I prezzi delle connessioni Internet casa sono sempre più bassi e oggi è possibile abbonarsi pagando poco più di venti euro, ma possono esserci diversi motivi per voler accedere alla Rete ma non sottoscrivere un contratto fisso: ad esempio perché ci si trova in un’abitazione dove si resterà per poco tempo, come una casa per le vacanze.
In questa tabella analizziamo vantaggi e svantaggi delle varie soluzioni per Internet a casa senza abbonamento, per concentrarci poi su ognuna di esse più nel dettaglio.
Modalità di connessione | Vantaggi | Svantaggi |
Hotspot smartphone | Costo bassissimo (zero se si ha un’offerta mobile), facilità di connessione al volo | Prestazioni paragonabili a una connessione fissa solo con il 5G |
Offerte ricaricabili fisse | Ottima stabilità e prestazioni in linea con le offerte casalinghe | Tagli solo da un mese in su, necessità di avere un modem wireless |
Wi-Fi pubblica | Costo zero | Rischi per la sicurezza e possibili limitazioni al traffico, raggio limitato |
È possibile utilizzare lo smartphone come se fosse un modem, cioè come hotspot, tramite il tethering. Il tethering è una tecnologia che consente di condividere la connessione Internet di un dispositivo mobile, come uno smartphone o un tablet, con altri dispositivi. Consiste nella creazione di una connessione punto-punto tra un dispositivo mobile e un altro dispositivo come un laptop o un computer desktop. Il tethering può essere utilizzato per fornire una connessione wireless a Internet, permettendo di accedere a Internet da qualsiasi luogo, e soprattutto farlo sfruttando la propria offerta di telefonia mobile. Naturalmente se si intende accedere a Internet a casa senza abbonamento con questa modalità è bene assicurarsi di avere un’offerta con diverse decine di gigabyte al mese, in 4G o meglio ancora in 5G, per navigare a una velocità valida.
Poiché la connessione è direttamente connessa alla rete cellulare, non è necessario attendere tempi di caricamento più lunghi; inoltre è possibile navigare in qualsiasi luogo, anche dove non è presente una connessione Wi-Fi. È semplice configurare la connessione in tethering e in genere non richiede alcuna competenza tecnica, e rispetto a un Wi-Fi libero ci sono anche più alti livelli di sicurezza. Di contro, tra gli svantaggi c’è la necessità che il dispositivo da connettere sia a una certa distanza dal punto di accesso (il raggio del Wi-Fi del cellulare in hotspot non è certo paragonabile a quello di un modem tradizionale); inoltre si tratta di una soluzione a consumo, quindi con un limite al traffico di dati mensile, e con prestazioni in termini di stabilità, latenza e velocità di upload/download più modeste rispetto a quelle di una rete fissa.
Alcuni operatori propongono ai loro clienti delle offerte ricaricabili come quelle per il telefono mobile, ma dedicate alle connessioni fisse. Non sono molte ma potrebbero essere un’ottima soluzione per chi ha bisogno di Internet solo per un limitato periodo di tempo, ad esempio perché per qualche mese si trova lontano dal proprio domicilio.
Tra queste offerte c’è ad esempio Premium FWA Ricaricabile di TIM: ha un costo di 99 euro una tantum, e include l’attivazione e 90 giorni di Internet inclusi, con traffico illimitato e fino a 40 Mbit/s in download. Una volta esauriti i primi i tre mesi di connessione, è possibile scegliere la ricarica che si preferisce (da attivare con l’app MyTIM oppure dall’area clienti Tim.it) tra le seguenti:
L’offerta è per connessione FWA, la modalità che mette insieme la fibra ottica con una SIM per la trasmissione dei dati dall’armadio stradale dove arriva la fibra fino al domicilio del cliente.
Anche Linkem ha un’offerta simile, chiamata Linkem Senza Limiti Ricaricabile, con un costo da 99 euro per 3 mesi di navigazione inclusi, senza limiti di traffico e con una velocità massima di 100 Mega. Anche in questo caso una volta esauriti i tre mesi iniziali è possibile ricaricare con quattro tagli diversi:
Con l’offerta di Linkem è anche possibile impostare una ricarica automatica di 25 euro con addebito su carta di credito, rendendola così molto simile a un’offerta Internet casa con abbonamento ma con una maggiore facilità di gestione quando si vuole annullare l’offerta perché non serve più.
WindTre mette invece a disposizione le sue card per Internet Mobile, attualmente le Christmas Card, da utilizzare per una SIM mobile, in particolare con una “saponetta” (prendono questo nome i modem wireless portatili). Attualmente sono disponibili questi tagli di Christmas Card:
Un’altra alternativa per avere Internet a casa senza dover pagare l’abbonamento è cercare una rete Wi-Fi libera, in primo luogo con una rete pubblica raggiungibile dal proprio domicilio. Lo Stato italiano mette a disposizione dei cittadini un’app, WiFi Italia, che serve per mettersi in collegamento con la rete nazionale di accesso gratuito a Internet.
Attualmente ci sono 12.608 hotspot totali per più di mezzo milione di utenti, che collegano le persone, nei borghi e nelle città, da Nord a Sud, soprattutto nelle piazze principali dei vari centri abitati. Se si abita molto vicino a una piazza di una certa importanza, c’è la ragionevole possibilità di poter accedere a una di queste reti, potendo quindi connettersi gratuitamente. Ci sono però diversi motivi per cui questa non può essere una soluzione ottimale ma soltanto una “pezza” in attesa di connessioni migliori e più stabili.
Le reti Wi-Fi pubbliche possono infatti essere rischiose in quanto le informazioni che trasmettono possono essere facilmente intercettate da hacker e cybercriminali. Senza una connessione sicura, i dati scambiati su una rete Wi-Fi pubblica possono essere facilmente visualizzati da terzi non autorizzati. Si consiglia quindi di non trasmettere informazioni sensibili o personali su una rete Wi-Fi pubblica, come ad esempio quelle relative al proprio servizio di Internet banking, per evitare rischi.
Un’altra questione è quella della rete lasciata senza password da un vicino di casa. È legale accedervi? La questione è spinosa, e al di là dell’aspetto etico bisognerebbe evitarlo, sia per i problemi di sicurezza sia per il disagio che si causerebbe al proprietario della connessione (visto che la sua banda disponibile sarebbe “erosa” dall’utente abusivo). È reato di accesso abusivo a sistema informatico, invece, se si accedere a una connessione Wi-Fi protetta da password e misure di sicurezza analoghe, che vengono carpite tramite un programma apposito oppure semplicemente indovinate: in questo caso, infatti, la presenza di un codice d’accesso esplicita la volontà del proprietario della connessione di non accettare eventuali “ospiti” a sua insaputa.
Veramente cortesi e disponibili . Consigli disinteressati e precisi . Veramente un ot...
Giuseppe