Proroga Bonus Facciate: tutto sulla nuova scadenza del contributo 2020

Il bonus del 90% per il rifacimento delle facciate degli edifici è stato prorogato. La nuova scadenza dovrebbe essere il 31 Dicembre 2021. Ecco una una guida completa su come ottenere il Bonus Facciate e la detrazione per gli interventi sugli esterni delle proprie abitazioni

Proroga Bonus Facciate: tutto sulla nuova scadenza del contributo 2020

I proprietari di immobili hanno a disposizione ben 6 bonus per poter migliorare i propri stabili, sia esternamente che internamente. Le misure in scadenza tra il 2020 e il 2021 sono:

  • l’ecobonus per gli interventi di risparmio energetico (dal 50% e fino al 75% delle somme)
  • sisma bonus (può arrivare fino all’85% di detrazioni se si migliora la classe sismica di 2 posizioni)
  • Super Bonus del 110% per i condomini
  • bonus mobili ed elettrodomestici
  • bonus verde (detrazione IRPEF del 36% in 10 anni) per interventi nelle zone verdi o creazione di giardini e impianti di irrigazione più ecosostenibili
  • ristrutturazione edilizia (detrazione del 50% con spesa massima di 96 mila euro)
  • bonus facciate (90% delle spese sostenute senza tetto massimo)

Quest’ultima è la detrazione che analizzeremo in dettaglio in questa guida. L’agevolazione doveva scadere il 30 Dicembre 2020, il Governo ha però deciso di prorogarla per un altro anno. Il nuovo termine fissato nel documento programmatico di bilancio è il 31 Dicembre 2021, se il disegno di legge sarà confermato la proroga riguarderà anche gli altri bonus per il miglioramento energetico e sismico degli edifici.

Le agevolazioni per chi opera interventi per migliorare l’efficienza energetica del proprio appartamento consistono in detrazioni fiscali che vengono riconosciute ai cittadini con uno sconto IRPEF in 10 anni. In alcuni casi, come per il super bonus del 110% istituito con il Decreto Agosto è possibile cedere la detrazione d’imposta alla ditta e ottenere uno sconto immediato sulle spese da sostenere. Non è però un obbligo per le imprese edilizie accettare questa richiesta dei cittadini.

Bonus facciate, a quanto ammontano le detrazioni

Il bonus facciate è un incentivo che permette a chi decida di pulire o tinteggiare gli esterni del proprio immobile o di procedere ad opere di recupero della facciata di ottenere uno sconto IRPEF del 90% delle spese sostenute. In precedenza si consideravano solo gli interventi compiuti entro il 31 Dicembre 2020, ma con la nuova disposizione si potrà richiedere la detrazione per i lavori fatti entro il 31 Dicembre 2021.

L’Agenzia delle Entrate specifica che questa agevolazione è riservata solo a chi compia interventi su strutture opache, su balconi o su ornamenti e fregi esterni. Il bonus facciate è sottoposto ad un preciso vincolo, non tutti i cittadini possono accedere alla detrazione ma solo coloro che possiedono immobili nelle zone A e B.

Quali sono gli edifici per cui si può richiedere lo sconto

Si legge chiaramente nella guida del Fisco che si potrà fare richiesta per il bonus facciate solo per gli edifici che si trovano “nelle zone A e B, individuate dal decreto ministeriale n. 1444/1968, o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali”.

Nel documento pubblicato in Gazzetta Ufficiale viene specificato che rientrano nella prima zona le porzioni di agglomerati delle città che sono considerati di carattere artistico, storico, o di prego ambientali. Sono comprese nell’area A anche eventuali zone prossime a quelle di maggior pregio.

Nella area B, secondo le disposizioni della norma, rientrano le parti edificate “considerando tali le zone in cui la superficie coperta degli edifici esistenti non è inferiore al 12,5% della superficie fondiaria della zona e nelle quali la densità territoriale è superiore a 1,5 mc/mq”.

Quali interventi sono ammessi per questo bonus

I contribuenti spesso richiedono dettagli più specifici su quali siano gli interventi che permettono di richiedere questo bonus. Ad esempio i lavori su grondaie o balconi possono essere considerati utili per avere la detrazione? Sì, sono considerati interventi validi i lavori operati per migliorare il decoro urbano e gli esterni degli edifici, devono essere opere che siano visibili guardando gli immobili.

La lista dei lavori per avere il bonus comprende:

  • Pulitura e tinteggiatura esterna su strutture opache
  • interventi su balconi, ornamenti e fregi (dal rifacimento alla semplice pulizia)
  • lavori sulle strutture opache della facciata dell’edificio, anche per miglioramento della tenuta termica (purché interessino più del 10% della superficie che disperde calore) o di ripulitura dell’intonaco
  • pulizia o rinnovo delle grondaie
  • opere pluviali
  • rifacimento o manutenzione parapetti
  • cornicioni

Sono considerate spese compatibili con il bonus anche quelle correlate agli interventi, si dovranno conteggiare quindi anche i costi  per l’acquisto dei materiali o le spese di progettazione (per esempio, perizie e sopralluoghi e  costi per il rilascio dell’attestazione di prestazione energetica), le installazione di ponteggi o le spese per lo smaltimento dei materiali. Anche l’IVA, l’imposta di bollo e i costi per l’occupazione di suolo pubblico per il periodo degli interventi sono spese ammesse per questo bonus.

