Come pagare le bollette da casa?

Aggiornato il: 14/09/2020
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 14/09/2020

Con l’introduzione di internet nelle nostre vite la nostra routine quotidiana è stata completamente trasformata. Un esempio è quello del pagamento delle bollette. A questo proposito, oggi ad è possibile compiere da casa operazioni che ieri richiedevano molto tempo, a causa dei trasferimenti presso gli uffici appositi e di lunghe code di attesa.

bolletta

Per cogliere questa opportunità, la soluzione migliore è dotarsi di una buona linea internet casa, sfruttando la velocità di una connessione in fibra ottica o ADSL. Navigando online, potrete approfittare delle diverse piattaforme che permettono di eseguire le più comuni operazioni amministrative. Vediamo quali sono le principali opzioni per pagare le bollette da casa.

1. Pagare bollette da casa con home banking

Il primo metodo per pagare le bollette da casa è quello di rivolgervi ai servizi della banca presso cui avete attivato un conto corrente. Oggi è possibile controllare e gestire la grande maggioranza dei conti correnti online tramite il portale di home banking del vostro istituto bancario. Per utilizzarlo, dovrete essere dotati semplicemente delle credenziali di accesso, come codice utente, la password e un codice dispositivo di sicurezza che riceverete al vostro numero di telefono cellulare, oppure a partire da un token apposito.

All’interno del portale home banking, selezionate il servizio di pagamento bollettini e scegliete la tipologia di documento per cui dovete versare l’importo. Inserite tutte le informazioni necessarie (es. conto corrente, importo, codice identificativo del bollettino) e autorizzate l’operazione.

Naturalmente, ogni banca propone un portale con caratteristiche variabile, ma il pagamento di bollettini online è un’operazione sempre prevista.

2. Pagare bollette da casa con carte di pagamento

Un’altra soluzione veloce a cui ricorrere per pagare le bollette da casa è quella di utilizzare le vostre carte di pagamento collegate al conto corrente. Tra queste, è possibile scegliere sia la carta prepagata che la carta di credito.

Dunque, se preferite questa opzione, vi basterà accedere all’Area Riservata del sito web del vostro fornitore e inserire i dettagli della fattura o bollettino da pagare. A questo punto, selezionate il metodo di pagamento corrispondente e confermate la procedura.

3. Pagare bollette da casa con Poste Italiane

Non tutti sanno che anche il sito web di Poste Italiane offre a tutti gli utenti registrati la possibilità di versare somme di denaro direttamente da casa, evitando così le tanto temute code all’ufficio postale. I metodi di pagamento accettati sul sito web dell’azienda postale sono l’addebito su conto corrente, la carta Postepay, oppure qualsiasi altra carta di credito Visa o Mastercard.

Nel dettaglio, Poste Italiane vi consente di effettuare il pagamento online dei documenti qui elencati:

  • bollettini precompilati, cioè quelli che presentano i dati completi già stampati e il cui codice in basso a destra è 896 oppure 674;

  • bollettini della Pubblica Amministrazione, ovvero tutti quelli su cui è apposto il logo pagoPA o la sigla PA sullo sfondo;

  • bollettini bianchi, per i quali è necessario riempire tutti i campi. Il codice in basso a destra è 123 o 451. Vi ricordiamo che Poste Italiane permette di saldare questi documenti solamente con addebito su conto corrente o su carta Postepay;

  • bollettini MAV, per tasse di vario genere e pagamenti a favore di Enti Pubblici, condomini oppure, ad esempio, società finanziarie;

  • modelli F24;

  • bollo auto;

  • multe;

  • bollettini RAV.

4. Pagare bollette da casa con SisalPay

Infine, vogliamo evidenziare il comodo servizio offerto da SisalPay online. Questa opzione, che permette il pagamento di bollettini e tributi attraverso un canale preferenziale, è già molto diffusa in Italia grazie ai tanti punti di pagamento fisici, come le tabaccherie selezionate. In realtà, SisalPay propone già da tempo la possibilità di pagare bollette anche da casa con due modalità differenti:

  • online, selezionando il bottone “Paga online” sul sito web SisalPay. Dovrete inserire i dettagli del documento, scegliere il metodo di pagamento e confermare l’operazione. La ricevuta sarà sempre disponibile nell’archivio digitale personale;

  • app mobile SisalPay, basterà cliccare alla voce “Scatta e paga”. Attivate l’app e inquadrate con la fotocamera del cellulare il codice del bollettino per acquisire i dati in automatico, selezionate il metodo di pagamento e confermate l’operazione.

Come leggere le bollette?

Prima di procedere con il pagamento delle bollette da casa, dovrete sapere come leggere questi documenti che ci vengono inviati ed essere in grado di identificare il significato di tutte le voci elencate. Solo così potrete trovare i dati da inserire nel corso della procedura di pagamento online in tutta autonomia. Nonostante i tentativi degli operatori di produrre bollette più semplici da leggere, in linea con le più recenti politiche di trasparenza verso il cliente, questi documenti risultano ancora molto complessi ad un occhio inesperto.

