Accredito Pensione INPS Marzo e Aprile 2020: come funziona sul conto corrente o in Posta

A causa dell'emergenza Coronavirus, il pagamento delle pensioni ha dovuto registrare sostanziali modifiche rispetto alle tempistiche ed alle modalità tradizionali. Vediamo, quindi, come funziona l'accredito pensione INPS di marzo e aprile 2020 sul conto corrente o in Posta e quali sono le novità a cui i pensionati devono prestare attenzione nel corso dei prossimi mesi, considerando la particolare situazione d'emergenza che stiamo vivendo in Italia in queste settimane e che è destinata a protrarsi anche per il prossimo futuro. 

Accredito Pensione INPS Marzo e Aprile 2020: come funziona sul conto corrente o in Posta

L’accredito ed il ritiro delle pensioni sono appuntamenti fissi che si ripetono ogni mese. A causa dell’emergenza Coronavirus sono però state apportate una serie di modifiche sostanziali al sistema ed, in particolare, al calendario degli accrediti per tutti i pensionati che, normalmente, effettuano il ritiro in un ufficio postale.

Non ci sono, per ora, sostanziali modifiche alle tempistiche di accredito su conto corrente della pensione anche se INPS ha anticipato una serie di importanti semplificazioni per chi sceglierà queste modalità. E’ importante, per tutti i pensionati, seguire con attenzione le novità introdotte per affrontare l’emergenza sanitaria che andranno a modificare il sistema e le tempistiche di accredito delle pensioni nel corso dei prossimi mesi.
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Accredito pensione aprile 2020 in posta: il calendario

La riscossione della pensione di aprile 2020 è stata anticipata di alcuni alcuni giorni con la possibilità di ritirare l’assegno già a fine marzo. Gli aventi diritto, infatti, hanno potuto procedere con il ritiro della pensione già dalla fine del mese di marzo. Questa modifica si è resa necessaria per evitare assembramenti e code agli uffici postali dove tantissimi pensionati si recano periodicamente per ritirare in contanti la pensione.

Per affrontare l’emergenza, quindi, è stato stabilito un calendario preciso da seguire in base ad un ordine alfabetico con primi ritiri programmati il 26 marzo e gli ultimi ritiri fissati per il successivo 1 aprile. Ecco il calendario stabilito:

  • giovedì 26 marzo i cognomi dalla A alla B
  • venerdì 27 marzo i cognomi dalla C alla D
  • sabato (mattina) 28 marzo i cognomi dalla E alla K
  • lunedì 30 marzo i cognomi dalla L alla O
  • martedì 31 marzo i cognomi dalla P alla R
  • mercoledì 1° aprile i cognomi dalla S alla Z

Da notare che l’importo dell’assegno della pensione potrà essere riscosso anche recandosi in un ufficio postale differente da quello a cui, di solito, si fa riferimento di solito. In questo modo, tutti i pensionati possono scegliere la soluzione più comoda, in base alle proprie esigenze, anche in considerazione del fatto che, sempre per via dell’emergenza sanitaria, diversi uffici di Poste Italiane sono, al momento, chiusi al pubblico oppure seguono orari ridotti.

I pensionati possono ritirare la pensione di aprile semplicemente recandosi presso un ufficio postale portando con sé il documento di riconoscimento in corso di validità ed il codice fiscale. Non ci sono ulteriori modifiche alla procedura di ritiro della pensione per via dell’emergenza sanitaria.

Pagamenti anticipati anche a maggio e giugno

Per affrontare l’emergenza sanitaria in corso, è stato predisposto l’anticipo della pensione anche per i mesi di maggio e giugno. Tutti i pensionati che ricevono l’assegno tramite Poste Italiane potranno ritirare il relativo importo recandosi in un ufficio postale e seguendo il calendario dei ritiri, in modo del tutto simile a quanto avvenuto con la pensione di aprile 2020, sul finire del mese di marzo.

Al momento, non è ancora stato diramato il calendario dettagliato delle pensioni relativi alle mensilità di maggio e giugno 2020. In ogni caso, è stato già confermato che la pensione di maggio 2020 sarà accreditata tra il 27 ed il 30 aprile mentre la pensione di giugno 2020 verrà accreditata tra il 26 ed il 30 maggio. 

