APP per Coronavirus Immuni: come funziona, download ed è obbligatoria?

E' quasi tutto pronto per il debutto di Immuni, la nuova app di tracciamento che verrà utilizzata per tenere sotto controllo la diffusione del Coronavirus in Italia e per prevenire possibili nuovi focolai di contagio, anche in vista delle nuove riaperture decise dal Governo con l'avvio della "fase 2" dell'epidemia, il periodo di transizione in cui dovremo convivere con il virus. Ecco tutto quello che c'è da sapere su Immuni, la nuova app per Coronavirus, a partire dal come funzione e sino ad arrivare alle modalità di download ed al suo essere o meno obbligatoria. 

APP per Coronavirus Immuni: come funziona, download ed è obbligatoria?

Immuni è la nuova app scelta dal Governo e dal team di esperti chiamato a valutare gli strumenti digitali più idonei da utilizzare nel corso della “fase 2” dell’epidemia che partirà, in modo graduale, a partire dal prossimo 4 maggio. Tra una settimana si inizierà con la fase di “convivenza” con il  virus e l’app Immuni dovrebbe, almeno nei piani del Governo, giocare un ruolo di primo piano per affrontare la nuova fase dell’emergenza sanitaria legata all’epidemia di Coronavirus, scoppiata oltre 2 mesi fa in Italia.

In questi ultimi giorni, i dati sulla diffusione del Coronavirus stanno diventando sempre più incoraggianti ed anche per quanto riguarda i decessi, finalmente, si iniziano a vedere i primi segni di un calo netto della curva (nella giornata di domenica 26 aprile si è raggiunto il dato più basso di deceduti dallo scorso 14 marzo). La nuova applicazione Immuni, terminata la fase di test, sarà pronta per entrare in azione.

L’applicazione avrà il compito di monitorare i contatti dell’utente, grazie alla connettività Bluetooth del proprio dispositivo di telefonia mobile, in modo da evitare possibili diffusioni dei contagi. Grazie alla possibilità di risalire, rapidamente, ai contatti avuti da un utente risultato positivo al Coronavirus sarà possibile bloccare sul nascere nuovi focolai, abbreviando notevolmente i tempi per ricostruire la rete di contatti che il virus potrebbe aver utilizzato per diffondersi ulteriormente.

Sull’app Immuni ci sono ancora molti dubbi a partire dal suo effettivo funzionamento, con molti dettagli che sono ancora in fase di ottimizzazione e test. Una volta pronta, inoltre, l’applicazione sarà disponibile per il download dai principali store di app, utilizzati quotidianamente dagli utenti per scaricare le app sui propri smartphone. L’utilizzo dell’app sarà facoltativo e non verranno presi provvedimenti restrittivi per chi sceglierà di non utilizzare Immuni.

L’applicazione è stata progettata dall’azienda italiana Bending Spoons che attualmente sta completando lo sviluppo, in vista dell’effettivo avvio del programma di tracciamento dei contatti. Il modello definitivo dell’applicazione dovrebbe essere pronto per inizio maggio mentre le norme che regoleranno l’utilizzo di Immuni potrebbero essere inserite nel decreto in arrivo nella seconda settimana di maggio.

Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla nuova app d tracciamento per contrastare il Coronavirus.

Come funziona Immuni

Il funzionamento di Immuni si baserà sulla connettività Bluetooth integrata tutti gli smartphone presenti sul mercato. L’utente che scaricherà e installare l’app Immuni dovrà mantenere attiva la connettività Bluetooth (che influisce in misura molto limitata sull’autonomia di funzionamento del dispositivo grazie alle nuove versioni “low energy” di questa tecnologia). Disattivando il Bluetooth, non sarà possibile per Immuni identificare i contatti dell’utente.

Il compito dell’app Immuni sarà quello di tenere traccia dei contatti avuti dall’utente con altre persone che, a loro volta, hanno installato l’app e attivato l’applicazione. I contatti verranno registrati in base alla distanza (dovrebbe essere un metro il valore di riferimento ma al momento non ci sono conferme). Se due persone che hanno l’applicazione attivata sugli smartphone si avvicineranno con una distanza inferiore al metro, Immuni automaticamente registrerà il contatto.

Successivamente, se uno dei due utenti risulterà contagiato dal Coronavirus, l’applicazione andrà a ricostruire la rete di contatti avuta e, attraverso un database, l’utente entrato in contatto con il contagiato verrà riconosciuto come soggetto a rischio e dovrà essere testato, tramite tampone, in quanto potrebbe aver contratto il virus. Quest’aspetto sarà centrale per comprendere al meglio il funzionamento del servizio di tracciamento di Immuni.

Il sistema di identificazione degli utenti entrati in contatto con un soggetto risultato poi positivo al Coronavirus sarà al centro delle valutazioni sul rispetto della privacy. Al momento, non è chiaro l’esatto funzionamento dell’app e il modo in cui un utente entrato in contatto con un soggetto contagiato sarà avvisato dei rischi di contagio. Terminata la fase di test, il Governo rilascerà tutti i dettagli sul funzionamento dell’app Immuni e del sistema di tracciamento ad essa collegato. Oltre ai test, inoltre, al momento sono ancora in corso le valutazioni sulla privacy da parte del Garante.

