Aprire un nuovo conto corrente online oggi è davvero semplice, e considerando che in molti casi il canone mensile – se non proprio del tutto gratuito – è praticamente irrisorio, diventa facile capire come sempre più persone non si limitino ad avere un solo conto ma più di uno; magari per dividere le spese di casa da quelle di lavoro o per avvantaggiarsi di caratteristiche particolari di un’offerta promozionale, come un tasso d’interesse particolarmente elevato o il supporto alle più moderne tecnologie di pagamento digitale.
Tanta ricchezza, però, non significa che un conto corrente online valga l’altro: prima di aprirlo è bene farsi qualche domanda e indagare, aiutandosi con strumenti come il comparatore di SosTariffe.it che aiuta a confrontare tra di loro le proposte dei vari istituti di credito. Ecco che cosa c’è da tenere presente quando si apre un nuovo conto.
Il primo imperativo, naturalmente, è che i costi del nuovo corrente online siano i più bassi possibile (a meno che non si stia aprendo un conto “premium” con finalità particolari e piuttosto care). Attenzione, però: non è sufficiente guardare il canone o fidarsi di un generico “zero spese”.
Ad esempio, meglio non accorgersi quando ormai è troppo tardi che le operazioni in filiale hanno un costo, anche se minimo, se abbiamo l’intenzione di recarsi spesso allo sportello.
Fortunatamente, la Banca d’Italia impone alle banche italiane di comunicare nel foglio informativo un apposito numero, l’ISC o Indicatore Sintetico di Costo, il cui scopo è proprio quello di fornire, anche se solo a livello indicativo, la probabile spesa annuale ottenuta sommando i costi fissi e variabili del conto corrente e in base a 6 diversi profili, ovvero:
giovani
famiglie con bassa operatività
famiglie con media operatività
famiglie con alta operatività
pensionati con bassa operatività
pensionati con alta operatività
Vale la pena ribadire che si tratta soltanto di un costo indicativo, e che un uso più o meno intenso del conto rispetto al proprio profilo di riferimento darà diverse spese finali a chiusura dell’anno. In ogni caso, l’ISC rimane uno strumento prezioso per capire quali sono davvero i costi di un conto corrente online, al di là delle promesse e degli slogan promozionali.
Diciamo la verità: ci sono conti correnti online nati con la giusta “vocazione” e altri che sono stati creati dalle banche per colmare un buco, visto che ormai è impensabile che un istituto di credito non fornisca almeno una soluzione di conto corrente gestibile su Internet.
La differenza non salta agli occhi subito, ma ci sono tanti piccoli campanelli d’allarme che ci aiutano a capire quando un conto corrente si rivelerà poco “user friendly” e magari con un numero limitato di opzioni invece ad altri conti più orientati alla gestione online. Ad esempio:
se l’app per smartphone o per tablet (iOS o Android) è poco curata o scarsamente aggiornata; anche le recensioni degli altri utenti aiutano a capire quando un’applicazione e fatta bene e quando no
se la procedura di apertura del conto è inutilmente complicata (ad esempio con l’invio obbligatorio di copia cartacea del contratto firmato non in versione digitale ma a un indirizzo fisico)
se l’istituto di credito è una banca tradizionale e molto radicata sul territorio, che ha tardato parecchio a fornire una sua app dedicata
se manca il supporto per tecnologie oggi fondamentali nell’ambito dei pagamenti digitali, come Apple Pay o Google Pay
se manca il supporto per il trasferimento immediato di denaro, senza passare dai tempi e dai costi del classico bonifico, con utenti che fanno parte della stessa piattaforma di risparmio
Uno o più di questi segnali fa capire che forse sarebbe meglio spostarsi verso altri tipi di conto corrente, a meno che non si sia obbligati a scegliere il conto online della propria banca “storica” o ci siano altre caratteristiche non presenti altrove.
La crescita esponenziale dei pagamenti digitali – incoraggiati da sempre più governi e organizzazioni sovranazionali, in quanto più facili da tracciare – porta con sé nuove problematiche relative alla sicurezza.
