Una connessione casalinga ha delle esigenze specifiche per quanto riguarda le sue prestazioni, che cambiano a seconda del profilo di chi richiede l’accesso alla Rete. Una professionista che lavora da casa avrà necessità differenti rispetto a un ragazzo che vuole giocare online al meglio, degli scolari che usufruiscono della didattica a distanza avranno bisogno di più banda rispetto a una casa dove ci si limita a dare un’occhiata ai propri account sui social network.
In linea di massima, quando si valuta quale offerta Internet casa scegliere sarà bene prendere in considerazione i seguenti elementi, oltre al canone mensile:
la tipologia della connessione e le sue prestazioni;
le chiamate;
i servizi aggiuntivi e le eventuali offerte “a pacchetto”;
la presenza o meno del modem.
La connessione domestica può essere di vari tipi: la più “antica” ma anche la più facile da installare è l’ADSL, seguita dalla fibra ottica, che si divide in FTTC/FTTS e FTTH. L’ADSL – che raggiunge una velocità massima di 20 Mbit/s, ovvero è possibile in linea teorica scaricare ogni secondo 2,5 megabyte di dati – si basa sulla normale linea telefonica: per questo non è necessario alcun intervento da parte di tecnici, a meno di linee molto vecchie, una volta che si attiva l’offerta, e al massimo dovrà essere necessario applicare dei filtri per eliminare il disturbo nelle telefonate ed evitare che una chiamata possa interrompere la connessione.
Si tratta però di un’architettura ormai in disuso, per quanto la più diffusa in tutto il Paese (ovunque ci sia l’aggancio alla rete telefonica). Le prestazioni sono limitate e non sono assolutamente sufficienti né per lo streaming tv ad alta definizione né per richieste più onerose in termini di banda disponibile; anche una videochiamata può diventare frustrante per le numerose occasioni in cui la trasmissione video o audio si blocca o rallenta vistosamente. Parlando di ADSL, possiamo riassumere le sue caratteristiche in questo modo:
bassa velocità di connessione, fino a 20 Mbit/s in download e 1 Mbit/s in upload;
massima rapidità di attivazione;
prestazioni che rischiano di essere scadenti e con alta latenza.
Per fortuna la fibra ottica è sempre più diffusa e grazie alla società Open Fiber, partecipata dallo Stato italiano, il cablaggio non solo delle grandi metropoli ma di tutti i comuni del Paese procede abbastanza speditamente. Quando si parla di fibra, però, bisogna distinguere.
La fibra FTTC/FTTS (Fiber to the cabinet o Fiber to the street) prende il suo nome dalla modalità con cui raggiunge il domicilio del cliente: la fibra propriamente detta arriva all’armadio stradale o centralina, armadio che è collegato tramite la linea telefonica tradizionale in ramealle diverse case. Questo significa che, di nuovo, non è necessario ricorrere a lavori all’interno degli appartamenti per avere la fibra FTTC; il lato negativo è che quest’ultimo tratto in rame costituisce un limite fisico per la velocità della fibra, che non può superare, attualmente, i 200 Mbit/s (10 volte la velocità della fibra).
Attenzione, però: scegliere la fibra FTTC non significa per forza che la velocità sarà dieci volte superiore a quella dell’ADSL, perché si parla di limite massimo teorico. In altre parole, se l’armadio stradale è lontano dalla casa dell’utente (e quindi il tratto in rame è particolarmente lungo) le prestazioni possono essere piuttosto scarse. Anche per questo motivo è necessario sempre utilizzare uno strumento come il comparatore di SOStariffe.it e vedere la soluzione migliore disponibile per la propria casa.
Le caratteristiche della fibra FTTC, quindi, sono le seguenti:
velocità elevata, fino a 200 Mbit/s in download;
prestazioni che dipendono dallo stato della linea e dalla vicinanza dell’armadio stradale;
rapidità di attivazione;
nessun lavoro necessario per la connessione.