Attestati e certificati energetici, a chi richiederli

Se si richiede il bonus facciate per gli interventi di miglioramento della tenuta termica degli edifici è specificato che le opere dovranno rispettare i requisiti importi dalle Linee guida sulla certificazione energetica imposta dal Mise.

Gli incentivi statali per il miglioramento energetico degli edifici impongono che il cittadino presenti dei precisi certificati sulla classe energetica dell’immobile prima e dopo gli interventi. Ad effettuare i controlli è l’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico), come stabilito dal Ministero dello sviluppo economico nel 2018.

Nessun tetto massimo per le facciate e sconti dalle ditte

La detrazione riconosciuta per chi procede a rifare la facciata della propria abitazione corrisponde al 90% della somma spesa. In genere il Governo pone dei tetti massima di spesa su cui calcolare lo sconto fiscale, per questo bonus non è prevista una cifra limite.

Il bonus consiste in uno sconto IRPEF che i cittadini otterranno in 10 rate annuali sulla dichiarazione dei redditi. Lo sconto sulle tasse sarà quindi riconosciuto in 10 anni e con importi identici.

Questa è solo una delle opzioni offerte dal Decreto Rilancio con cui sono è stato istituito il bonus (i dettagli sono poi stati stabiliti dal decreto attuativo dell’Agenzia delle Entrate). La Legge 34 del 2020, all’articolo 121, specifica che oltre alla detrazione diretta per il cittadino si può anche ricorrere alla cessione del credito di imposta.

Questo significa che le ditte edilizie possono proporre al contribuente uno sconto pari al 90% del bonus facciate e saranno poi le imprese ad ottenere lo sgravio fiscale decennale. La ditta potrà anche a sua volta cedere la detrazione a banche o istituti di credito.

Per poter richiedere uno qualunque dei bonus edilizi le spese sostenute devono essere pagate con bonifico bancario o postale o comunque con sistemi tracciabili.

Rinnovo e proroga dei bonus per i lavori edilizi

La novità del nuovo Decreto programmatico di bilancio ha modificato le scadenze imposte dalla Legge di Bilancio del 2020. Il nuovo disegno della Manovra finanziaria è stata approvata dal Consiglio dei Ministri ed è stata inviata alla Commissione europea per la consueta procedura di valutazione. Una volta ottenuto il visto dell’Europa la Legge passerà dalle Camere e potranno essere presentate eventuali mozioni e richieste di modifica.

Se tutto sarà confermato dunque saranno rinnovati tutti e 6 i bonus per il miglioramento degli edifici. Si tratta di misure per agevolare il rifacimento e la messa in sicurezza degli edifici, sono previsti sconti per chi installa pannelli solari o per chi opera interventi che migliorino il risparmio energetico delle abitazioni.

L’ecobonus, per esempio, è una misura che permette di ottenere fino al 50% di detrazione fiscale (con un tetto massimo di spesa per unità immobiliare di 48 mila euro) se si compiono interventi che incrementano le classi energetica di casa di due posizioni.

I lavori contemplati per ottenere questa detrazione IRPEF decennale vanno dalla sostituzione degli infissi, all’installazione di pompe di calore, la sostituzione di impianti di climatizzazione o di riscaldamento obsoleti e l’installazione di termostati smart per implementare il risparmio energetico.

Il Decreto Rilancio ha anche istituito un Super Bonus del 110% che include parte degli interventi facciate e del precedente ecobonus. Per esempio, nel nuovo provvedimento è previsto lo sconto IRPEF per i lavori di isolamento termico degli edifici (da un massimo di 50 mila euro per unità immobiliare e fino a 40 mila per piccoli condomini).

Si potrà ottenere il nuovo Super Bonus anche per il rinnovo degli impianti di riscaldamento dei condomini. Se si sostituirà il vecchio sistema di climatizzazione centralizzato con un nuovo sistema ad alta efficienza energetica si potrà avere la maxi detrazione. I tetti di spesa vanno da 15 mila a 20 mila euro.

Quanto costano i migliori impianti solari e come avere un preventivo

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Saranno richiesti alcune informazioni sul consumo familiare, si dovranno fornire dati su residenza e si dovrà indicare un’adeguata superficie su cui installare l’impianto. Vi verranno poi inviate le proposte delle aziende selezionate o si potrà prenotare un appuntamento telefonico gratuito con un esperto.
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