Aiuti alle famiglie per coronavirus: tutti i sostegni del decreto Rilancio

Sono tante le misure economiche presentate dal premier Giuseppe Conte nel cosiddetto decreto Rilancio a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese che sono stati danneggiati maggiormente dalla crisi epidemiologica da COVID-19: ecco quali sono gli aiuti che spetteranno alle famiglie e quali i requisiti da rispettare per potervi avere accesso.

Aiuti alle famiglie per coronavirus: tutti i sostegni del decreto Rilancio

Il decreto Rilancio, presentato dal presidente Giuseppe Conte in conferenza stampa il 13 maggio 2020, è il quarto provvedimento di una certa rilevanza fra quelli emanati dal Governo per contrastare l’emergenza da coronavirus: si tratta di un documento composto da più di 400 pagine in cui sono contenute tutte le misure economiche a sostegno di cittadini e aziende, che mirano a favorire il rilancio dell’economica del nostro Paese.

Chiamato anche “decreto maggio”, ha da un lato confermato alcune delle misure che erano già state introdotte dal “decreto aprile”, come per esempio il bonus di 600 euro riservato ai titolari di partita IVA o la cassa integrazione salariale, mentre dall’altro ha portato all’introduzione di nuove agevolazioni a favore di famiglie e lavoratori, come per esempio il cosiddetto “reddito di emergenza”.

Analizziamo di seguito quali sono le misure in arrivo per supportare le famiglie meno abbienti dal punto di vista economico in questo momento così difficile di ripresa e di ripartenza.

Il reddito di emergenza

Il reddito di emergenza è contenuto nell’articolo 87 del decreto Rilancio. Denominato Rem, si tratta di una misura introdotta per sostenere le famiglie che hanno un reddito più basso. L’agevolazione viene erogata dall’INPS in due tranche, che corrispondono a una cifra di 400 euro che deve essere moltiplicata per il parametro corrispondente della scala di equivalenza.

Le domande per riceverlo devono essere inviate all’INPS entro la fine del mese di giugno, ma ci sono alcuni requisiti che devono essere rispettati per poterlo ottenere. In particolare, bisogna:

  • essere residenti in Italia;
  • avere un reddito familiare, relativo al mese precedente la richiesta e nelle mensilità relative alle erogazioni successive, inferiore al valore del beneficio del Rem;
  • avere un patrimonio mobiliare familiare riferito al 2019 inferiore a 10.000 euro, aumentato di 5.000 euro per ogni membro della famiglia successivo al primo, e per un valore massimo di 20.000 euro;
  • la cifra di 20.000 euro può poi essere incrementata di ulteriori 5.000 euro nel caso di componenti della famiglia che abbiano una condizione di disabilità;
  • un ISEE inferiore a 15.000 euro.

In quali casi non si avrà accesso al Rem

Esistono delle casistiche di esclusione dei benefici derivanti dal Reddito di emergenza, quali:

  • quelle in cui si riceve il bonus 600 euro, introdotto dal decreto Cura Italia;
  • quelle in cui si riceve il reddito di ultima istanza per i professionisti;
  • quelle in cui si riceve la Cassa integrazione o è iscritto al Fondo di integrazione salariale.

Sono esclusi anche:

  • i beneficiari di pensione diretta o indiretta, fatta eccezione per l’assegno ordinario di invalidità;
  • chi ha un rapporto di lavoro dipendente con retribuzione lorda non superiore ai requisiti di reddito indicati nel paragrafo precedente;
  • chi riceve il reddito di cittadinanza;
  • chiunque si trovi in stato detentivo oppure sia ricoverato in un istituto di cura di lunga degenza o presso un’altra struttura residenziale a carico dello Stato o di un’altra Amministrazione Pubblica.

Le nuove soglie di accesso al Reddito di cittadinanza

Sono state modificati i requisiti di reddito per accedere al reddito di cittadinanza, per le domande presentate nel periodo compreso fra il 1° luglio 2020 e il 30 ottobre 2020. nello specifico, i cambiamenti sono i seguenti:

  • si è passati da un ISEE massimo di 9.360 euro a uno di 10.000 euro;
  • il valore del patrimonio immobiliare è stato innalzato da 30.000 a 50.000 euro;
  • la soglia massima del valore del patrimonio mobiliare è stata incrementata da 6.000 a 8.000 euro.

Il congedo parentale

Il congedo parentale straordinario, previsto nel periodo compreso fra il 5 marzo e il 31 luglio 2020, permetterà ai genitori che lavorano come dipendenti nel settore privato e che hanno dei figli di età non superiore ai 12 anni di usufruire di un periodo di congedo, continuativo o frazionato, che non superi i 30 giorni, ricevendo un’indennità pari al 50% della retribuzione.

