Revisione auto: scadenza e tolleranza

Lo stato della propria auto deve essere costantemente monitorato, ecco perchè bisogna fare la revisione del veicolo regolarmente. Ci sono delle tempistiche da rispettare e dei costi da sostenere, ma questo eviterà il pagamento di una sanzione per mancata revisione.

revisione auto in un'officina
Tutto sulla revisione auto

Oltre al pagamento annuale dell’assicurazione auto, tra i costi fissi legati al possesso e all’utilizzo di una vettura troviamo anche la revisione auto. Si tratta di un controllo obbligatorio previsto, con specifiche scadenze, dalla Motorizzazione Civile.

Non è possibile circolare in strada con un veicolo che non ha effettuato la revisione auto entro i termini previsti dalla normativa vigente.

Tale controllo ha come obiettivo quello di certificare che l’auto in fase di revisione sia idonea a circolare su strade pubbliche, andando a soddisfare tutti i requisiti di sicurezza e diversi altri parametri previsti dalla normativa, dal consumo alla rumorosità.

In sostanza, il controllo da eseguire in fase di revisione auto serve a verificare, in modo completo e “ufficiale”, l’effettivo stato di salute del proprio veicolo che dovrà superare la revisione per poter circolare in strade pubbliche dopo il controllo obbligatorio previsto dalla normativa.

Le scadenze della revisione auto sono indicate, in modo specifico, dalla legge. Effettuare la revisione entro i termini previsti dalla normativa è, quindi, obbligatorio.

I tempi di tolleranza legati all’intervento di revisione sono minimi. Una volta scaduti i termini, un veicolo che non ha eseguito l’intervento di revisione non potrà circolare.

Per essere sicuri di non dimenticare la scadenza della revisione auto è possibile utilizzare l'app di SosTariffe.it che include un sistema di promemoria con notifiche sul proprio smartphone. Inserendo i dati del proprio veicolo all’interno dell’app si riceveranno periodici promemoria relativi alle principali scadenze da ricordarsi.

Grazie a questo sistema, sarà facile ricordarsi la scadenza della revisione auto e prenotare l’intervento in tempo utile per evitare sanzioni. L’app permette anche di tenere traccia delle scadenze dell’assicurazione auto e moto e del bollo.

Quanto costa fare la revisione auto?

È possibile eseguire la revisione auto presso gli uffici della Motorizzazione Civile oppure presso un’officina autorizzata. In entrambi i casi, i costi sono fissati dalla normativa.

Per quanto riguarda l’intervento di revisione auto presso gli uffici della Motorizzazione Civile, è necessario fare domanda tramite l’apposito modello TT2100 (disponibile sia online che presso l’ufficio stesso) e pagare un bollettino di 45,00 Euro sul c/c 9001 intestato al Dipartimento Trasporti Terrestri. È possibile ottenere il bollettino già precompilato negli uffici postali.

In alternativa, si potrà effettuare l’intervento di revisione auto presso una delle officine autorizzate dalla Provincia (in Italia sono più di 5 mila). L’elenco completo delle officine che eseguono tale intervento è accessibile collegandosi al sito ilportaledellautomobilista.it.

In questo caso, è presente una tariffa fissa che le varie officine sono tenute a rispettare. Il costo complessivo della revisione auto effettuata presso una delle officine autorizzate è pari a 65,68 Euro. Tale costo comprende i 45,00 Euro per la revisione più 9,90 Euro per l’IVA al 22%, 10,20 Euro per le pratiche automobilistiche (da versare sul conto corrente postale 9001) e 1,78 Euro di spese postali.

Che differenza c’è tra revisione e tagliando?

È importante non confondere la revisione con il tagliando. La revisione auto, come sottolineato in precedenza, è un intervento obbligatorio che la normativa impone all’automobilista che, quindi, è tenuto a far controllare il proprio veicolo al fine di verificare il suo corretto funzionamento.

Il tagliando, invece, è un controllo facoltativo eseguito periodicamente dalla casa produttrice del proprio veicolo. Di norma, tale controllo presenta precise scadenze basate sugli effettivi chilometri percorsi e, quindi, sull’usura del veicolo in funzione al suo utilizzo, invece che in funzione agli anni passati dall’immatricolazione.

Revisione e tagliando sono, quindi, da considerarsi due interventi completamente differenti (per quanto concettualmente molto simili). È importante ricordarsi che la revisione auto (o di qualsiasi altro veicolo) va effettuata obbligatoriamente ed entro i tempi previsti dalla normativa, come vedremo di seguito.

Dopo quanto tempo si fa la prima revisione auto?

Il primo intervento di revisione auto va eseguito dopo 4 anni dall’immatricolazione del proprio veicolo. Si tratta del primo controllo da eseguire dopo l’effettiva produzione della vettura. Tale intervento va effettuato entro la fine del mese in cui, quattro anni prima, è avvenuta la prima immatricolazione.