Infine c’è la fibra “pura”, ovvero FTTH, Fiber to the home: in questo caso il cavo ottico arriva direttamente fino al modem/router dell’utente, senza che la linea telefonica sia coinvolta in alcun modo. Ciò significa che le prestazioni saranno molto superiori (fino a 1 Gbit/s in download) e che non c’è rischio di cali di velocità o disconnessioni di sorta. Con la FTTH si ha anche una latenza molto bassa, ovvero il lasso di tempo che passa da quando si dà un input a un dispositivo – ad esempio, premendo un tasto sulla tastiera del computer – a quando questo viene trasmesso sulla rete. Si tratta di una caratteristiche che serve ad esempio per il gioco online e per le chiamate in videoconferenza.
Il problema è che per la sua stessa natura la fibra FTTH è complicata da installare e richiede di effettuare lavori che possono essere più o meno complessi, e così è ancora la meno diffusa sul territorio italiano, per quanto le città cablate in questo modo siano più di 100. Queste le caratteristiche della fibra FTTH:
massima velocità oggi disponibile, fino a 1 Gbit/s in download;
prestazioni sempre elevate e bassa latenza;
tempi di attivazione medio-lunghi;
necessità di lavori in casa per la connessione.
Rimane il problema di chi non è raggiunto non solo dalla fibra, ma nemmeno dalla normale linea telefonica, ad esempio perché vive in zone molto isolate, come in collina lontano dai centri abitati, in montagna, su una piccola isola. In queste situazioni naturalmente non si può fare affidamento su ADSL o fibra ed è necessario utilizzare una tecnologia diversa: in Italia la più nota è il wireless (prima con WiMax, oggi con tipologie dalle prestazioni ancora migliori).
Questa tecnologia si basa sulla trasmissione radio, ed è quindi necessario che presso il domicilio dell’utente venga installata un’antenna in grado di comunicare con quella dell’operatore scelto, senza che ci siano ostacoli. A volte queste offerte non danno diritto a Internet illimitato, ma solo a un pacchetto di decine di gigabyte che rappresentano il massimo consumo possibile ogni mese.
Le connessioni FWA sono tra le ultime arrivate sul mercato e mettono insieme la rete fissa (di solito la fibra ottica) con il wireless (in genere il 4G e il 5G). Si tratta di un ottimo compromesso soprattutto se la rete mobile “prende” bene a casa propria e quindi l’aggancio alla fibra ottica dà origine a risultati assai migliori rispetto ad altre tipologie di rete ibrida, come la FTTC che, come abbiamo visto, unisce la fibra ottica e il rame.
Anche in queste offerte è comune la presenza di una soglia massima mensile di traffico dati, per non intasare troppo la rete; in qualche caso è possibile comunque continuare a navigare anche se la soglia è stata raggiunta, ma a una velocità inferiore.
L’ultima possibilità per connettersi a Internet da casa è utilizzare soltanto il 4G, e in futuro il 5G, della telefonia mobile: la maggior parte degli operatori, infatti, propone ormai diverse decine di gigabyte di traffico dati, a una velocità che nel migliore dei casi può essere paragonata a quella della fibra ottica (anche se di solito la latenza non consente buone prestazioni dove è richiesto un valore molto basso). È possibile utilizzare come modem il proprio smartphone grazie a un processo che si chiama tethering, ma si tratta ovviamente di una soluzione al momento ipotizzabile solo per chi fa un uso sporadico della Rete e non ha troppi dispositivi che devono collegarsi contemporaneamente (oltre al PC, agli smartphone e ai tablet, anche i decoder, le smart tv, gli apparecchi domotici come gli Amazon Echo e così via).
L’altra variabile cruciale quando si valuta una tariffa per Internet casalingo è la presenza o meno delle telefonate. Quasi tutte le offerte oggi disponibili consentono di chiamare, ma con due modalità diverse:
chiamate a consumo;
chiamate illimitate.
Esistono anche soluzioni miste (ad esempio, chiamate a consumo per quanto riguarda i telefoni mobili e chiamate illimitate per i fissi). Le chiamate a consumo possono prevedere uno scatto alla risposta o una tariffazione al minuto, o entrambi. Speciali pacchetti permettono anche di chiamare l’estero, soprattutto per destinazioni europee, gli USA o il Canada.