Nel corso delle prossime settimane, inoltre, verrà diffuso il calendario del pagamento delle pensioni INPS per maggio e giugno. Molto probabilmente, la struttura da seguire sarà la stessa già vista per il mese di aprile in cui i pagamenti sono stati dilazionati in ben 6 date, per evitare assembramenti e rendere più rapido l’iter di ritiro. Il calendario dei pagamenti, basato sulle nuove direttive, verrà diffuso a breve.

Per il momento, i pensionati INPS che ritirano la pensione in posta hanno la certezza che gli assegni arriveranno in anticipo per quanto riguarda le mensilità di maggio e giugno. Ad oggi, non ci sono novità per i mesi successivi. Il ritiro della mensilità di luglio, infatti, è fissato normalmente a partire dal prossimo 1° luglio.

Ulteriori aggiornamenti, per luglio e per i mesi successivi, dovrebbero arrivare nel corso delle prossime settimane anche in base all’evoluzione che registrerà l’emergenza sanitaria in tutto il Paese. E’ possibile, in ogni caso, che l’accredito di luglio segua le modalità dilazionate previste per il trimestre aprile – giugno. Tale modalità, che va a snellire notevolmente la procedura di ritiro, potrebbe essere adottata anche per i mesi successivi.

Accredito pensione sul conto corrente

A differenza di quanto registrano i pensionati che ritirano la pensione in posta, al momento non sono previste sostanziali novità per quanto riguarda le tempistiche di accredito dell’assegno della pensione in banca. Chi riceve la pensione sul conto corrente continuerà a seguire il calendario previsto nei mesi scorsi.

La pensione relativa alla mensilità di aprile 2020 è stata accreditata nella giornata del 1° aprile. Per quanto riguarda le mensilità di maggio e giugno 2020 (mesi in cui il ritiro in posta seguirà il calendario dilazionato come indicato nel paragrafo precedente), al momento le date da segnare sul calendario restano quelle del 1° maggio e del 1° giugno così come, successivamente, non sono in programma modifiche per i mesi da luglio in poi.

La situazione è, in ogni caso, in costante divenire e potrebbero esserci ulteriori aggiornamenti nel corso delle prossime settimane. Per chi sceglie l’accredito sul conto corrente della pensione, a partire dal 10 aprile, INPS ha fissato una serie di semplificazioni normative che andranno a snellire l’intera procedura per presentare la richiesta, tramite Poste Italiane o tramite banca.

Semplificazione per l’accredito su conto corrente

Segnaliamo che l’INPS, per affrontare l’emergenza Coronavirus e procedere all’erogazione delle pensioni (e di altre prestazioni non pensionistiche) in modo più rapido, ha stabilito che dal prossimo 10 aprile ci sarà un importante semplificazione per tutti gli utenti e non sarà più necessario presentare modelli di validazione rilasciati dalla banca o da Poste Italiane per ottenere l’accredito su conto corrente.

Per tutti gli accrediti su conto corrente bancario o postale, libretto di deposito a risparmio bancario nominativo con codice IBAN, libretto di risparmio postale nominato con codice IBAN e carta prepagata ricaricabile con IBAN non sarà più necessario compilare i moduli di validazione (AP03 per istituti di credito, AP04 per Poste Italia e S3163 e SR185 per prestazioni non pensionistiche).

INPS chiarisce che Poste Italiane e le banche non saranno tenute alla validazione e che tutta la procedura avverrà mediante un Data Base Condiviso come specificato nella circolare INPS numero 48 del 29 marzo (disponibile pubblicamente online tramite il sito INPS nella sezione dedicata alle comunicazioni).

Il sistema di controllo con “Data Base Condiviso” consente, prima dell’accredito, di verificare la coincidenza fra i dati identificativi del titolare della prestazione e quelli dell’intestatario o cointestatario dello strumento di riscossione. In questo modo, l’intera procedura dovrebbe registrare una sostanziale semplificazione, a tutto vantaggio di chi vorrà optare per l’accredito della pensione su conto corrente.