Ad esempio, acquistando un’auto immatricolata a gennaio 2019 sarà necessario effettuare un intervento di revisione auto, per poter continuare ad utilizzare il proprio veicolo,entro il 31 gennaio 2023. Questa data rappresenta il termine ultimo entro cui effettuare la revisione.

Non sono previsti ulteriori livelli di tolleranza. Una volta scaduto il termine ultimo per poter effettuare la revisione auto, infatti, dal punto di vista tecnico il veicolo in oggetto non è autorizzato alla circolazione.

Revisioni successive alla prima, quando vanno fatte?

Una volta completata la prima revisione auto, il successivo intervento dovrà essere effettuato dopo due anni. È importante sottolineare che tutte le revisioni successive alla prima dovranno essere eseguite due anni dopo.

Nell’esempio riportato in precedenza, quindi, dopo la prima revisione da effettuare, con le modalità indicate, entro il 31 gennaio 2023, la seconda revisione auto dovrà essere eseguita entro il 31 gennaio 2025, la terza entro il 31 gennaio 2027 e così via. Anche in questo caso non sono previsti ulteriori tempi di tolleranza.

La revisione auto deve essere eseguia entro tempi ben precisi al fine di avere la certezza che il proprio veicolo è, dopo il lungo utilizzo, ancora in grado di poter circolare in strada rispettando tutti i requisiti in termini di sicurezza e funzionalità prefissati dalla legge italiana.

Le tempistiche di revisione prescritte dalla normativa vigente sono valide, oltre che per le auto, anche per le moto, gli scooter, i camper, i furgoni ed i camion e rimorchi con massa inferiore a 3,5 tonnellate. A prescindere dalla tipologia di veicolo che si possiede, è, quindi, importante ricordarsi di effettuare la prima revisione al termine dei primi quattro anni seguenti l’immatricolazione.

Le revisioni successive vanno effettuate ogni due anni. Come vedremo, non tutti i veicoli a motore seguono le stesse tempistiche di revisione. Esistono, infatti, categorie specifiche che richiedono una revisione con tempi diversi.

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Revisione annuale, quali veicoli la devono fare?

Per diverse categorie di veicoli è, invece, prevista una revisione annuale già a partire dal primo anno successivo l’immatricolazione. Questo tipo di intervento si rende necessario per via del particolare utilizzo a cui è soggetto il veicolo o per via delle sue caratteristiche intrinseche.

La revisione annuale, quindi, riguarda una precisa cerchia di veicoli che, ogni anno, entro il mese in cui è avvenuta l’immatricolazione, devono effettuare il periodico controllo al fine di verificare che tutte le componenti meccaniche funzionino in modo adeguato.

Rientrano nella categoria di veicoli che devono effettuare la revisione annuale tutti gli autoveicoli con massa maggiore di 3.5 tonnellate (il tipo di utilizzo del veicolo è indifferente, tutti devono fare la revisione annuale), i taxi, gli autobus, i veicoli a noleggio con conducente e i veicoli utilizzati come autoambulanze.

Revisione biennale e straordinaria, chi la deve fare?

A completare le tipologie di interventi di revisione auto troviamo la revisione biennale e la revisione straordinaria che riguarda un numero decisamente limitato di veicoli.

Per le auto d’epoca o per le auto di interesse storico e collezionistico è prevista, infatti, una revisione biennale. Si tratta di un intervento del tutto simile a quello che viene effettuato per i normali veicoli che superano i quattro anni di “carriera”.

I tempi di tolleranza per queste tipologie di veicoli sono gli stessi riportati nel caso della revisione auto “tradizionale”. Una volta scaduto il termine ultimo della revisione, qualsiasi veicolo non potrà circolare.

Da segnalare, infine, che, a seguito di un incidente stradale, l’Ufficio Dipartimento dei Trasporti Terrestri può richiedere a un determinato veicolo di effettuare una revisione straordinaria per verificare lo stato di funzionamento di tutti i componenti. La segnalazione relativa a questa particolare tipologia di intervento è a cura delle Forze dell’Ordine.

Revisione auto GPL e metano: quali sono le scadenze?

Lungo le strade italiane circolano, ogni giorno, tantissimi veicoli “bifuel” ovvero dotati di un sistema di doppia alimentazione benzina/GPL o benzina/metano. Per questi veicoli sono previste alcune norme specifiche al fine di effettuare la revisione di alcuni elementi essenziali del sistema di alimentazione.

Per quanto riguarda le auto GPL non è necessario effettuare la revisione delle bombole. Tali bombole, infatti, vanno sostituite ogni 10 anni di utilizzo della vettura. L’intervento di sostituzione delle bombole è accompagnato da una revisione integrale che serve per verificare il corretto funzionamento di tutti i componenti meccanici del veicolo.

Al netto dell’intervento di sostituzione delle bombole, un’auto GPL segue le stesse tempistiche di revisione auto di una normale auto a benzina. Il primo controllo dovrà essere eseguito a quattro anni dall’immatricolazione mentre i successi controlli dovranno ripetersi con cadenza biennale.

