L’emergenza coronavirus ha portato il Governo a introdurre tutta una serie di misure economiche atte a sostenere le persone che si trovano in un momento di grande difficoltà.
In questa guida saranno presentati i contributi previsti per le categorie più a rischio, oltre che i bonus principali riservati alle famiglie a più basso reddito, e fino a quando sarà possibile fare richiesta per ottenerli.
Tra le misure presenti nel decreto agosto, troviamo un bonus del valore di 1.000 euro previsto per i lavoratori stagionali, autonomi e altre categorie di lavoratori stagionali che sono stati pesantemente colpiti dall’emergenza coronavirus.
Il servizio per inviare la domanda di ottenimento dell’indennizzo è attivo online, sul sito dell’INPS, dal 26 ottobre 2020. Coloro i quali, invece, hanno ricevuto altri bonus covid in precedenza, si vedranno accreditare i nuovi importi in automatico, direttamente sul loro conto corrente.
Sarà invece necessario procedere con l’invio di una nuova domanda nel caso in cui la richiesta dell’indennità da 1.000 euro prevista dal decreto agosto fosse stata respinta la prima volta.
Le categorie di lavoratori che potranno richieste il bonus in questione sono:
gli stagionali o lavoratori in somministrazione dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
gli stagionali di settori diversi dal turismo e dagli stabilimenti termali;
i lavoratori intermittenti;
gli autonomi occasionali;
gli incaricati di vendita a domicilio;
i lavoratori dello spettacolo che hanno versato almeno sette contributi giornalieri nel 2019 e con un reddito derivante non superiore a 35.000 euro;
i lavoratori dello spettacolo che hanno versato almeno 30 contributi giornalieri nel 2019 e con un reddito derivante non superiore a 50.000 euro;
i lavoratori a tempo determinato dei settori del turismo e degli stabilimenti termali.
Sicuramente non è una delle misure meno indicate in questo momento così critico, caratterizzato da un aumento vertiginoso dei contagi, ma il bonus vacanze è stato un indennizzo economico molto sfruttato durante il periodo estivo e che sarà in vigore fino al 31 dicembre 2020.
Prevede un contributo per i nuclei familiari che hanno un ISEE fino a 20.000 euro pari a:
150 euro per i nuclei familiari composti da una sola persona;
300 euro per quelli composti da 2 persone;
500 euro per le famiglie composte da 3 o più persone.
L’80% del beneficio sarà erogato sotto forma di sconto sull’importo dovuto per la struttura nella quale si alloggerà durante la vacanza, mentre il restante 20% sotto forma di detrazione di imposta nella dichiarazione dei redditi relativi al 2020.
Si tratta di una misura introdotta con il D.L. n. 34/2020, il cosiddetto Decreto Rilancio, per sostenere i nuclei familiari che sono stati particolarmente danneggiati per colpa del covid-19. La misura non potrà più essere richiesta in quanto il termine per la presentazione delle domande è scaduto il 15 ottobre 2020.
Questo contributo economico permetterà di acquistare, con uno sconto pari al 60% corrispondente a un massimo di 500 euro:
biciclette, anche quelle a pedalata assistita;
veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica;
monopattini elettrici.
Il voucher potrà coprire tutte le spese sostenute dal 4 maggio fino 31 dicembre 2020 e il rimborso si riceverà direttamente sul conto corrente di chi ne fa richiesta. Non sono previsti requisiti economici, ma di residenza.
Il bonus mobilità, infatti, potrà essere richiesto dai cittadini che hanno la residenza in città con almeno 50.000 abitanti. Non potranno pertanto riceverlo i pendolari, i fuori sede e qualsiasi altra persona che abbia spostato il suo domicilio in una città diversa rispetto a quella in cui ha ancora la residenza.
Lo sconto fiscale pari al 110% sui lavori di ristrutturazione potrà essere richiesto per interventi che riguardano:
il cappotto termico;
la sostituzione della caldaia per il riscaldamento con un modello ad alta efficienza energetica;
gli interventi antisismici;
lavori che prevedono l’installazione di pannelli, infissi e schermature solari.
Tale contributo economico potrà essere ottenuto nel periodo compreso fra il 1° luglio e il 31 dicembre 2021. Sono poi previsti altri bonus casa, che erano stati istituiti ancora prima dell’emergenza coronavirus, quali per esempio:
il bonus facciate;
il bonus elettrodomestici;
il bonus mobili;
il bonus verde;
l’ecobonus.
Anche per i veicoli è stato previsto un ecobonus il cui valore può raggiungere anche i 10.000 euro nel caso di rottamazione di vetture che sono state immatricolate almeno 10 anni fa.
Gli inventivi sono iniziati il 1° agosto 2020 e dovrebbero continuare fino al 31 dicembre 2020, salvo i casi in cui terminino i finanziamenti previsti. L’importo va una un minimo di 1.750 euro a un massimo di 10.000 euro e varia in relazione alla quantità di anidride carbonica emessa dal veicolo.
Si tratta di un contributo economico del valore di 500 euro che sarà erogato sotto forma di sconto sull’attivazione di una nuova offerta Internet casa, e che si rivolge in un primo momento alle famiglie che hanno un ISEE fino a 20.000 euro.
Il bonus sarà applicato direttamente dall’azienda con la quale si è scelto di attivare una nuova offerta Internet casa e permetterà di ricevere un PC o un tablet in base alla propria richiesta, che diventerà di proprietà dopo 12 mesi.
