I migliori conti deposito a settembre 2019

Quale banca offre gli interessi più alti e deve essere presa in considerazione nella scelta di un conto deposito? Ci sono conti deposito sicuri che offrono interessi al 4%? Per capire qual è il miglior conto deposito basta sapere qual è la base che si vuol versare sul conto e valutare fra le soluzioni più interessanti del momento: scopri quali sono i conti deposito più vantaggiosi nel mese di settembre 2019, confrontati in base al tasso di interesse che li contraddistingue.

I migliori conti deposito a settembre 2019

Sei alla ricerca di un sistema che ti permette di investire i tuoi risparmi e di ottenere anche qualche interesse considerevole nel tempo? Un conto deposito potrebbe essere la scelta che fa al caso tuo. Un conto deposito, infatti, è un prodotto finanziario caratterizzato da rendimenti economici superiori rispetto a quelli che si maturerebbero nel corso degli anni con un normale conto corrente, che in genere ha tassi di interesse molto bassi o quasi inesistenti.

Gran parte dei conti deposito non hanno alcun costo operativo, quindi la loro apertura è di per sé vantaggiosa. In genere, un conto deposito è consigliato qualora si avesse un po’ di capitale da parte e non si avesse la necessità di utilizzarlo: in questa condizione è possibile sottoscrivere un conto deposito vincolato per un lungo periodo, che ha di solito tassi di rendimento più alti rispetto a quelli possibili con un conto deposito non vincolato. Ogni istituto bancario ha un proprio tasso di interesse garantito sul capitale che viene versato sul conto deposito, che nella maggior parte dei casi viene indicato al lordo. Bisogna stare attenti al fatto che non si tratti di un interesse netto per non incappare in sorprese legate alla successiva applicazione – pari al 26% – di tasse (la cosiddetta ritenuta fiscale) nel momento della capitalizzazione degli interessi.

Se da un lato un conto deposito non ha gli stessi tassi di interesse di un investimento in azioni o obbligazioni, poiché non comporta alcun rischio, dall’altro lato fa sì che non esista la possibilità da parte dell’investitore che il proprio capitale diminuisca nel tempo fino a ridursi a una quota inferiore a quella investita. Nel caso di un conto deposito senza vincolo, per esempio, sarà possibile con estrema facilità recuperare la somma investita e, in base alle condizioni contrattuali, anche gli interessi maturati nel tempo. Qualora fossi convinto che un conto deposito sia la soluzione che stavi cercando, ti suggeriamo i migliori conti deposito del mese di settembre 2019. Gli interessi sono stati calcolati su un patrimonio inziale di 20.000 euro, ma è possibile effettuare una stima con la cifra di tuo interesse grazie al comparatore di conti deposito presenta su SosTariffe.it, sul quale si possono inserire non solo la cifra ipotetica da versare sul conto ma anche l’eventuale presenza e durata di un vincolo (questo parametro varia da un minimo di 3 mesi fino a un massimo di 60 mesi).

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Miglior conto deposito settembre 2019: Tinaba

Tinaba, acronimo di This in not a bank è un’app nata dalla partnership con Banca Profilo. Non è una banca, quindi non è necessario possedere un conto corrente o una carta di credito per utilizzarla, ma rappresenta un vero e proprio portafoglio digitale per la gestione del proprio denaro.

Attualmente il conto deposito di Tinaba è quello con il miglior tasso lordo, che è pari al 2%: ciò significa che il tasso netto è di 1,48%. Non ci sono spese extra, l’imposta di bollo è a carico della banca e gli interessi attivi sono pari a 148 euro. Il conto deposito di Tinaba non prevede vincoli: questi vuol dire che è possibile svincolare i propri soldi in qualsiasi momento, mantenendo gli interessi che sono stati maturati al 2%. È comunque necessario associare un conto corrente al conto deposito.

Miglior conto deposito settembre 2019: Widiba

Il conto deposito di Widiba, banca online presente dal 2014, è caratterizzato da un tasso lordo pari all’1,30%, che corrisponde al tasso netto di 0,96%. Il conto non prevede l’associazione di un conto corrente né eventuali spese aggiuntive per la sua apertura o per le varie operazioni di gestione.

Gli interessi attivi sono di 77,13 euro e l’imposta di bollo è gratuita per importi che non superano i 5.000 euro. Il conto deposito di Widiba è vincolato per un periodo minimo di 3 mesi, fino a un massimo di 18 mesi. È comunque possibile avere accesso ai propri risparmi e chiudere il conto in anticipo, mantenendo la cifra totale versata, ma perdendo gli interessi.

Miglior conto deposito settembre 2019: WeBank

Infine, nella classifica dei conti deposito migliori di settembre 2019, troviamo WeBank, nato nel 1999 e facente parte del Gruppo Banco BPM S.p.A., dedicato a tutto coloro che vogliono gestire i propri soldi unicamente online. Il conto deposito di WeBank ha un interesse con un tasso lordo dello 0,30%, che equivale un tasso netto dello 0,22%. Fra quelli citati finora è, dunque, il meno redditizio.

Prevede un vincolo minimo di 9 mesi, permette di ottenere interessi attivi pari a 7,72 euro, ha un’imposta di bollo del valore di 25,65 euro all’anno. Il conto deposito di WeBank può essere svincolato conservando tutti i propri risparmi, ma perdendo gli interessi maturati nei mesi di vincolo. Non prevede la necessità di dover associare obbligatoriamente un conto corrente.

Come si apre un conto deposito?

