Bonus carta di credito come funziona e come ottenerlo

Aggiornato il: 22/10/2020
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 22/10/2020

A Dicembre 2020 parte  la sperimentazione del bonus per l’utilizzo delle carte di credito per i pagamenti. Ecco quali sono le novità su questo incentivo, come funzionerà il cashback sugli acquisti e come sarà possibile ottenere fino a 150 euro di rimborso.

commissioni carte di credito

Il periodo natalizio è stato scelto dal Governo per testare la nuova misura del Piano Italia Cashless. La prima sperimentazione del bonus bancomat, come lo definisco in molti, partirà dal 1° Dicembre 2020 e si concluderà il 28 Febbraio 2021.

In questi tre mesi gli utenti che utilizzeranno la carta di credito o sistemi elettronici di pagamento nei negozi delle città italiane potranno ottenere fino al 10% di rimborso. Il tetto massimo di spesa rimborsabile è di 1.500 euro per semestre, quindi si tratta di un bonus di 150 euro ogni 6 mesi (300 euro in un anno) se il cittadino raggiunge la soglia prevista.

Per i primi tre mesi di prova del nuovo meccanismo di cashback sarà sufficiente effettuare 10 transazioni, ma per ogni operazione è posto il limite di 150 euro di spesa. Al termine del periodo di test, le transazioni minime da operare saranno 50 in 6 mesi. Il limite di spesa semestrale resterà di 1.500 euro.

Questo bonus, che adesso analizzeremo in dettaglio, fa parte di un progetto più ampio per incentivare l’uso dei sistemi di pagamento tracciabili e per diminuire gli scambi di denaro contante. Si tratta di un’operazione che nelle intenzioni del Governo dovrebbe contrastare almeno in parte l’evasione fiscale.

L’accordo per azzerare le commissioni POS per gli esercenti

Ma funzionerà? È capitato a tutti i cittadini di trovarsi senza contanti per pagare importi inferiori a 5 euro o 10 euro, di tirare fuori la carta e di sentirsi rispondere dal commerciante di fiducia di ripassare un altro giorno e portargli in contanti. Il motivo di questa reazione sono le commissioni applicate alle transazioni con il POS.

Il POS, ecco un nodo cruciale di cui il Governo si è dovuto occupare prima di poter avviare la sperimentazione del piano di cashback. Il principio del rimborso dei pagamenti si basa infatti sulla tracciabilità delle spese e non sono conteggiati gli acquisti operati online. L’unica alternativa è quindi il pagamento con carte o sistemi come Satispay.

Un commerciante in media paga circa tra i 2 mila euro e i 5.400 euro in media l’anno per il noleggio o l’acquisto del POS che ha in negozio. Le stime del settore parlano del 2% circa dei guadagni effettivi dell’attività di commissioni annuali. Complessivamente il costo del servizio si aggira tra i 460 euro e i 9.180 euro.

La spesa da sostenere per gli esercenti per i POS infatti è composta da più voci:

  • il canone per acquisto o noleggio del dispositivo

  • installazione, codici per utilizzo e intervento tecnico

  • canone mensile per servizi offerti dalla banca

  • assistenza tecnica

  • commissione sulle transazioni, questa condizione varia da istituto ad istituto e cambia a seconda che il cliente paghi con carta di credito o di debito

Nel contratto bancario è anche stabilita una commissione sulle operazioni transate percentuale rispetto alle somme pagate dagli utenti. È proprio quest’ultima spesa che spinge i commercianti ad essere riluttanti verso i pagamenti di importi bassi con il POS.

Molte banche per altro garantiscono degli sconti sui costi per l’esercente sule commissioni applicate quando il commerciante supera un prestabilito importo annualmente. Non si tratta di cifre astronomiche, ma magari su 100 mila euro si propone uno sconto dello 0,50% delle commissioni.

Per prevenire le obiezioni dei negozianti rispetto alle eccessive commissioni applicate per l’uso del POS per importi bassi, il premier e il ministro dell’Economia si sono impegnati per concordare con gli operatori finanziari delle nuove condizioni.

È stato raggiunto un accordo con gli istituti che forniscono i servizi POS per azzerare le commissioni per i pagamenti fino a 5 euro. Nella stessa riunione è stata anche discussa la possibilità che i maggiori operatori bancari propongano un proprio piano cashback agli utenti. American Express o N26 sono tra i gestori che già offrono questa agevolazione ai clienti che usino i pagamenti elettronici per fare i propri acquisti.

Come funziona il bonus carte e a quanto ammontano i rimborsi

Il bonus delle carte di credito quindi, secondo le ultime novità, prevede un primo periodo di prova dal 1° Dicembre al 28 Febbraio, questo trimestre servirà sia come test che come periodo di promozione del nuovo incentivo. Questo bonus potrà essere richiesto su base volontaria.