Un metodo per leggere le bollette in modo efficiente è quello di considerare il documento suddiviso in quattro sezioni. Eccone una presentazione dettagliata qui di seguito.

La prima sezione si trova normalmente sulla facciata anteriore della prima pagina. Qui troviamo una lista delle informazioni che riguardano il tipo di contratto e la fornitura interessata. In questo riquadro avrete:

  • tipologia di cliente, ad esempio utenza sul mercato libero o di maggior tutela;

  • dati personali e della fornitura, cioè l’anagrafica dell’intestatario dell’utenza e le caratteristiche della fornitura, secondo il contratto;

  • informazioni tecniche, che includono i codici di identificazione della fornitura (POD, nel caso si tratti dell’energia elettrica, PDR, per le bollette del gas);

  • data di emissione, importo e termini di pagamento entro cui versare l’importo richiesto.

La seconda sezione si trova sulla facciata posteriore della corrispondente seconda pagina. In caso di guasto, questa è la parte che dovete consultare. Sono presenti:

  • le informazioni di contatto in caso di guasti e reclami;

  • il totale della bolletta.

Osservando i dettagli riportati in corrispondenza con il totale della bolletta, è bene fare alcuni chiarimenti in merito alle sottocategorie che appaiono. Innanzi tutto, troviamo la spesa per la materia, il cui importo è definito dal vostro fornitore. Per questo motivo, rappresenta il principale elemento di competizione tra la compagnia di fornitura e gli altri operatori sul mercato. La spesa per il trasporto e la gestione del contatore sono variabili in quanto dipendono dall’entità e dalla modalità dei consumi domestici. Infine, la parte dedicata a IVA e accise fa riferimento alla tassazione applicata sulle forniture.

La terza sezione si trova sulla facciata anteriore della seconda pagina del documento. Qui sono riportati i dettagli relativi alle letture e ai consumi. È importante sapere che il fornitore ha l’obbligo di specificare se i consumi si basano su letture di consumi effettive o su stime previsionali e, quindi, se l’importo è soggetto a conguaglio o meno. Per questa ragione, questa pagina è quella da tenere d’occhio se volete avere una chiara indicazione sui vostri consumi e su come, eventualmente, ridurli e ottimizzarli.

La quarta e ultima sezione raccoglie quelli che sono chiamati “elementi di dettaglio”. Comprende tutti i prezzi unitari e la loro voce di applicazione.

Per quanto tempo conservare le bollette?

Una volta eseguito il pagamento, sia online da casa, sia attraverso canali più tradizionali, come recarsi di persona presso un ufficio postale, è importante conservare le bollette.

Il principale motivo per cui è importante registrare le bollette dipende dall’eventualità di essere sottoposti a controlli. Ad esempio, le autorità competenti potrebbero chiedervi di dimostrare che avete versato l’importo di una specifica fattura. Dovete tenere a mente che, nel caso non poteste dimostrare il pagamento, potreste essere considerati morosi dalle autorità.

Conservare le bollette deve essere fatto per un periodo di tempo che va dai due ai cinque anni, prendendo come primo riferimento la data di scadenza indicata.

La normativa in materia regola i termini di conservazione delle bollette, che variano a seconda dell’utenza a cui fanno riferimento. In particolare, per la luce:

  • quelle datate fino al 01/03/2018, devono essere conservate per un periodo pari a cinque anni;

  • quelle datate a partire dal 02/03/2018, vanno conservate per due anni.

Mentre, per quanto riguarda le bollette del gas:

  • quelle datate fino al 01/01/2019, devono essere conservate per cinque anni;

  • quelle datate a partire dal 02/01/2019, devono essere conservate per due anni al massimo.

Come conservare le bollette?

La conservazione delle bollette avviene attraverso la creazione di un archivio che può prendere forma in due modi:

  • digitale, esistono ad esempio aiutandosi app per desktop oppure smartphone dedicate a questo tipo di operazioni. Potrete salvare i file delle bollette in formato immagine, oppure PDF. Se ancora ricevete la bolletta cartacea ma preferite conservarle in digitale, potrete scannerizzare il documento oppure scattare una fotografia, che conserverete in una cartella apposita del vostro computer. È consigliato anche l’utilizzo di una chiavetta USB o, in generale, un disco esterno;

  • cartaceo, se preferite la soluzione tradizionale, utilizzando gli appositi faldoni.

In generale, vi raccomandiamo di organizzare l’archivio seguendo una logica, sia che si tratta di un formato digitale, che formato fisico, così da agevolare la ricerca di uno specifico documento. I criteri adottabili sono diversi: ad esempio, la tipologia di utenza e la data di emissione.