Se il furto di qualche banconota presente nel portafoglio era sicuramente una scocciatura, quello della propria carta di credito potrebbe essere catastrofico, se non si interviene in tempo.
Ecco perché un fattore fondamentale nella scelta del nuovo conto corrente online deve proprio riguardare la capacità di assicurarci sonni tranquilli, sapendo che il nostro patrimonio è in buone mani.
Oggi è indispensabile, per legge, l’autenticazione a due fattori: infatti per finalizzare qualsiasi operazione che non si limiti al semplice controllo del proprio saldo (come ad esempio disporre un bonifico) è necessario non solo dare l’autorizzazione con la password da un dispositivo (il PC, lo smartphone, il tablet), ma anche confermarla con un dispositivo diverso e opportunamente registrato oppure fornire un codice temporaneo, inviato via SMS.
In altri casi, l’autenticazione a due fattori è possibile grazie a un “token”, ovvero un piccolo dispositivo digitale che crea costantemente numeri secondo un preciso algoritmo legato al proprio conto, e che bisogna inserire quando richiesto per assicurare di essere il legittimo titolare del conto corrente.
La sicurezza, però, non riguarda soltanto questi aspetti. I pagamenti online, in particolare, sono potenzialmente uno dei tasti dolenti per quanto riguarda la sicurezza dei conti correnti online: le possibilità di venire derubati mentre si compra qualcosa da un sito affidabile sono praticamente nulle, ma è comunque importante che la propria carta utilizzata per gli acquisti in Rete – che sia di credito, di debito o prepagata – supporti i più diffusi standard per la sicurezza, come Verified by Visa per le carte VISA o 3D SecureCode per Mastercard.
È un “plus” molto interessante anche avere a disposizione una modalità rapida e veloce per il segnalare lo smarrimento o il furto della propria carta di pagamento, affinché questa venga bloccata eliminando così il rischio che malintenzionati possano accedere al nostro conto.
I conti correnti online più moderni includono direttamente nella loro app una sezione dove poter disattivare in automatico la carta, senza dover telefonare l’assistenza dell’istituto di credito, con tutte le scomodità questo comporta (ad esempio se il supporto non è 24 ore su 24 o si ha difficoltà a prendere la linea).
I conti correnti online più moderni prevedono anche la possibilità di annullare una transazione (o perlomeno chiedere al titolare del conto ulteriori informazioni) qualora questa avvenga in un luogo molto lontano da dove si trova il titolare stesso in un determinato momento.
Oggi infatti è possibile seguire gli spostamenti tramite GPS e quindi viene rilevata in automatico, per esempio, l’anomalia di un pagamento effettuato in Giappone anche se il proprietario del conto si trova in Italia.
In materia sicurezza va rilevata anche la tendenza, in particolare per le versioni più costose (quelle con un abbonamento mensile, un po’ come Netflix o Spotify per video e musica), è l’assicurazione compresa nel canone. Questa può servire, a seconda del contratto, come:
assicurazione viaggi
assicurazione infortuni
assicurazione per gli acquisti effettuati con la carta di debito o di credito legata al conto corrente online
assicurazione per i prelievi effettuati con la carta di debito o di credito legata al conto corrente online
Una distinzione fondamentale tra i conti correnti online separa quelli che offrono soltanto la carta di debito (ovvero quello che chiamiamo impropriamente “Bancomat”, e che serve per utilizzare le risorse presenti in quel determinato momento sul conto, sia per una transazione col POS che per un prelievo) o anche la carta di credito (che è invece un fido per cui la banca si impegna a non sottrarre denaro dal nostro conto fino al mese successivo, in genere al 10).
Le carte conto più moderne offrono quasi sempre soltanto la carta di debito, anche se le versioni a pagamento possono includere quella di credito (è il caso ad esempio di buddybank); i conti più tradizionali, invece, offrono una o più diverse carte di credito, che si distinguono per il loro plafond e spesso includono funzionalità che le carte conto offrono separatamente (come le già citate assicurazioni o la possibilità di accedere ai lounge aeroportuali).
