Spese Conto Corrente: tutti i costi di apertura e gestione di un conto

Aggiornato il: 30/06/2020
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 30/06/2020

I conti correnti disponibili attualmente sono talmente tanti che scegliere non è mai semplicissimo: per questo prima di procedere con la sottoscrizione vera e propria è bene annotare quali sono i costi ai quali si va incontro con l’apertura.

conto corrente a cosa stare attento

Nello specifico, ogni conto corrente si contraddistingue per la presenza di costi fissi e costi variabili: di seguito saranno elencate nel dettaglio tutte le varie spese che si devono sostenere.

Un consiglio, forse banale ma indispensabile, che dovrebbe rappresentare il principio di qualsiasi decisione è il seguente: prima di firmare qualsiasi tipologia di documento, si suggerisce di leggere nel dettaglio ogni singola parte, anche le clausole e i cavilli apparentemente insignificanti.

Come funziona un conto corrente

Un conto corrente è uno strumento che permette di depositare in modo sicuro i propri risparmi e di poterli gestire facilmente, in seguito alla sottoscrizione di un contratto con un istituto di credito. Il conto può essere intestato a una sola persona, oppure a più persone.

Solitamente al conto è associata tutta una serie di servizi il cui costo dipende dal singolo istituto di credito e che viene reso noto al cliente fin dal primo momento. Mentre le spese fisse del conto non possono essere in alcun modo modificate, per quanto riguarda quelle variabili è possibile trattare con le banche prima di firmare il contratto di apertura del conto vero e proprio.

Le spese variabili cambiano in relazione al numero massimo di operazioni che possono essere eseguite nel corso dell’anno, fra le quali rientrano i bonifici, le operazioni con il Bancomat, l’invio degli estratti conto, e così via.

Tali costi sono elencati non solo sul contratto, ma anche nel foglio illustrativo che la banca ha il dovere di consegnare a ogni cliente: la sottoscrizione del conto corrente deve avvenire in modo del tutto trasparente per ogni singola voce di spesa.

Le diverse tipologie di conto corrente

Prima di passare all’analisi dei costi che caratterizzano un conto corrente, è d’obbligo una parentesi relativa alle diverse tipologie di conto che è possibile attivare. Una prima differenza è quella esistente tra conto corrente tradizionale, che prevede una filiale fisica della banca in cui recarsi per svolgere le operazioni previste dal conto, e il conto corrente online, che può essere non solo attivato ma anche gestito direttamente dal web, grazie all’esistenza di servizi quali l’Internet banking e l’home banking.

Una seconda differenza è quella che permette di distinguere fra conto a consumo, nel quale il costo del conto aumenta in relazione all’aumentare del numero di operazioni effettuate, e conto a pacchetto, nel quale il cliente paga per poter eseguire soltanto un numero predeterminato di operazioni.

I conti corrente differiscono anche in relazione al target al quale si rivolgono, così ci saranno conti per gli over 60, conti destinati ai giovani, conti di tipo business, conti per i lavoratori di età compresa tra i 18 e i 60, e così via.

Per scegliere il conto più adatto alle proprie necessità, è consigliabile valutare le diverse tipologie di conto e metterle a confronto con quelle che sono le proprie abitudini in termini di operazioni che si compiono durante l’anno, necessità di accreditare lo stipendio o la pensione, o di utilizzare una carta di credito.

Una volta messe nero su bianco quali sono le proprie necessità, l’apertura di un conto corrente sarà davvero semplice: basterà un documento di identità, a scelta fra carta di identità, passaporto o patente, e il codice fiscale. Si dovrà inoltre compilare un questionario con il quale sarà individuato il proprio profilo nell’ambito delle norme antiriciclaggio.

Nel caso in cui si volesse aprire un conto riservato a una categoria ben definita, com’è il caso dei conti per studenti, è possibile che vengano richiesti dei documenti aggiuntivi al fine di verificare la propria idoneità all’apertura del conto.

I costi fissi di un conto corrente

Il primo pacchetto di spese da elencare quando si considera l’apertura di un nuovo conto corrente riguarda i cosiddetti costi fissi, che sono i seguenti:

  • il costo del canone annuo di gestione;

  • l’imposta di bollo;

  • il canone delle carte di pagamento, che possono essere carte di debito (ovvero il Bancomat), carte di credito o carte di tipo ricaricabile;

  • le spese relative all’invio dell’estratto conto o di eventuali altre comunicazioni.

Il canone di gestione

Il canone è una delle voci principali dalle quali dipende la convenienza di un conto corrente: i conti correnti online sono generalmente caratterizzati da un canone a costo zero di gestione. Questo fattore rappresenta uno dei principali punti di forza dei conti correnti online.

Ci sono casi nei quali la gratuità del conto corrente è garantita soltanto per un determinato periodo di tempo, che corrisponde per esempio al primo anno in cui avviene la sottoscrizione. Ce ne sono altri, come i conti per i giovani under 30 che sono gratuiti solo fino a quando viene mantenuto il requisito dell’età e a partire dal trentunesimo anno diventano a pagamento.

Ci sono poi alcuni conti il cui canone può essere mantenuto a costo zero per sempre se vengono rispettati determinati parametri, che in genere coincidono con depositi superiori a determinate somme, oppure all’accredito di stipendio o pensione, o ancora all’attivazione di un paio di domiciliazioni bancarie.

L’invio dell’estratto conto

Le spese per l’invio delle comunicazioni o degli estratti conto sono gratuite in alcuni casi, mentre in altri prevedono il pagamento del costo della carta, della busta e dell’invio fisico: uno dei metodi migliori e più quotati per abbattere questo costo è rappresentato dalla ricezione online di tali documenti, che sono molti utili per il cliente per avere un quadro completo e ben definito delle proprie spese.

