati di età inferiore a 18 anni, che siano conviventi oppure;
  • i figli ed equiparati maggiorenni inabili, purché non coniugati;
  • i figli ed equiparati, studenti o apprendisti, che abbiano un’età compresa fra i 18 e i 21 anni, ma solo nei casi in cui facciano parte di famiglie con almeno 4 figli, tutti di età inferiore ai 26 anni;
  • i fratelli, le sorelle del richiedente e i nipoti, minori o maggiorenni inabili, nei casi in cui siano orfani di entrambi i genitori, non abbiano conseguito il diritto alla pensione ai superstiti e non siano coniugati.