Passiamo ora alle auto a metano. In questo caso, i serbatoi che contengono il gas naturale presentano un funzionamento differente e necessitano di una revisione periodica con tempistiche diverse a seconda del tipo di omologazione del serbatoio stesso.

Le bombole omologate secondo la normativa nazionale (DGM) dovranno essere revisionate ogni cinque anni. Discorso decisamente differente per le bombole omologate secondo la normativa europea R110 ECE/ONU. In questo caso, infatti, la revisione delle bombole va effettuata, la prima volta, dopo quattro anni dall’immatricolazione e successivamente ogni due anni, in contemporanea al normale intervento di revisione auto che, quindi, segue le stesse tempistiche delle auto a benzina.

È possibile risalire al tipo di omologazione delle bombole installate sulla propria vettura verificando le informazioni riportate sul cartellino GFBM. Tale cartellino, rilasciato al momento dell’installazione dell’impianto, indica tutte le informazioni relative alle bombole montante dalla vettura e viene, solitamente, installato nel vano motore.

Da notare che la data di scadenza della revisione viene riportata anche sul collo di ogni singola bombola installata sulla vettura.

Il costo degli interventi di revisione “aggiuntiva” delle auto GPL e delle auto a metano variano a seconda del tipo di intervento e della tipologia di sistemi montati sul veicolo.

Ad esempio, a seconda del tipo di omologazione di una bombola di un’auto a metano il costo dell’intervento potrà essere sensibilmente differente.

Revisione auto: che controlli vengono effettuati sui veicoli?

Come sottolineato in precedenza, l’intervento di revisione auto ha lo scopo di verificare il corretto funzionamento del veicolo ed, in particolare, che le condizioni di omologazione iniziale siano mantenute nel tempo e alterate dall’utilizzo o da altre tipologie di intervento.

Il controllo eseguito in fase di revisione coinvolge buona parte del comparto tecnico del veicolo prendendo in considerazione il funzionamento dei freni e dello sterzo, l’eventuale usura degli assi pneumatici e delle sospensioni, lo stato dell’impianto elettrico di bordo e l’effettiva integrità del telaio.

Come verificare quando è stata fatta l’ultima revisione?

Come visto in precedenza, gli interventi di revisione devono essere effettuati entro date ben precise e, anche considerando il fatto che tra una revisione e l’altra passando, di norma, due anni, non è raro dimenticarsi l’effettiva data in cui è stata effettuata l’ultima revisione auto.

È possibile verificare quando è stata fatta l’ultima revisione in modo molto semplice. Per scoprire la data dell’ultimo intervento di revisione auto, infatti, è sufficiente collegarsi al sito web ilportaledellautomobilista.it e recarsi nella sezione Verifica Ultima Revisione disponibile nell’elenco dei servizi online offerti dal portale.

Per avviare il procedimento di verifica sarà, quindi, sufficiente inserire la tipologia di veicolo (autoveicolo, motoveicolo o ciclomotore) e la targa dello stesso. Premendo il tasto Ricerca si procederà con la verifica che fornirà informazioni dettagliate sui dati del veicolo con l’esito della revisione, la data della revisione ed i chilometri rivelati.

Grazie a queste informazioni sarà possibile stabilire la data della successiva revisione e risalire a tutte le informazioni connesse all’intervento stesso eseguito in precedenza.

In caso di prima immatricolazione, come sottolineato in precedenza, la revisione va eseguita dopo i primi quattro anni. In questo caso sarà necessario essere certi di non dimenticare tale intervento.

Auto senza revisione: quali sono le sanzioni?

Come abbiamo visto, effettuare la revisione periodica è obbligatorio e i termini di tolleranza previsti dalla legge sono decisamente ridotti. Per questo motivo è fondamentale essere molto attenti e assicurarsi di eseguire l’intervento di revisione nei tempi indicati dalla normativa.

Circolare in strada con un’auto senza revisione (così come con qualsiasi altro veicolo che non ha effettuato il controllo nei termini prescritti) comporta sanzioni molto salate. Chi viene sorpreso alla guida di un’auto senza revisione, infatti, dovrà fare i conti con una multa compresa tra 155 e 625 Euro.

Da notare, inoltre, che nel caso in cui tale infrazione venga rilevata su di una tratta autostradale si potrà andare incontro anche al fermo amministrativo del veicolo. Tale fermo sarà revocato esclusivamente effettuando la prenotazione della revisione che dovrà obbligatoriamente essere eseguita per poter tornare a circolare liberamente in strada.

Continuando a circolare con un veicolo senza revisione e già sospeso si andrà incontro a una sanzione ancora più salata. In questo caso, infatti, la sanzione sarà compresa tra 1.842 e 7.369 Euro e sarà accompagnata dal fermo amministrativo per un totale di ben 90 giorni.

Nei casi di reiterazione della violazione si potrà, inoltre, arrivare anche alla confisca del veicolo stesso.

di Redazione SOSTariffe.it

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