In un secondo momento, il contributo sarà erogato anche per le famiglie con redditi ISEE fino a 50.000 euro: in questo caso, però, sarà pari a 200 euro.
Il bonus ristoranti è un’altra delle misure economiche presenti del decreto Agosto, che prevede un sostegno per l’acquisto di prodotti di filiere agricole e alimentari, anche DOP e IGP, al fine di valorizzare la materia prima del territorio.
L’indennizzo sarà erogato nella modalità del contributo a fondo perduto: si è in attesa della creazione di una piattaforma della ristorazione dedicata attraverso la quale sarà possibile inviare l’apposita richiesta.
Questo bonus viene erogato a tutte le famiglie con bambini che devono frequentare l’asilo. Quello che cambia in relazione all’ISEE è l’importo che si può ricevere. In particolare:
sono previsti fino a 3.000 euro per ISEE fino a 20.000 euro;
si possono ricevere fino a 2.500 nel caso in cui il proprio ISEE sia compreso tra i 25.001 e i 40.000 euro;
per l’ISEE superiore a 40.001 euro il bonus asilo è pari a un massimo di 1.500 euro.
La richiesta può essere inviata online, tramite il sito dell’INPS, chiamando il contact center dedicato da numero fisso o mobile, oppure rivolgendosi a un patronato.
Il bonus bebè è un contributo economico che è stato attivato per ogni figlio nato nel periodo compreso fra il 1° gennaio 2020 e il 31 dicembre 2020 e che si potrà ricevere anche nel caso in cui il figlio sia stato adottato.
Il contributo dipenderà dal proprio reddito ISEE e sarà pari a:
960 euro all’anno, ovvero 80 euro al mese, per le famiglie il cui ISEE supera i 40.000 euro;
1.440 euro all’anno, ovvero 120 euro al mese, per le famiglie il cui ISEE è compreso fra 7.000 e 40.000 euro;
1.920 euro, ovvero 160 euro al mese, per le famiglie a più basso reddito, ovvero quelle per le quali l’ISEE non supera i 7.000 euro annui.
La cifra aumenterà del 20% per ogni figlio successivo al primo. L’assegno non viene erogato in modo automatico, ma si potrà ricevere solo se si presenta apposita domanda all’INPS. Anche in questo caso la richiesta può essere inviata online, tramite il sito dell’INPS, chiamando il contact center dedicato da numero fisso o mobile, oppure rivolgendosi a un patronato.
Accanto al bonus bebè, troviamo anche un’altra misura assistenziale, ovvero il bonus mamma domani: si tratta di un contributo economico che viene erogate alle donne che hanno raggiunto il settimo mese di gravidanza, che hanno partorito, anche prima dell’inizio dell’ottavo mese, o nel caso di un’adozione o dell’affidamento preadottivo di un minore.
La presentazione della domanda relativa a questo bonus deve essere presentata:
dopo il compimento del settimo mese di gravidanza;
entro un anno dalla nascita, l’adozione o l’affidamento del figlio.
Per quanto riguarda la presentazione della richiesta del bonus mamma domani, le strade possibili restano sempre il canale online, rappresentando dal sito dell’INPS, il contact center dedicato che è disponibile sia da numero fisso sia da numero mobile, oppure il supporto di un patronato.
Il decreto Ristori è l’ultimo DPCM emanato dal Consiglio dei ministri per far fronte alle conseguenze del decreto del 25 ottobre 2020, che hanno portato da un lato alla chiusura totale di alcune attività, dall’altro alla chiusura parziale di altre.
Al suo interno sono stati stabiliti i nuovi sostegni economici, che saranno erogati sulla base dei codici Ateco delle varie attività in percentuali che vanno dal 100% al 150%, fino al 200% rispetto a quanto previsto dal decreto Rilancio, nel quale le percentuali erano invece pari al 20%, 15% o 10%.
Coloro i quali hanno già ricevuto degli indennizzi in passato riceveranno la misura in automatico sul loro conto corrente, perché l’Agenzia delle Entrate è già in possesso dei loro dati, entro il 15 novembre 2020.
Gli altri saranno tenuti a presentare un’apposita domanda e riceveranno il contributo a fondo perduto previsto dal decreto Ristori a metà dicembre. Per bar, gelaterie e pasticcerie, la percentuale sarà pari al 150%, mentre per i ristoranti è stato previsto il doppio rispetto al precedente decreto, così come per palestre, piscine, teatri, cinema.
Il decreto è stato approvato martedì 26 ottobre 2020 e sulla base dei calcoli del Ministero dell’Economia saranno erogati i media per ciascuna attività dai 5.173 ai 25.000 euro. Per conoscere come funzionerà l’erogazione dei contributi, si consiglia di leggere anche: “Contributo a fondo perduto ristorazione: come usare il portale della ristorazione Poste Italiane”.
Per prepararsi al meglio a ricevere una delle tante misure promosse dal Governo, che ha cercato di soddisfare al meglio le esigenze di tutti i contribuenti, si consiglia di valutare l’apertura di un conto corrente online da utilizzare come base sulla quale ricevere i contributi statali. Per conoscere quali sono le migliori soluzioni disponibili in questo momento, si consiglia di utilizzare il comparatore di conti correnti di SOStariffe.it.