Osservatorio Conti Deposito 2023

Il Conto Deposito diventa uno strumento di risparmio sempre più conveniente. La conferma arriva dai dati raccolti dall’Osservatorio SOStariffe.it che ha “fotografato” alcune tendenze del settore, andando a mettere in evidenza la crescente convenienza dell’investimento in un Conto Deposito nel confronto tra le prime settimane del 2023 e il mese di maggio del 2022. In particolare, il Conto Deposito oggi offre un tasso di interesse medio molto maggiore rispetto allo scorso anno.

Quest’evoluzione rende l’investimento decisamente più vantaggioso, trasformandolo in una delle principali armi contro l’inflazione. Nel 2023, quindi, il Conto Deposito è una scelta sicura, grazie alla copertura fino 100 mila euro per ogni risparmiatore garantita dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, e molto conveniente, grazie al trend di crescita del tasso medio applicato dalle banche. La trasformazione del settore riguarda sia i depositi a breve termine che quelli a lungo termine.

L’Osservatorio ha messo a confronto i dati di maggio 2022 con quelli di febbraio 2023 andando ad evidenziare sostanziali differenze. Il tasso medio cresce per tutte le tipologie di investimento considerate (a 6, 12 e 18 mesi). Nello stesso tempo, investire in un Conto Deposito diventa più accessibile ai risparmiatori grazie alla riduzione del deposito minimo richiesto, che tocca punte di -52%, e alla forte crescita della diffusione di conti non vincolati o svincolati che incrementano la flessibilità dell’investimento.

I principali trend del settore dei Conti Deposito nel 2023

I dati raccolti dall’indagine confermano alcune evidenze ben precise che permettono di riassumere l’attuale stato del mercato dei Conti Deposito. I risparmiatori che si avvicinano a questo tipo di investimento, anche per difendersi dall’impatto dell’inflazione, possono contare su di un mercato che registra:

• un sostanziale aumento del rendimento del Conto Deposito con il tasso lordo annuo che cresce per tutti i casi analizzati
• un aumento del guadagno netto che tocca una punta del +372% per gli investimenti di breve durata
• un aumento dell’imposta di bollo media legato alla riduzione del numero di depositi con imposta di bollo a carico della banca
• una riduzione del deposito minimo richiesto che rende più accessibile l’investimento
• un incremento del numero di conti svincolabili e una riduzione dei tempi di liquidazione degli interessi, elementi che incentivano ancora di più a puntare sul Conto Deposito

Il Conto Deposito diventa, quindi, uno strumento di investimento più conveniente nel 2023. Ecco come cambiano le caratteristiche di queste soluzioni nei 3 casi evidenziati dallo studio (a 6 mesi, a 12 mesi e a 18 mesi).

Conto Deposito a 6 mesi: il guadagno netto cresce del +372%

Uno dei principali trend evidenziati dall’Osservatorio SOStariffe.it riguarda la crescente convenienza del Conto Deposito con investimento a 6 mesi. Scegliere una soluzione di breve durata diventa molto più conveniente nel 2023 con il tasso annuo lordo che passa da una media di 0,62% a ben il 2,15%. La crescita di 1,53 punti del tasso lordo si traduce in un incremento del guadagno netto del +372%.

Con un investimento di 20 mila euro in un Conto Deposito a 6 mesi, infatti, è ora possibile ottenere un guadagno netto di circa 145 euro. Gli interessi netti sono pari a poco più di 163 euro ma è prevista un’imposta di bollo media di 17,26 euro. Da notare che il valore medio dell’imposta di bollo (a parità di deposito) è cresciuto del 21%. Questo dato è legato al fatto che si è ridotto sensibilmente il numero di banche che propone un Conto Deposito con imposta di bollo a carico dell’istituto. La crescita del tasso lordo, però, compensa ampiamente questo dato.