L’importante è che le carte, di credito o di debito che siano, facciano parte del circuito VISA o MasterCard, con una lieve preferenza per il primo qualora si viaggi molto e si abbia necessità di effettuare prelievi di contante in ATM esteri.
È difficile sbagliare quando tutto ciò che si chiede a un nuovo conto corrente online è semplicemente la custodia del patrimonio, possibilmente senza che questo venga eroso da un canone troppo cospicuo. Tutt’altro discorso, invece, quando dopo aver messo da parte un capitale lo si voglia investire in qualche modo, per vederlo crescere. Tra le varie possibilità in questo senso ci sono:
conto deposito
investimento in titoli, obbligazioni, fondi ecc.
investimento in criptovalute
Molti conti correnti online oggi comprendono tra le proprie funzionalità la possibilità di destinare una parte del patrimonio a un conto deposito, che consenta cioè, a fronte di un’immobilizzazione della somma scelta per un certo numero di mesi o di anni, un rendimento a un tasso di interesse non molto elevato ma praticamente sicuro. Spesso ci sono più linee di investimento con durate e tassi diversi.
Più rischiosi, ma anche più remunerativi, gli investimenti in azioni od obbligazioni; i migliori conti correnti online a questo proposito includono piattaforme di trading in tempo reale anche molto sofisticate, e se si cercano funzionalità di questo tipo è bene studiarle a fondo.
Infine l’investimento forse più rischioso di tutti, quello in criptovalute, che a giudicare dagli andamenti degli ultimi anni può far diventare ricchi come crollare sul lastrico; la possibilità di acquistare Bitcoin, Litecoin e simili è una delle chiavi del successo per proposte come quella di Revolut.
Da non dimenticare poi l’importanza, per chi viaggia molto, di un conto che non applichi commissioni troppo alte per l’acquisto di valuta estera.
È un fatto provato che segnare ogni singola spesa consente di tenere sotto controllo le proprie finanze molto meglio di chi si affida semplicemente alla propria memoria, e poi, a fine mese, regolarmente si chiede dove siano finiti tutti i propri soldi.
Per avere abitudini di spesa più sane e riuscire a mettere qualcosa da parte ogni mese è indispensabile che il conto corrente online offra un sistema di gestione delle transazioni trasparente e facile da utilizzare.
Molto importanti sono le notifiche, che devono arrivare su un dispositivo che si usa con regolarità (come il telefonino), anche con la possibilità di fissare delle soglie di spesa mensili, settimanali o giornaliere superate le quali arriva un avvertimento direttamente dal proprio conto.
I conti correnti online più avanzati offrono soprattutto pratiche infografiche che servono per capire l’andamento dei propri risparmi nel corso dell’anno, e in più di un caso queste funzionalità sono in grado di comprendere anche il tipo di spesa effettuata (per pagare un’utenza, per pagare il conto al ristorante o il cinema, per l’affitto e così via) e proporre intuitivi grafici “a torta” dove, oltre a visualizzare la spesa totale, è possibile anche vedere in che cosa si spende di più, per intervenire di conseguenza, se è il caso.
Una novità legate alle carte conto e alle più moderne è quella dei “salvadanai”, dei “vault” o simili, che prelevano automaticamente una somma stabilita dall’utente (sia per l’ammontare che per la periodicità) dal conto (o arrotondano gli spiccioli dopo qualsiasi transazione). Questo denaro finisce, nel caso di Revolut, in piccole “casseforti” che possono essere destinate al risparmio o all’accumulo dei soldi necessari per un acquisto specifico.
Ci sono anche applicazioni, come Oval, Gimme5, MoneyFarm che permettono di investire in determinati fondi il denaro risparmiato in questo modo, per vederlo crescere quasi senza accorgersene, con micro-investimenti che incrementano la cifra impiegata settimana dopo settimana.