Roaming marittimo: sanzioni per Vodafone, TIM e WindTre per scarsa informazione sul servizio

Con l'ultimo bollettino settimanale, Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha comunicato l'arrivo di nuove sanzioni per alcuni operatori di telefonia mobile italiani (Vodafone, TIM e WINDTRE) a causa di pratiche commerciali scorrette legate al roaming marittimo. Le sanzioni, in particolare, sono dovute alla scarsa informazione per gli utenti ed all'assenza di contromisure efficaci per impedire l'attivazione automatica di un (costoso) servizio non richiesto dall'utente.

Roaming marittimo: sanzioni per Vodafone, TIM e WindTre per scarsa informazione sul servizio

Il roaming marittimo rappresenta una delle principali insidie per chi viaggia in mare, in particolare durate i trasferimenti via mare per raggiungere le mete di vacanza. Basta allontanarsi di pochi chilometri dalla costa per perdere il segnale della rete di telefonia mobile “terrestre” ed entrare in roaming marittimo.

A differenza del roaming terrestre, il roaming marittimo può attivarsi anche a breve distanza dal territorio nazionale e molto prima di raggiungere la meta del viaggio. Tale roaming comporta la realizzazione di una connessione satellitare con tariffe a consumo molto più costose rispetto al roaming terrestre (disponibile senza costi aggiuntivi in UE dal 2017 entro i limiti previsti dalla normativa).

Per via della carenza di informazioni sul roaming marittimo e di adeguate contromisure per impedire addebiti non richiesti dall’utente, gli operatori di telefonia mobile Vodafone, TIM e WindTre hanno registrato delle pesanti sanzioni da parte dell’Agcm. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato, infatti, nell’ultimo bollettino periodico ha confermato l’arrivo di sanzioni comprese tra 1.5 e 2 milioni di Euro per i tre operatori.

Come anticipato in precedenza, la sanzione è legata all’assenza della giusta informazione per gli utenti. Agcm sottolinea, infatti, l’assenza di “adeguata e tempestiva informativa sull’abitazione della scheda SIM” al roaming marittimo, sui costi del servizio e della richiesta esplicita della fornitura da parte degli utenti.

Gli operatori potrebbero ora presentare ricorso per le sanzioni stabilite dall’Agcm puntando sul fatto che il roaming automatico può essere disattivato dalle impostazioni del proprio smartphone. Resta comunque da verificare la questione legata alla scarsa trasparenza del servizio e dall’assenza delle informazioni sufficienti per permettere all’utente di essere consapevole dei costi di utilizzo della propria SIM in roaming marittimo.
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Come funziona il roaming marittimo e come evitare addebiti non richiesti

A differenza del tradizionale roaming terrestre, il roaming marittimo comporta la realizzazione di una connessione satellitare. Il cellulare dell’utente si connette, tramite un sistema di antenne e ripetitori della nave su cui viaggia, ad una rete satellitare che può essere utilizzata per effettuare e ricevere chiamate, inviare SMS e navigare online.

Il roaming marittimo presenta tariffe a consumo molto elevate. Anche ricevere una chiamata quando si è in roaming marittimo comporta un costo notevole. Potenzialmente, quindi, utilizzando il cellulare durante un viaggio in nave c’è il rischio di dover fare i conti con addebiti notevoli anche per pochi secondi di navigazione o di chiamata.

La normativa non prevede massimali per quanto riguarda i costi di roaming marittimo. Un utente poco informato (anche per via dell’assenza di una corretta informazione fornita dal proprio operatore) rischia di ritrovarsi addebiti enormi e restare rapidamente senza credito sulla propria SIM. I minuti, gli SMS e i GB del proprio piano tariffario (validi anche in roaming terrestre in UE come previsto dalla normativa) non sono utilizzabili in roaming marittimo.

Il passaggio dalla rete mobile “terrestre” alla rete satellitare avviene, in genere, una volta superate le 5 miglia marine dalla costa. Molti utenti, quindi, rischiano di non accorgersi di questo passaggio, registrando addebiti extra sul proprio smartphone. Per difendersi da un utilizzo errato di questo servizio ed evitare addebiti non richiesti è necessario agire per tempo.

Per evitare di collegarsi in roaming marittimo durante un viaggio in nave è, quindi, possibile attivare la modalità aereo dello smartphone oppure, dalle impostazioni del proprio dispositivo, bloccare il collegamento in roaming. Per una maggiore sicurezza, prima di partire, potrebbe essere utile contattare il servizio clienti del proprio operatore per saperne di più.