Mantenere un mezzo di trasporto privato oggi non è semplice. Chi acquista una nuova vettura deve pagare l’Iva, spesso sceglie la rateizzazione, e a queste spese si cumulano annualmente i costi di Rc e bollo. Utilizzare l’auto o la moto nella maggior parte dei casi è imprescindibile, specie per chi deve recarsi a lavoro o compiere spostamenti quotidiani. In che modo lo Stato viene incontro agli automobilisti? E’ possibile risparmiare alla dichiarazione dei redditi con l’assicurazione auto scaricabile dalle tasse?
Vediamo quali sono i costi che gonfiano i premi assicurativi, come evitarli, e cosa prevede la normativa attuale in tema di Rca e tasse.
Assicurazione auto, tasse, imposte e spese
Al preventivo base Rc auto si applica un’imposta statale che va dal 12,5% e può arrivare al 16% in attuazione del federalismo fiscale. Dal 2011 infatti l’aliquota dell’imposta sulle assicurazioni veicoli a motore può essere diminuita o accresciuta dalle province fino al 3,5%. Emblematico, in direzione di un aumento dei costi, è stato il caso di Firenze, città nella quale l’imposta è passata dal 10,5% al 16%. Anche a Cagliari, Vicenza, Cuneo e Reggio Calabria ci sono stati aumenti che hanno elevato la tassa al 16%.
Al gravio statale si aggiunge la quota versata a titolo di contributo al SSN (Servizio Sanitario Nazionale) fissata al 10,5%. Quale costo relativo all’assicurazione auto è scaricabile dalle tasse? Purtroppo l’imposta statale è inamovibile,e, per quanto riguarda il contributo al SSN, dal 1° gennaio 2014 il decreto legge n. 102 del 2013 ha cancellato la deducibilità Irpef/Ires/Irap del contributo sulla polizze polizze Rca, che diventa integralmente indeducibile a partire dalla dichiarazione dei redditi del 2015. Ecco il testo del provvedimento:
“A decorrere dal periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2014, il contributo previsto nell’articolo 334 del codice delle assicurazioni private, di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, è indeducibile ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive. A decorrere dal medesimo periodo d’imposta cessa l’applicazione delle disposizioni del comma 76 dell’articolo 4 della legge 28 giugno 2012, n. 92”.
Spese della compagnia assicurativa
Alle spese relative a imposte, contributi, manutenzione, revisione e bollo (si ricorda che il bollo auto deve essere versato con cadenza annuale), si aggiungono quelle applicate dalla compagnia assicurativa a titolo di acquisizione nuovo cliente, stipula del contratto, provvigioni agenzia e costi di gestione reale come affitto dei locali, personale, bollette etc etc…. Se l’assicurazione auto non è scaricabile dalle tasse, è possibile quantomeno risparmiare sul preventivo base Rca? La risposta è sì. Ecco come fare.
- Scegliere le assicurazioni online è la scelta giusta per tagliare il costo all’assicurazione, perché le compagnie che operano sul web non hanno costi di gestione reale come le agenzie tradizionali e trasferiscono il risparmio direttamente agli assicurati;
- Acquistando una polizza Rc auto o Rc moto online si può sfruttare lo sconto web applicabile ai nuovi clienti, con tagli dal 20 al 50% sull’assicurazione comprensiva di alcune garanzie accessorie fondamentali, come la polizza furto-incendio e l’assistenza stradale. Anche i vecchi clienti risparmiano rinnovando l’Rca online e sfruttando i premi di rinnovo;
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