I lavoratori dipendenti del settore privato che abbiano invece figli fino a 16 anni possono astenersi dal lavoro nel periodo di sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche delle scuole, ma non riceveranno alcune indennità né il riconoscimento alla contribuzione figurativa. Avranno comunque diritto al divieto di non poter essere licenziati e alla conservazione del posto di lavoro.

Gli altri bonus a sostegno delle famiglie

Nel decreto Rilancio sono presenti altre agevolazioni molto utili a sostegno delle famiglie. Tra queste, vi rientrano:

  • il bonus baby-sitting, che è stato innalzato dai 600 euro previsti in precedenza ai 1.200 euro attuali. Nel caso di medici, infermieri e operatori sanitaria, l’ammontare del bonus si estende dai 1.000 euro previsti in precedenza a 2.000 euro;
  • i permessi relativi alla legge 2014 sono stati aumentati a 12 giorni per i mesi di maggio e giugno 2020, i quali, se sommati ai 3 mesi canonici dei quali si dispone ogni mese, raggiungono un totale di 18 giorni;
  • la NASpI e la DIS-COLL in scadenza tra il 1° marzo e il 30 aprile 2020, sono state prorogate di altri 2 mesi;
  • un’indennità mensile di 500 euro relativa al lavoro di colf e badanti;
  • l’incremento del Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, che è stato innalzato fino a 100 milioni.

L’ecobonus 110%

Un’altra delle agevolazioni presenti nel decreto Rilancio è il cosiddetto ecobonus al 110%, che potrà essere utilizzato da tutti i contribuenti, sia i residenti sia i non residenti, che siano possessori a qualsiasi titolo di un immobile.

Il bonus potrà essere utilizzato per:

  • gli interventi di isolamento termico delle superfici esterne opache, verticali e orizzontali, per almeno un quarto della superficie totale (il cosiddetto cappotto termico), nel limite di euro 60 mila per singola abitazione, da moltiplicarsi per l’eventuale numero di abitazioni interessate;
  • la sostituzione della caldaia con impianti centralizzati a condensazione, nel limite di euro 30 mila per singola abitazione;
  • interventi di rafforzamento delle strutture e riduzione del rischio sismico;
  • installazione di impianti fotovoltaici:
  • installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.

Per poter utilizzare il bonus, sarà necessario presentare:

  • la dichiarazione di conformità rilasciata dal direttore dei lavori o da un tecnico abilitato, che dovranno dichiarare che l’intervento sia stato realizzato nel rispetto dei requisiti tecnici richiesti;
  • l’attestato di prestazione energetica (APE).

Sarà anche possibile intervenire con i lavori previsti dal vecchio ecobonus al 50%, per i quali sarà possibile usufruire dell’agevolazione al 110% soltanto nel caso in cui l’intervento sia realizzato congiuntamente a uno di quelli citati in precedenza e che sono previsti dal decreto Rilancio. Si potrà intervenire soltanto nel caso in cui si riesca a migliore l’efficienza energetica dell’edificio di almeno due classi.

Il bonus vacanze

Si tratta di un indennizzo che mira a rilanciare uno dei quei settori che sono stati davvero sotterrati dalla crisi, ovvero il turismo, per il quale sono stati stanziati ben 4 miliardi di euro. Il bonus vacanze consiste in un contributo economico che potrà essere speso in tutta Italia presso villaggi turistici, hotel, campeggi, Bed&Breakfast e agriturismi in possesso del codice Ateco 55.

La somma è destinata alle famiglie che abbiano in ISEE inferiore a 40.000 euro e potrà essere utilizzata nel periodo compreso tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2020. L’80% sarà erogato sotto forma di sconto, mentre il restante 20% sotto forma di detrazione dall’imposta sul reddito.

Per quanto riguarda il valore effettivo del bonus, corrisponderà a:

  • 150 euro per i single;
  • 300 euro per le coppie, ovvero per i nuclei familiari composti da due persone;
  • 500 euro per chi ha un figlio a carico.

Il buono mobilità

Al fine di favorire la riduzione degli assembramenti, in particolare quelli che si creano sui mezzi pubblici, il decreto Rilancio ha stanziato 120 milioni di euro per agevolare la mobilità. In particolare, sarà erogato un bonus mobilità, del valore di 500 euro, che potrà essere utilizzato per l’acquisto di bici, e-bike, monopattini elettrici, segway, hoverboard e monowheel.

Lo si potrà utilizzare, una sola volta, per sostenere il 60% della spesa totale: la sua particolarità consiste nel fatto di essere retroattivo, in quanto può essere utilizzato per il acquisti effettuati dal 4 maggio scorso fino al 31 dicembre 2020.

Per quanto riguarda i soggetti ai quali spetta, si tratta di tutti i cittadini maggiorenni che risiedono nei comuni Comuni che hanno più di 50milla abitanti: vengono così esclusi i pendolari che hanno il domicilio nella città in cui studiano o lavorano, ma non hanno mai spostato la residenza dal loro Comune di provenienza.