Canone RAI 2019, domanda di esenzione: chi può non pagare

Chi non possiede un televisore, ma anche chi rientra in determinate categorie (ad esempio chi ha più di 75 anni e un reddito inferiore agli 8.000 euro) non è tenuto a pagare il canone RAI, da qualche anno integrato nella bolletta elettrica in 10 rate. Ecco chi deve presentare domanda di esenzione e chi invece è già esonerato.

Canone RAI 2019, domanda di esenzione: chi può non pagare

Come funziona il canone RAI

Com’è noto, la disciplina del canone RAI è cambiata in modo radicale negli ultimi anni: oggi infatti c’è l’addebito in bolletta del canone che ammonta a 90 euro, suddiviso in 10 rate pagate da gennaio fino a ottobre. È un fatto però che la sempre maggiore diffusione di offerte tv e dispositivi per la visione dei contenuti televisivi in mobilità, in particolar modo i tablet, fa sì che siano sempre di più quelli che scelgono di non acquistare nessun televisore: per questo hanno diritto a presentare una domanda di esenzione, tramite la dichiarazione di non detenzione di apparecchio televisivo con modulo messo a disposizione sul sito dell’Agenzia delle Entrate e della Rai.

Esistono però diverse categorie di persone che hanno parimenti diritto a non pagare il canone, per via del loro particolare status (ad esempio i diplomatici e i militari), oppure perché hanno un reddito al di sotto di una certa soglia.

Chi ha diritto all’esenzione

Ecco qui di seguito chi ha diritto a non pagare il canone RAI per il 2019:

  • chi non possiede una tv (e fa relativa domanda di esenzione)
  • chi ha più di 75 anni e un reddito non superiore agli 8.000 euro
  • gli invalidi civili degenti in una casa di riposo
  • i militari della Forze Armate Italiane (ospedali militari, Case del soldato e Sale convegno dei militari delle Forze armate, mentre chi è membro delle Forze Armate ma si trova in un appartamento privato situato all’interno di una struttura militare non è esonerato dal pagamento del canone)
  • i militari di cittadinanza straniera appartenenti alle Forze Nato
  • gli agenti diplomatici e consolari di Paesi per cui è previsto lo stesso trattamento per i diplomatici italiani
  • i rivenditori e i negozi in cui vengono riparati televisori

Non è stato invece approvato nella Legge di Bilancio 2019 l’emendamento che estendeva l’esonero dal pagamento anche ai disabili ai sensi della legge 104.
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Tutto sulla domanda di esenzione 

È necessario ricordare che chi è tenuto a inviare la dichiarazione perché non possiede un televisore deve farlo entro il 31 gennaio del 2019; solo così, infatti, non gli verrà addebitato il canone per tutto il 2019. In caso contrario, c’è tempo fino al 30 giugno per l’esenzione valida per la seconda parte dell’anno. Rispetto al passato non c’è più la possibilità di richiedere il suggellamento dell’apparecchio tv. 

La norma riguarda anche chi aveva un apparecchio ma ora non ce l’ha più: l’Agenzia delle Entrate infatti nomina espressamente «i contribuenti titolari di un’utenza di fornitura di energia elettrica per uso domestico residenziale che vogliono disdire l’abbonamento, in quanto non detengono più apparecchi televisivi in alcuna dimora (ad esempio perché li hanno ceduti)».

Va rammentato inoltre che il canone viene addebitato una sola volta per ciascun nucleo familiare: bisogna infatti presentare la domanda di interruzione dell’addebito nel caso in cui nella stessa famiglia due soggetti fossero titolari di due bollette (ad esempio il marito intestatario dell’utenza elettrica per la prima casa e la moglie dell’utenza elettrica per una seconda casa). 

La domanda di esenzione deve essere presentata dall’intestatario dell’utenza elettrica, e il modulo va presentato  online sul sito dell’Agenzia delle Entrate oppure inviato tramite PEC all’indirizzo cp22.sat@postacertificata.rai.it. In alternativa c’è sempre la possibilità della raccomandata; in questo caso, bisogna scrivere al seguente indirizzo: Agenzia delle Entrate – Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamenti TV – Casella postale 22 – 10121 – Torino.