Attenzione perché in gran parte delle offerte con fibra ottica le chiamate sono VoIP, il che significa che utilizzano proprio la rete per ogni telefonata: sarà quindi necessario che il dispositivo sia acceso (e quindi è impossibile telefonare in caso di assenza di energia elettrica, come durante un blackout).
Il modem/router è l’apparecchio che permette la connessione al computer di casa e soprattutto la condivisione dell’accesso a Internet per tutti i dispositivi in grado di dialogare con la Rete. Come si è visto, oggi sono decine gli apparecchi “smart” che beneficiano dell’accesso a Internet anche senza essere fisicamente collegati con un cavo Ethernet al modem, per questo il wireless – malgrado prestazioni non sempre ottimali, soprattutto nelle stanze più lontane dal router – è sempre più importante.
Fino a qualche tempo fa, l’acquisto del modem – anche a rate, o in comodato d’uso – era quasi obbligato con la stipula di un nuovo contratto per Internet casa, ma l’Agcom, l’autorità garante delle telecomunicazioni, ha stabilito che una pratica del genere è illecita; per questo oggi tutti gli operatori sono tenuti a consentire l’accesso alla propria rete anche a modem già di proprietà del cliente.
Questo non significa però che qualsiasi modem possa connettersi senza problemi con ogni tecnologia: per la fibra ottica, ad esempio, i vecchi modem ADSL non vanno bene. Sui siti dei fornitori del servizio si trova sempre una sezione che indica quali modem/router sono compatibili con la rete offerta.
Per concludere la rassegna degli elementi da considerare nello scegliere una nuova connessione Internet casa, bisogna parlare dei servizi aggiuntivi. A scopo promozionale, infatti, la maggior parte degli operatori italiani include nelle proprie offerte delle opportunità particolari, che consentono anche di differenziare l’una dall’altra le varie possibilità a disposizione. Ad esempio, un operatore può proporre un abbonamento gratuito per qualche mese a una delle tante piattaforme di streaming audio/video oggi a disposizione, o l’accesso al cloud per avere una copia virtuale di tutti i propri file e così via.
Le promozioni includono sovente anche l’attivazione gratuita, ma attenzione: in molti casi si tratta di uno sconto che viene dato soltanto a chi rimane con l’operatore selezionato per un certo periodo minimo di tempo, di solito 12 o 24 mesi, e se si effettua il recesso prima si rischia di dover pagare come arretrati anche i costi dell’attivazione stessa.
Ricapitolando, ecco alcuni dei servizi aggiuntivi più comuni disponibili stipulando un nuovo contratto per una connessione Internet casa:
accesso a piattaforme di streaming video
accesso a piattaforme di streaming musicale
attivazione gratuita
modem incluso gratuito
abbonamento a servizi per il gioco online su console
possibilità di richiedere un IP statico
accesso a piattaforme per lo storage cloud
chiamate internazionali incluse
Internet mobile incluso
assistenza 24 ore su 24
possibilità di includere anche l’abbonamento per la telefonia mobile
Oggi in Italia il panorama di chi offre una connessione ADSL o anche solo fibra ottica è molto variegato. Quasi tutti sono in grado di garantire in un unico pacchetto l’accesso alla banda ultralarga e le telefonate incluse, e non mancano i servizi aggiuntivi in via promozionale, oltre che a sconti di vario genere. Da Vodafone a TIM, da WindTre (nata dalla fusione di Wind e Tre) a Fastweb, da Tiscali fino a Sky, l’ultima arrivata, le tariffe si aggirano intorno ai 30 euro circa, con qualche oscillazione verso l’alto o verso il basso a seconda che ci siano le chiamate illimitate, sia incluso il modem e così via. Non mancano promozioni più costose ma che includono anche la telefonia mobile o Internet mobile per collegarsi con il tablet.
Per quanto riguarda il wireless, l’operatore più noto in Italia è Eolo.
Il comparatore di SOStariffe.it rimane lo strumento più comodo per mettere a confronto le decine di offerte del mercato italiano e trovare quella su misura per sé.
Veramente cortesi e disponibili . Consigli disinteressati e precisi . Veramente un ot...
Giuseppe