L’imposta di bollo

Tra le spese citate, c’è anche quella relativa al costo dell’imposta di bollo, che ha un valore di 34,20 euro all’anno. Tale cifra non deve essere pagata se nel corso di un anno sono stati depositati almeno 5.000 euro sul conto. L’imposta di bollo è pari a 100 euro nel caso dei conti correnti intestati a persona giuridiche.

Per quanto riguarda l’imposta di bollo, ci sono casi in cui:

  • viene pagata direttamente dalla banca;

  • deve essere sostenuta direttamente dal sottoscrittore del conto.

Le carte di pagamento

Per concludere con questo elenco di costi fissi legati a un conto corrente, troviamo anche il costo delle carte di pagamento. Ne esistono 3 tipologie:

  1. le carte di debito, ovvero il Bancomat;

  2. le carte di credito;

  3. le carte di tipo ricaricabile, chiamate anche carte prepagate.

Solitamente nel momento in cui si apre un nuovo conto corrente, a prescindere dal fatto che sia di tipo tradizionale o online, si riceve in automatico una carta di debito internazionale gratuita, che nella maggior parte dei casi appartiene al circuito Visa o MasterCard.

Le carte di credito e le prepagate devono invece di solito essere appositamente richieste con la differenza che:

  • le carte prepagate vengono fornite senza limitazioni a chiunque ne faccia richiesta e sono quasi sempre gratuite;

  • le carte di credito, proprio per la loro peculiarità di essere dotate di un plafond che permette di spendere di più rispetto a quello che effettivamente si possiede, prevedono un’analisi del rischio da parte dell’istituto di credito e sono spesso a pagamento, con costi che dipendono dalle singole banche.

Quali sono i costi variabili

Accanto ai costi fissi, che si conoscono in anticipo, ci sono quelli che prendono il nome di costi variabili: la loro mutevolezza è relativa all’utilizzo che si fa del conto corrente, ma dipendono anche dal modo in cui la banca ha impostato le proprie decisioni commerciali.

Tali costi possono per esempio mutare in relazione:

  • a quelli che sono i costi di registrazione per ogni singola operazione effettuata;

  • ai costi di commissione applicati sulle varie operazioni incluse nel conto, come per esempio i bonifici o i prelievi allo sportello;

  • gli scoperti o gli interessi da pagare, per esempio quando non si rispettano le regole alla base dell’utilizzo di una carta di credito e si va in rosso;

  • le spese di liquidazione relative al calcolo di oneri e interessi da parte della banca.

Nel momento in cui si sottoscrive un nuovo conto corrente, si consiglia sempre di fare riferimento all’Isc, ovvero all’Indicatore sintetico dei costi, nel quale viene indicato il costo complessivo del conto. La banca ha l’obbligo di fornire tale documento al cliente prima della sottoscrizione vera e propria.

Nell’Isc vengono indicate le spese e le commissioni al netto di oneri fiscali e interessi previsti: in questo modo il futuro correntista avrà un’idea chiara e precisa del costo reale ed effettivo che dovrà sostenere non tanto per l’apertura, che è di solito gratuita, ma per il mantenimento del conto corrente.

Tutti i vantaggi di un conto corrente online

I dati relativi agli ultimi anni hanno messo sempre più in evidenza un trend al rialzo per quel che riguarda i costi dei conti correnti tradizionali, che sono stati soggetti a una vera e propria stangata. Una volta che il cliente che ha intenzione di aprire un nuovo conto corrente ha chiaro in mente quali sono i costi di gestione, potrà fare delle valutazioni ben precise relative alla scelta della soluzione più conveniente.

In questo scenario, appaiono oggi più che mai vantaggiosi e pratici da aprire e utilizzare i conti correnti online, che vengono spesso definiti conti a zero spese. Una domanda lecita che un aspirante corrente potrebbe chiedersi è la seguente: un conto corrente online garantisce un risparmio reale o si tratta semplicemente di un prodotto di marketing che nella pratica non è così differente?

La risposta è affermativa: il risparmio c’è ed si vede in ogni singolo ambito che riguarda la gestione del conto corrente. Molte delle spese fisse che rappresentano uno standard in un conto corrente tradizionale sono stata abbattute nel caso del conto corrente online, grazie soprattutto alla mancanza di filiali fisiche che hanno permesso di eliminare del tutto determinati costi. Si pensi, per esempio, al costo e alla lentezza di un bonifico allo sportello paragonato con la gratuità e la rapidità di un bonifico online.

Praticità, velocità, sicurezza: i conti correnti online e il risparmio garantito

A questi benefici incomparabili si unisce quella che nel tempo ha rappresentato la vera svolta epocale: la possibilità di poter gestire il conto corrente online direttamente dall’home banking o dal mobile banking, ovvero tramite l’applicazione dedicata. Quella che magari per noi oggi può essere considerata come la norma o una prassi consolidata, non lo è per quelle generazioni che sono cresciute con il conto corrente tradizionale e che rimangono ancora oggi stupefatte dai progressi della tecnologia.

Al risparmio in termini di tempo e denaro si unisce poi anche l’assoluta sicurezza nel processo di gestione di un conto online, grazie a sistemi di protezione che sono divenuti nel tempo sempre più sofisticati e hanno aggiunto un tassello conclusivo a un quadro già perfettamente disegnato.

Un ultimo step per concretizzare e rendere ancor più efficace il processo di abbattimento dei costi è poi rappresentato dalla comparazione online: il confronto dei vari conti correnti disponibili sul mercato permetterà di analizzare fin da subito e in tempi brevi le differenze in termini di costo e servizi offerti delle varie banche, molte delle quali sono ormai del tutto digitali, e compiere la scelta che si adatta meglio ai propri bisogni.