Tassa sul contante: come scegliere la carta di credito giusta

Una delle principali preoccupazioni del nuovo Governo ha a che fare con la manovra economica e con la ricerca di strade innovative e ottimali per contrastare l’aumento dell’IVA. Una delle proposte più recenti consiste nella tassa sul contante, che dovrebbe portare a considerare in modo molto più attivo e positivo le carte di credito. Quali sono i suggerimenti per individuare quella più giusta, riuscendo così a risparmiare sulle tasse? Di seguito una panoramica sulle migliori carte di credito disponibili attualmente sul mercato.

Tassa sul contante: come scegliere la carta di credito giusta

Una delle misure proposte dal Governo per far fronte ai problemi fiscali e recuperare i 23 miliardi di euro che eviterebbero l’aumento dell’IVA è la tassa sul contante. Si tratta, come si può intuire dal nome stesso, di una tassazione che dovrebbe portare al proliferare dell’utilizzo delle carte di credito: la tassa sul contante, infatti, dovrebbe essere un tentativo di disincentivare l’uso di contanti a favore della moneta elettronica. Nella pratica, il Ministero dell’Economia e delle Finanze sta ideando una soluzione con la quale si dovrebbe riuscire ad aumentare di un punto percentuale l’IVA per chi paga in contanti, e al contempo ridurla di ben due punti per chi invece sceglie di pagare con bancomat o carta di credito. In questo modo si dovrebbe riuscire anche a innescare un sistema per controllare meglio l’evasione fiscale.

Uno strumento alternativo per incrementare l’uso della moneta elettronica è il cosiddetto cashback, ovvero la restituzione ai consumatori del 2% delle transazioni che hanno effettuato con l’utilizzo di bancomat o carte di credito, che potrà essere versata dalle banche sull’estratto conto mensile e recuperata, allo stesso tempo, dagli istituti di credito attraverso il sistema del credito di imposta. L’idea è, dunque, quella di premiare i sistemi che si allontanano dall’uso del contante.

Per promuovere l’utilizzo della moneta elettronica, il Governo sta anche studiando come ridurre le commissioni sui pagamenti tramite Pos previste per i commercianti e gli autonomi. L’obiettivo finale sarebbe quello di eliminare le commissioni per i pagamenti sotto i 5 euro e di ridurre quelle previste per le transazioni comprese fra i 5 e i 25 euro. In questo modo, soprattutto i piccoli esercenti che hanno bassa marginalità, dovrebbero affrontare costi più contenuti e sostenibili. Si tratta di un percorso tutto in salita, di una certa complessità, ma che deve essere in qualche modo esplorato se non si vuole incappare nella peggiore delle ipotesi: l’aumento certo dell’IVA nel 2020.

L’utilizzo delle carte di credito in Italia

Quanti sono gli italiani che utilizzano le carte di credito per i propri acquisti? Quanti si affidano e sono più affezionati, invece, alle carte di debito? Secondo i dati dell’Osservatorio Carte di Credito e Digital Payments curato da Assofin, Nomisma e Ipsos con Crif, il numero delle carte di credito circolanti in Italia nel 2018 è stato pari a 15 milioni, mentre quello delle carte di debito 56,3 milioni. Nonostante un aumento nell’utilizzo della moneta elettronica nel 2018 rispetto al 2017, con un incremento del 4,7% delle transazioni, l’Italia non gode di buona reputazione in Europa sotto questo punto di vista. Si trova, infatti, soltanto al 24° posto su 28 per quanto riguarda l’utilizzo di sistemi alternativi al contante.

Nonostante accettare i pagamenti elettronici sia obbligatorio, i commercianti che si rifiutano di farlo finora non sono mai stati sanzionati: si ipotizza, tra le misure presenti nel calderone della riforma, di introdurre tali sanzioni. Il mondo dei pagamenti elettronici, nonostante le ritrosie iniziali e quell’abitudine tutta italiana ad accettare i cambiamenti con difficoltà, si sta comunque evolvendo in una direzione sempre più fluida e digitale. Lo strumento elettronico attualmente più apprezzato dagli italiani rimane, comunque, la carta contactless, ovvero la carta di debito che non richiede l’inserimento del PIN sotto i 25 euro di spesa. Una soluzione pratica, che permette di velocizzare i piccoli acquisti, spesso dotata del sistema di alert via SMS per offrire a chi la utilizza una certa sicurezza.

Si sono comunque diffuse soluzioni fintech differenti nel tempo, quali Postepay, Satispay, Tinaba, Hype, che hanno in qualche modo rivoluzionato il mercato dei pagamenti digitali, così come lo hanno fatto carte di debito come N26, che è una banca mobile, o la digital bank Illimity, sempre più in ascesa. L’utilizzo dei pagamenti da smartphone è cresciuto del 650% nel 2018, secondo i dati dell’Osservatorio Mobile Payment del Politenico di Milano.

