I 6,247 miliardi di perdita di valore dei cespiti per Enel sono stati causati dagli adeguamenti al fair value delle attività nette possedute per la vendita afferenti a Slovenské elektrárne (per 2.878 milioni di euro). Slovenské elektrárne, infatti, è partecipata al 66% proprio da Enel e deve sborsare 4,6 miliardi di euro per completare la centrale nucleare di Mochovce, il cui costo stimato in origine era di 2,4 miliardi di euro.
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Il pacchetto azionario di proprietà di Enel è stato comunque messo sul mercato e l’offerta vincolate, secondo Starace, dovrebbe arrivare entro il 9 maggio.
Una perdita di valore 2 miliardi e 108 milioni in Italia è invece imputabile agli asset relativi alla generazione da fonte convenzionale a seguito del perdurare della crisi che ha colpito il settore. Spese impreviste anche da Cile, Russia e Grecia, a causa dello scenario di mercato nei due paesi. Enel ha poi proposto la distribuzione di un dividendo pari a a 14 centesimi contro i 13 centesimi del 2013: sul punto si esprimerà l’assemblea degli azionisti a maggio.