Le operazioni minime da effettuare in questo primo trimestre sono 10, si dovranno spendere con carta almeno 1.500 euro per ottenere il cashback del 10%. Quindi le operazioni dovranno avere un importo minimo di almeno 150 euro e il rimborso al termine dei 3 mesi sarà pari proprio a 150 euro.

Quando il bonus sarà perfezionato e si entrerà a regime la soglia delle operazioni minime sarà di 150 euro. Il periodo per spendere i 1.500 euro richiesti per ottenere il rimborso sarà di 6 mesi e l’importo potrà essere accumulato con 50 transazioni semestrale.

Il primo rimborso avverrà entro il 28 Febbraio 2021, dopodiché le operazioni di cashback saranno conteggiate e riconosciute con addebiti con cadenze semestrali il secondo a Luglio 2021, poi a Gennaio 2022 e così via. 

Come richiedere il cashback

Ma come sarà possibile ottenere il cashback degli acquisti? Per avere i rimborsi sarà necessario scaricare l’app IO e inserire il proprio codice fiscale associandolo ad uno o più carte di credito o debito. Inoltre sarà richiesto di inserire l’IBAN sul quale lo Stato poi accrediterà i rimborsi semestrali.

Per registrarsi sull’app IO è necessario essere in possesso della propria identità digitale (SPID). I rimborsi, secondo quanto riportato da “il Sole 24 Ore”, saranno erogati dalla CONSAP, la concessionaria dei servizi pubblici. Come detto, i rimborsi per quest’anno saranno accreditati a partire dal 28 Febbraio 2021 e poi ogni 6 mesi a partire dal Luglio 2021. Ogni semestre il contatore delle spese per il rimborso cashback sarà azzerato.

La lotteria degli scontrini e il super cashback

Sono anche previsti altri due premi per i cittadini che aderiranno a queste forme di bonus. Uno è la lotteria degli scontrini che partirà dal 1° Gennaio 2021, l’altro è un programma che premierà i primi 100 mila utenti che faranno il maggior numero di transazioni elettroniche tra Dicembre 2020 e Maggio 2021.

La lotteria degli scontrini sarebbe, in realtà, dovuta partire già quest’anno, ma l’emergenza Covid ha ritardo la messa a punto degli ultimi dettagli. Questo programma a premi può arrivare a far vincere fino a 5 milioni di euro l’anno. Si tratta di una vera e propria riffa con estrazioni settimanali, mensili e annuali e con premi differenti per chi acquista con carta e per chi paga in contanti.

Il meccanismo prevede che gli utenti interessati scarichino dal sito dell’Agenzia delle Entrate entro fine anno il proprio codice da abbinare agli scontrini. Poi facendo i propri acquisti i dati sul pagamento e sugli importi saranno trasmessi dai commercianti. Sarà necessario iscriversi al sito del Fisco o richiedere lo SPID per poter poi controllare i propri scontrini e le eventuali vincite.

I premi per i clienti che pagano in contanti andranno da 5 mila euro (estrazione settimanale) a 1 milione di euro (annuale). Per chi invece adopera le carte come metodo di pagamento il premio settimanale parte da 25 mila euro e quello annuale arriva fino a 5 milioni di euro. Sarà differente anche il numero di premi concessi, per esempio dovrebbero essere 15 gli estratti settimanali tra chi usa le carte e solo 7 per chi paga in contanti.

Super Cashback, come ricevere premi fino a 1.500 euro

L’altra misura per contrastare l’evasione e aumentare l’utilizzo delle carte è il super cashback. In questo caso sono previsti 2 premi da 1.500 euro l’uno che andranno ai 100 mila cittadini iscritti al programma che effettueranno il maggior numero di transazioni.

In questo caso non sarà importante l’importo totale speso nei 6 mesi previsti dal programma, né viene posto un tetto minimo di spesa da raggiungere per partecipare. Sarà invece importante effettuare il maggior numero possibile di pagamenti con le carte perché sarà quello il dato che permetterà di vincere i 3.000 euro. Questo premio è collegato al piano cashback, le modalità di registrazione sono quindi le stesse del programma dei rimborsi sugli acquisti.

I tre provvedimenti descritti fanno parte del piano Cashless Italia e sono i primi progetti che tentano di coinvolgere attivamente i cittadini nella lotta all’evasione. Per poter partecipare alle lotterie o ricevere il cashback è indispensabile che le transazioni siano regolarmente registrate, è diciamo uno stimolo per il cittadino a richiedere lo scontrino al commerciante. I consumatori potranno accumulare 300 euro di cashback l’anno e si potranno poi contendere premi da 3 mila euro, solo con il bonus carte. Ci sono poi da considerare anche le estrazioni della lotteria.