Per per garantire un buon tracciamento dei contatti, servirà che l’app Immuni venga adottata da un numero elevato di cittadini. Ci sono varie stime che legano l’efficienza dell’app alla percentuale d’adozione tra i cittadini italiani. Per garantire un buon sistema di tracciamento e fornire informazioni valide per evitare ulteriori focolai di contagio sarà necessario, probabilmente, che il tasso d’adozione di Immuni superi il 60% dei cittadini potenzialmente a rischio contagio, ovvero che registrano contatti all’esterno.

Le funzioni dello smartphone che Immuni non utilizzerà

In attesa che venga chiarito nei minimi dettagli il sistema di funzionamento alla base del tracciamento dei contatti e dei successivi interventi per evitare focolai, sono già confermate le funzioni e le informazioni a cui Immuni non accederà. E’ importante sottolineare, come prima cosa, che Immuni non utilizzerà i servizi di geo-localizzazione dello smartphone.

In sostanza, l’app non sarà l’esatta posizione in cui è avvenuto un determinato contatto tra due utenti e non potrà risalire agli spostamenti di chi sceglierà di installare l’applicazione. Il tracciamento dei contatti utilizzerà esclusivamente la connettività Bluetooth e, quindi, il rilevamento reciproco tra due dispositivi, senza il coinvolgimento dei servizi di geo-localizzazione, che vengono utilizzati da app come Google Maps oppure dalle app di delivery.

Da quanto confermato sino ad oggi, Immuni non richiederà il numero di telefono dell’utente e non accederà alla rubrica ed ai suoi contatti. Il sistema di “alert”, con la notifica di un rischio di contagio, non utilizzerà gli SMS e dovrebbe funzionare esclusivamente tramite un sistema di notifiche push integrato nell’applicazione.  Da notare, inoltre, che i dati raccolti da Immuni non verranno conservati.

Download app Immuni: da dove potrà essere effettuato

Immuni sarà un’app come tutte le altre che utilizziamo, quotidianamente, sui nostri smartphone, almeno per quanto riguarda il download e la successiva installazione. L’applicazione, infatti. sarà disponibile per il download tramite i principali store già pre-installati in tutti i principali smartphone utilizzati oggi dagli italiani.

Questo vuol dire che l’app Immuni potrà essere scaricare dal Google Play Store da chi ha un dispositivo con sistema operativo Android  oppure dall’Apple App Store da chi ha un iPhone. Al momento, non sono ancora noti i dettagli definitivi sull’applicazione e la presentazione di eventuali limitazioni.

Immuni, infatti, potrebbe funzionare solo su smartphone dotati di una versione abbastanza recente di Android o di iOS. Gli smartphone di qualche anno fa potrebbero non essere in grado di scaricare l’applicazione per via di limitazioni software e hardware. Maggiori dettagli in tal senso arriveranno solo quando Immuni sarà pronta in via ufficiale per il download.

Da notare, inoltre, che, ad oggi, non ci sono informazioni definitive in merito al “peso” dell’applicazione, ovvero quanti MB di memoria interna dello smartphone serviranno per poter installare Immuni. L’app non dovrebbe essere particolarmente “ingombrante” sotto quest’aspetto e, quindi, tutti gli smartphone compatibili dovrebbero essere in grado di scaricarla e effettuare l’installazione senza problemi.

Anche in questo caso, sarà necessario attendere qualche giorno per dettagli più precisi. Di certo, appena Immuni sarà pronta gli utenti che lo desiderano potranno procedere con il download dallo store già pre-installato all’interno del proprio smartphone. Naturalmente, il download sarà completamente gratuito.

Immuni non sarà obbligatoria

Una delle (poche) certezze in merito alla nuova app Immuni con cui si tenterà di tenere traccia del contagio e di prevenire la formazione di nuovi focolai è rappresentata dal fatto che non sarà obbligatorio utilizzare l’app. Scaricare e installare Immuni sul proprio smartphone sarà completamente facoltativo.

Ogni cittadino, in base ad una valutazione completamente personale, potrà scegliere se installare o meno Immuni sul proprio smartphone. Nel corso dei prossimi giorni, dopo che tutte le caratteristiche di funzionamento dell’app verranno definite e ufficializzate, sarà compito delle istituzioni tentare di “convincere” i cittadini italiani ad installare Immuni sui propri smartphone.

Di certo, il carattere totalmente facoltativo dell’applicazione resterà. Nessuno sarà obbligato ad utilizzare Immuni e non ci saranno penalizzazioni per chi deciderà di non utilizzare l’app. Eventuali nuove misure restrittive, infatti, non faranno distinzione tra sceglierà di installare l’app e chi, invece, non la scaricherà. Il Governo ha già chiarito che l’utilizzo di Immuni sarà facoltativo e non obbligatorio.

Per utilizzare l’app sarà, invece, necessario avere uno smartphone dotato di tecnologia Bluetooth e di un sistema operativo supportato dall’applicazione (alcune versioni meno recenti di Android e iOS potrebbero non essere supportate). Maggiori dettagli sulla questione arriveranno nei prossimi giorni.