L’apertura di un conto deposito è davvero molto semplice: non essendo una carta di credito che permette di prelevare più contanti di quelli disponibili sul conto, quindi non avendo bisogno di garanzie per l’apertura, il conto deposito è uno strumento molto semplice, che può essere gestito e sottoscritto da ogni tipo di cliente.

All’apertura di un conto deposito bisogna presentare la propria carta d’identità e il codice fiscale. In alcuni casi sarà necessario dover indicare anche il certificato di residenza. Quando si apre un conto deposito, bisogna fare attenzione alla presenza di un requisito fondamentale: l’eventuale necessità di dover associare un conto corrente tradizionale al conto deposito. Ci sono, infatti, istituti di credito per i quali il conto di appoggio deve appartenere allo stesso istituto e altri che, invece, sono meno fiscali sotto questo punto di vista. Per le norme antiriciclaggio bisognerà effettuare un primo bonifico (è sufficiente una piccola somma) o attivare una procedura RID per identificare così il risparmiatore.

Ma i conti deposito sono sicuri? Come già letto in precedenza, un conto deposito è stato ideato per non far incorrere alcun tipo di rischio al risparmiatore che deciderà di utilizzarlo, cosa che invece accade a coloro i quali scelgono di effettuare un investimento in azioni. In questo caso specifico, infatti, nonostante gli interessi che si possono ottenere acquistando un certo titolo azionario possono essere molto importanti, allo stesso tempo ci sono parametri esterni non controllabili, quali per esempio la volatilità dei mercati, che possono compromettere senza possibilità di intervento da parte dell’azionista tutti gli investimenti effettuati e le possibilità di guadagno.

Il problema più grande che può colpire il titolare di un conto deposito è legato al fatto che l’istituto bancario scelto per il proprio investimento non sia più in grado di restituire il capitale che è stato depositato sul conto, per esempio perché è in bancarotta. Per fortuna, però, esiste un meccanismo di tutela per i risparmiatori che scelgono il conto deposito come strumento di gestione dei risparmi, ovvero il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, che è in grado di coprire risparmi fino a un massimo di 100.000 euro. In base a questo sistema di garanzia e tutela del proprio denaro si dovrà attendere un periodo massimo di 20 giorni lavorativi (secondo quanto previsto dalla direttiva comunitaria 2009/14/CE) per riavere i soldi che erano stati depositati sul conto deposito. Questa regola vale per qualsiasi tipologia di conto deposito, a prescindere dal tasso e dall’istituto di credito scelto in fase di apertura. Si tratta comunque di situazioni estreme che non capitano tutti i giorni, ma che costituiscono un indice di garanzia sulla sicurezza di un conto deposito.

Il conto deposito può essere aperto sia un filiale, oppure online, tenendo a mente che le caratteristiche contrattuali sono le stesse, ma che gli istituti di credito puntano di solito sull’attivazione via web in quanto i costi di gestione sono inferiori e la procedura di attivazione è di certo molto più semplice. In più, è proprio valutando i vari conti deposito disponibili sul momento online che si trovano le offerte e le promozioni più vantaggiose per i propri risparmi.

Quali tasse sono previste per un conto deposito?

Parlando di conti deposito, ci sono due diverse tasse da pagare da parte dei titolari. La prima è la ritenuta fiscale sugli interessi maturati, mentre la seconda è l’imposta di bollo. Come si calcolano le due tasse sul conto deposito?

La ritenuta fiscale si applica direttamente sugli interessi, quindi non sarà necessario fare conteggi, nel senso che viene scalata prima ancora che il cliente possa avere accesso ai propri rendimenti sul capitale versato. Tale tassa è pari al 26%.

L’imposta di bollo, invece, è un po’ più complicata. A grandi linee, quando il conto deposito è attivo al 31 dicembre dell’anno, viene applicata un’imposta di bollo dello 0,20% sulla frazione di anno in cui il conto è estato attivo. Se, situazione opposta, il conto è stato chiuso prima del 31 dicembre dell’anno, allora l’imposta di bollo è pari a 1 euro.

Quando si parla di imposta di bollo, bisogna solo tenere in considerazione il fatto che alcune banche rendicontano ogni trimestre, altre ogni semestre, quindi è più probabile che alla fine l’imposta di bollo da pagare sul proprio conto deposito sarà pari allo 0,20%.

Qualche consiglio per scegliere il miglior conto deposito

Le variabili da prendere in considerazione quando si valuta un conto deposito per individuare il migliore sono molteplici. Una delle più rilevanti è il tasso di interesse annuo lordo, che permette di calcolare il maggior guadagno rispetto alle varie offerte disponibili sul mercato dei conti deposito.

Altri fattori di non poco conto sono comunque:

  • la modalità con la quale vengono calcolati gli interessi, quali la logica di capitalizzazione, con la quale si intende il quando e il come gli interessi matureranno;
  • le eventuali spese di apertura o chiusura del conto;
  • eventuali altri vincoli da rispettare o sanzioni da pagare.

A proposito della logica di capitalizzazione per esempio, ci sono conti deposito nei quali gli interessi maturano a fine mese, altri in cui maturano a fine anno, e altri ancora per i quali sono previsti intervalli regolari. Si tratta di un elemento importante da valutare poiché gli interessi corrispondono a somme che possono essere reinvestite, quindi è bene sapere quando si possono capitalizzare. Per tutti questi motivi è bene spendere il tempo necessario alla comparazione di tutti gli elementi che caratterizzano un conto deposito in modo da fare la scelta più vantaggiosa per il capitale che si ha intenzione di investire.