 Da segnalare, inoltre, che il Conto Deposito a 6 mesi registra anche un calo del deposito minimo richiesto, che passa a 2.314 euro (-52%), oltre ad un aumento della quota dei conti liberi o svincolabili, che cresce dal 50% al 72% del totale. Si riducono anche i tempi di liquidazione che passano da una media di 4,9 mesi ad appena 4,1 mesi. Le banche, quindi, cercando di incentivare l’apertura di depositi a breve termine garantendo, oltre ad un tasso agevolato, anche una liquidazione anticipata, mensile o trimestrale degli interessi invece che a scadenza ovvero dopo 6 mesi, alla fine dell’investimento.

° Sono incluse le spese iniziali ed eventuali altre spese periodiche                                                                                                                                          

°° Interessi netti meno Imposta di bollo meno Spese                                                                                                                                     

°°° Percentuale di conti liberi o con deposito svincolabile sul totale di conti analizzati                                                                                                                                    

Fonte: ConfrontaConti.it e SOStariffe.it Simulazione effettuata in data 09/02/2023                                                                                                                                        

Conto Deposito a 12 mesi: il tasso di interesse raggiunge il 2,36%

Le tendenze evidenziate dall’Osservatorio sono confermate anche dall’analisi dei Conti Deposito con vincolo a 12 mesi. In questo caso, infatti, il tasso annuo lordo applicato dalle banche passa da 0,81% a 2,36% con un incremento di 1,55 punti. Da questa crescita deriva l’aumento significativo del guadagno netto, ora pari a 316 euro (+262% rispetto allo scorso anno). Cresce (del +12%) l’importo medio dell’imposta di bollo, ora pari a 33,04 euro per un deposito di 20.000 euro. Anche in questo caso, il dato è legato ad una riduzione del numero di conti con imposta di bollo a carico della banca.

Per il Conto Deposito a 12 mesi si registra anche una riduzione del deposito minimo che passa da 4.900 euro a 3.113 euro (-36%). Aumenta, dal 50% al 65%, la quota di conti svincolabili, per garantire maggiore flessibilità al cliente, e si riducono le tempistiche di liquidazione degli interessi, che passano da 8,5 mesi a 7,6 mesi, in media. Questi dati confermano come anche gli investimenti di durata intermedia siano oggi più flessibili e accessibili per i risparmiatori che possono far fruttare la propria liquidità in modo sempre più efficace.

° Sono incluse le spese iniziali ed eventuali altre spese periodiche                                                                                                                                          

°° Interessi netti meno Imposta di bollo meno Spese                                                                                                                                     

°°° Percentuale di conti liberi o con deposito svincolabile sul totale di conti analizzati                                                                                                                                    

Fonte: ConfrontaConti.it e SOStariffe.it Simulazione effettuata in data 09/02/2023

Conto Deposito a 18 mesi: +287% per il guadagno netto

L’indagine dell’Osservatorio prende in considerazione anche depositi di lunga durata. Scegliere un investimento a 18 mesi consente di sfruttare il tasso annuo lordo più elevato. Il rendimento del Conto Deposito è, in questo caso, pari ad una media di 2,52% con un incremento di 1,7 punti rispetto all’anno scorso. Per un investimento di 20.000 euro si registra una sostanziale crescita del guadagno netto che arriva a circa 501 euro con un incremento del +287% rispetto ai dati dello scorso anno.

Tale incremento è compensato solo in minima parte dall’aumento della spesa per l’imposta di bollo che, per l’esempio considerato, arriva a circa 53 euro, in crescita del +15%. La flessibilità del Conto Deposito si conferma anche per gli investimenti di lunga durata. Il deposito minimo richiesto scende a 3.882 euro, in calo del -30%, mentre cresce fino al 55% (+9 punti percentuale) la quota dei conti svincolabili, un elemento da non sottovalutare quando si parla di investimenti di lunga durata come quelli a 18 mesi. Da segnalare una riduzione dei tempi di liquidazione che passano da 9,5 mesi a 9,2 mesi.

° Sono incluse le spese iniziali ed eventuali altre spese periodiche                                                                                                                                          

°° Interessi netti meno Imposta di bollo meno Spese                                                                                                                                     

°°° Percentuale di conti liberi o con deposito svincolabile sul totale di conti analizzati                                                                                                                                    

Fonte: ConfrontaConti.it e SOStariffe.it Simulazione effettuata in data 09/02/2023

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