Come bloccare pagamento con carta di credito?

Aggiornato il: 16/07/2021
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 16/07/2021

Capita, purtroppo, ancora a molti, sebbene le misure di sicurezza per le carte di credito siano sempre più sofisticate e rendano ormai minimi gli episodi spiacevoli. Ma può succedere di smarrire o venire derubati della propria carta di credito e ricevere, prima di bloccarla presso il proprio istituto, la notifica di una transazione effettuata a nostra insaputa, magari per un cifra ingente. 

donna che cerca di bloccare carta di credito

In altre occasioni, possiamo essere noi ad aver autorizzato il pagamento, per poi renderci conto in un secondo momento che l’altra parte non è altro che un truffatore, ad esempio in un acquisto saldato in anticipo senza che ci sia mai stato consegnato il bene comprato.

O ancora, siamo caduti nella trappola del phishing e abbiamo fornito i nostri dati a dei malintenzionati, credendo in buona fede che si trattasse di una richiesta effettuata dalla nostra banca o da qualche altro istituto di cui ci fidiamo. Insomma, le fattispecie per cui è bene sapere come bloccare il pagamento con la carta di credito sono diverse: vediamo qui di seguito se si tratta di un’opzione percorribile e in quali casi, e come fare per evitare di trovare addebiti salatissimi sul proprio conto corrente senza la nostra responsabilità.

Come fare per evitare gli addebiti indesiderati

La grande comodità e facilità d’uso della carta di credito l’ha resa uno strumento di pagamento sempre più popolare, ma questo comporta anche dei rischi; si tratta infatti di una tessera che, di per sé, può avere stampate tutte le informazioni necessarie ad esempio per un acquisto online, quando di norma vengono richiesti nome e cognome, numero della carta, scadenza e codice CVV/CVC (stampato sul retro della carta): tutti dati che si possono trovare sulla tessera plastificata.

Ecco perché, per evitare brutte sorprese, è essenziale prima di tutto attivare l’autenticazione a due fattori per i nostri acquisti: in questo modo verrà chiesta, dal sito dove stiamo effettuando l’acquisto, un’ulteriore verifica, ad esempio tramite un codice OTP (one-time password, quindi usa e getta) sul nostro smartphone, da inserire in un apposito campo, oppure con speciali password o PIN che possiamo conoscere solo noi.

In secondo luogo, è sempre buona cosa fare in modo che per ogni acquisto ci arrivi una notifica, di solito tramite un SMS sul nostro telefonino; è molto utile per rendersi conto al volo che qualcuno sta cercando di effettuare degli acquisti senza che noi ne siamo a conoscenza, e quindi agire subito per bloccare la carta o il singolo pagamento.

Un’ultima alternativa è ricorrere alle carte virtuali per il pagamento: si tratta di carte di pagamento (ma di debito e non di credito, con l’ammontare della transazione che viene subito saldato) che vengono generate, senza avere forma concreta, direttamente dalle app di home banking proprio per gli acquisti su Internet, e che si comportano in tutto e per tutto come delle carte usa e getta.

Come bloccare il singolo pagamento

La prima distinzione da fare è tra la necessità di sapere come bloccare un pagamento con la carta di credito e come bloccare del tutto la carta. Nel primo caso, infatti, possiamo trovarci di fronte a un errore limitato a una singola transazione, ad esempio quando viene digitata una cifra sbagliata, oppure quando acquistiamo un biglietto aereo per scoprire subito dopo che il volo è già stato annullato, senza che sia previsto un rimborso. Al contrario, è necessario bloccare la carta di credito integralmente quando ci vengono sottratti i nostri dati o lo stesso strumento di pagamento.

Qualora ci si volesse limitare a bloccare un singolo pagamento, la cosa migliore da fare è chiamare la banca. La grande maggioranza degli istituti di credito prevede un apposito numero verde per mettersi in contatto con un operatore in pochi secondi, senza rischiare di dover aspettare preziosi minuti prima di poter comunicare il proprio problema. Fornendo all’operatore gli estremi della carta di credito e quelli relativi al pagamento (l’importo pagato, il soggetto pagato, le motivazioni per la richiesta di blocco) si può dare il via al tentativo di blocco, ma solo se la banca lo permette; in alcuni casi, infatti, questa possibilità non esiste, ad esempio per gli acquisti online.

Spesso, quando il servizio di blocco di un pagamento online è previsto, è necessario compilare direttamente su Internet – accedendo come di consueto al proprio profilo con le solite credenziali – un modulo per inoltrare la richiesta di blocco e, se tutto andrà bene, vedersi bloccato l’addebito, che quindi non verrà contabilizzato alla scadenza (il mese successivo, di solito il 10).

Come bloccare i pagamenti ricorrenti su carta di credito

Come fare con i pagamenti automatici, ad esempio per gli abbonamenti che sono legati alla nostra carta di credito e che ci siamo dimenticati di annullare, per poi scoprirlo quando ci arriva una mail di ricevuta per il rinnovo? Di norma, purtroppo, il cliente in queste situazioni non ha possibilità di riavere quanto pagato, perché la banca si limita ad eseguire la disposizione dell’utente, né si ha maggior fortuna rivolgendosi all’assistenza del circuito di pagamento che gestisce la carta di credito. Un tentativo va comunque fatto, perché possono esserci delle fattispecie o dei servizi particolari – come ad esempio un’assicurazione sugli acquisti, un tempo prerogativa delle carte premium ma oggi sempre più diffusa – in cui la banca o il circuito di pagamento possono intervenire.

Se abbiamo ricevuto una risposta negativa, possiamo fare un tentativo presso il fornitore del servizio per il quale abbiamo attivato il pagamento automatico, che di solito ha una propria policy – dalla quale quasi sempre non devia, a meno di casi molto particolari – per la gestione di casi del genere. Se non si riesce a trovare un accordo e la prospettiva è che a ogni scadenza verrà addebitata una nuova rata sulla nostra carta di credito senza che possiamo fare alcunché, non rimane che una cosa sola da fare: rivolgersi alla banca per chiedere la disattivazione della carta, dopo aver spiegato la propria situazione.

Come bloccare la carta di credito

Come abbiamo visto, ci sono dei casi in cui è inutile bloccare solo un pagamento: se la carta ci è stata sottratta, ci troveremmo a contestare ogni singolo addebito, con sempre minori possibilità di riuscirci e il rischio di andare incontro a dei veri e propri salassi mentre i ladri agiscono indisturbati. In questo caso non c’è alternativa al blocco della carta di credito, tenendo presente che il blocco può essere di due tipi:

  • un blocco temporaneo: in questo caso, la carta può essere riattivata (di solito senza spese aggiuntive) nel caso in cui la carta di credito venga ritrovata;
  • un blocco permanente: se la banca applica questa politica, significa che la carta viene eliminata, e qualora tornassimo in suo possesso dovremo renderla inutilizzabile – tagliandola a pezzi con una forbice e gettarla via – in attesa di ricevere uno strumento sostitutivo (di solito in questi casi la banca richiede un contributo per la nuova emissione).

Oggi le app legate al nostro conto corrente ci permettono, in molti casi, di provvedere direttamente noi al blocco della carta di credito; basta cercare se c’è un’opzione apposita nella propria interfaccia (ci sono fornitori come Revolut che hanno un vero e proprio “interruttore” con cui gestire il blocco temporaneo e lo sblocco della carta in totale autonomia). Altrimenti meglio individuare subito il numero di telefono corretto a cui telefonare per richiedere il blocco della carta, senza perdere altro tempo.