Che cos’è l’assicurazione del capofamiglia
Con l’assicurazione del capofamiglia, chi firma la polizza protegge sé stesso e tutto il suo nucleo familiare, compresi gli animali domestici, da eventuali danni a terzi, anche i più gravi, come lesioni o decessi. In questo modo si tutela il patrimonio della famiglia dalle richieste di danni avanzate da terzi verso uno dei componenti, anche se ci sono alcune limitazioni. Queste riguardano soprattutto i casi in cui la fattispecie è già coperta da altri tipi di garanzie, come le azioni legate all’esercizio della propria attività professionale e i danni provocati da un veicolo a motore di cui si è alla guida.
L’assicurazione capofamiglia permette una completa tutela familiare ed è rivolta soprattutto ai piccoli inconvenienti della vita quotidiana, dalla rottura di una tubatura che allaga l’abitazione sotto la nostra o qualche scherzo poco gradito giocato dai nostri figli. Anche le azioni dei collaboratori domestici, di norma, sono coperte.
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Chi deve denunciare e quando
Nelle assicurazioni capofamiglia è possibile la presenza di un importo che rimane a carico dell’assicurato, che può essere uno scoperto (importo in percentuale) o una franchigia (importo fisso forfettario). In caso di sinistro, bisogna effettuare la denuncia con raccomandata A/R entro tre giorni da quando è avvenuto l’incidente, e nel caso in cui sia l’assicurato a richiederlo l’indennizzo può essere pagato dalla compagnia direttamente al danneggiato.
Se invece il sinistro non è coperto dalla polizza, la compagnia di assicurazioni non pagherà; nel caso in cui si sia convinti che anche la fattispecie in esame faccia parte di quelle garantite dall’assicurazione è sempre possibile fare causa alla compagnia. Al contrario, se il pagamento non avviene, perché secondo la compagnia non c’è responsabilità dell’assicurato relativamente a quanto accaduto, sarà il danneggiato che dovrà chiamare in causa l’assicurato.
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