Parlando dei costi delle carte di credito, in genere quello che si consiglia di fare per risparmiare davvero è:

  • evitare di prelevare soldi all’estero, quando la valuta è diversa rispetto all’euro perché saranno sempre previste delle commissioni sul tasso di cambio, anche molto elevate;
  • valutare tutte le spese di gestione che vengono applicate dai vari istituti bancari nel momento in cui viene rilasciata una carta di credito.

Quali sono le carte di credito più convenienti al momento?

Su SosTariffe.it è possibile utilizzare un comparatore che permette di mettere a confronto le carte di credito più convenienti disponibili sul mercato attuale, con le loro caratteristiche più rilevanti. Le carte di credito, a differenza delle carte di debito, non vengono rilasciate a chiunque, ma devono essere rispettati alcuni requisiti minimi come per esempio, l’essere maggiorenni oppure avere un reddito annuale superiore a una determinata cifra, che varia da un istituto di credito all’altro.

Confronta le carte di credito »

Proviamo a effettuare una comparazione fra carte di credito. Selezionando un profilo di utilizzo di tipo personale, ecco le quattro carte di credito che prevedono la minor spesa possibile:

  • Carta Verde American Express: si tratta di una carta di credito con un canone annuo gratuito per il primo annuo di utilizzo. A partire dal secondo anno si pagherà un costo mensile di 6,50 euro. Per possedere questa carta si devono avere alcuni requisiti: si deve essere infatti maggiorenni, residenti in Italia, con un conto corrente in Italia e un reddito annuale di almeno 11.000 euro. Non ci sono limiti di spesa, l’estratto del conto online è gratuito, esiste un limite massimo di prelievo al giorno di 250 euro. La carta offre una polizza assicurativa viaggi che copre infortuni, inconvenienti e offre assistenza completa. La richiesta di carta supplementare in caso di furto o smarrimento è gratuita per il primo anno;
  • Carta Oro American Express: una carta di pagamento con un canone gratuito per il primo anno, e un canone di 14 euro al mese per gli anni successivi. La carta sostitutiva, invece, è gratuita per il primo anno, poi ha un costo di 10 euro. Non ci sono limiti di spesa, è attivo il servizio di SMS alert per controllare possibili utilizzi furtivi della carta, possono essere prelevati al massimo 500 euro al giorno. I requisiti per ottenerla sono comunque gli stessi della Carta Verde American Express. Tra i vantaggi ci sono: una polizza per i viaggi inclusa, la protezione antifrode e una speciale promozione che permette di acquistare due biglietti al costo di uno nei cinema convenzionati:
  • Carta PAYBACK American Express: anche questa carta di credito è estremamente vantaggiosa, soprattutto nel primo anno di utilizzo, in cui il canone è gratuito. Per ottenerla, si deve essere maggiorenni, avere un reddito di almeno 11.000 euro, essere titolati di un conto corrente ed essere iscritti al programma PAYBACK. Con questa carta di credito, per ogni due euro di spesa si ottiene un punto PAYBACK, più un bonus di 1.000 punti nel momento in cui si attiva la carta. Si possono prelevare 250 euro al giorno, ma non ci sono limiti di spesa. È inclusa una carta supplementare gratuita, assistenza 24 ore su 24 e un pacchetto assicurativo che garantisce la massima protezione in caso di furto o smarrimento della carta stessa;
  • Blu American Express: è una carta di credito abbastanza conveniente, in quanto dopo un primo anno gratuito si dovrà pagare una quota di 35 euro all’anno (per le altre carte di credito è presente di solito un pagamento mensile più consistente). Questa carta non ha un limite di prelievo massimo, ma ha una limitazione sul limite di spesa, che è di 5.000 euro al mese. Le condizioni per possederla sono identiche a quelle previste per le altre carte di credito. È inclusa una carta supplementare e il 4% dei cashback sui primi 2.000 euro spesi, che poi si riduce all’1%. È anche disponibile, in modo del tutto gratuito, il servizio di alert via SMS.

Ci sono, poi, in questo momento altre due carte di credito che è possibile valutare: la Widiba Carta Classic e la Widiba Carta Gold. A differenza delle altre però, sono meno economiche:

  • la carta di credito Widiba Carta Classic costa infatti 20 euro all’anno, a partire dal primo anno;
  • la carta di credito Widiba Carta Gold ha un costo di 50 euro all’anno.

Queste due carte hanno dei limiti di spesa molto bassi, rispettivamente pari a 1.500 e 3.000 euro al mese, ma non hanno limiti di prelievo. Sono abbastanza diverse anche le condizioni che permettono di averne una: è sufficiente avere, infatti, un patrimonio complessivo di almeno 3.000 euro o uno stipendio mensile di almeno 800 euro.