È possibile assicurare un'auto estera in Italia?

Un’auto estera che viene utilizzata in Italia può essere assicurata nel nostro Paese ma solo dopo aver completato un iter burocratico che prevede anche l’iscrizione al PRA per il veicolo. Per i veicoli stranieri in Italia, inoltre, sono state, di recente, introdotte nuove norme sulla circolazione.

 

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Scopri cosa fare per assicurare auto estera

Chi ha un’auto con targa estera può attivare un’assicurazione auto in Italia. Per completare quest’operazione, però, è necessario, come prima cosa, iscrivere l’auto al PRA e, quindi, effettuare l’immatricolazione del veicolo. Si tratta di una pratica burocratica necessaria per poter assicurare un’auto straniera. Ecco come fare:

Come assicurare un'auto estera: residenti e non

Per assicurare un’auto con targa estera in Italia è necessario, come prima cosa, completare l’immatricolazione dell’auto, con l’iscrizione al PRA e all’Ufficio Provinciale della Motorizzazione. Per completare le pratiche burocratiche è necessario avere il certificato di proprietà, una copia dell’atto di vendita tradotto in lingua italiana, il certificato di residenza dell’acquirente (o una dichiarazione sostitutiva) e un documento di identità.

La prima cosa da fare è rivolgersi alla Motorizzazione che rilascerà la carta di circolazione. Utilizzando questo documento, ci sono 60 giorni di tempo per effettuare l’iscrizione al PRA. Se l’auto arriva da un Paese UE è possibile completare la procedura rivolgendosi a uno Sportello Telematico dell’Automobilista (STA).

Una volta che l’auto estera sarà stata correttamente iscritta al PRA, avendo completato tutte le pratiche burocratiche necessarie, sarà possibile attivare una polizza RC Auto e, quindi, iniziare a circolare con il veicolo. Giunti a questo punto, l’attivazione di una copertura RC non presenta differenze rispetto alla procedura standard valida per qualsiasi veicolo. L’auto estera, dopo l’iscrizione al PRA, sarà, di fatto, considerabile come auto italiana.

Nuove norme di circolazione per i veicoli stranieri in Italia

A chiarire le nuove norme sulla circolazione di auto con targa straniera in Italia è la Legge n. 238/2021 (art. 2) che ha modificato l’articolo 93 del Codice della Strada. Secondo quanto definito dalla normativa, chi risiede all’estero può circolare con targa estera in Italia al massimo per un anno. I veicoli in questione devono essere iscritti al Pubblico Registro dei Veicoli Esteri (REVE). L’iscrizione può essere fatta presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista. L’iscrizione al REVE è obbligatoria anche per i lavoratori frontalieri, intestatari di un veicolo immatricolato all’estero e circolante in Italia.

E i nuovi residenti in Italia?

Chi acquisisce la residenza in Italia ed è proprietario di un veicolo, in base alle nuove norme, ha fino a 3 mesi di tempo per completare l’immatricolazione del veicolo in Italia. Completata la procedura di immatricolazione, quindi, sarà possibile attivare un’assicurazione RC per la propria auto e circolare liberamente.

 Nel caso in cui, invece, chi ha acquisto la residenza in Italia è solo un conducente (e non intestatario) di un veicolo con targa estera è previsto l’obbligo di custodire sul veicolo un “documento, sottoscritto con data certa dall’intestatario, dal quale risultino il titolo e la durata della disponibilità del veicolo”. Questa norma serve per regolare l’uso di auto straniere in Italia quando il veicolo è preso a noleggio o in leasing o ancora utilizzato in comodato da parte del conducente che ha appena acquisito la residenza in Italia.

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Sanzioni e casi particolari

Il proprietario di un veicolo con targa estera che circola in Italia senza rispettare la normativa vigente è soggetto a una sanzione amministrativa di importo compreso tra 400 euro e 1.600 euro oltre che al ritiro del documento di circolazione. Il soggetto in questione ha 30 giorni di tempo per mettersi in regola con gli adempimenti previsti dalla normativa per evitare la confisca amministrativa del veicolo.

Questa sanzione scatta sia per i nuovi residenti che non hanno completato gli obblighi normativi per il veicolo con targa estera nei tempi previsti che per i frontalieri. La mancata iscrizione al REVE, quando necessaria, comporta una sanzione da 712 euro a 3.668 euro.  Da notare, inoltre, che il mancato possesso di un documento che attesti il titolo e la disponibilità del veicolo (per i conducenti residenti in Italia che guidano un’auto con targa estera non di proprietà) comporta una sanzione da 200 a 1.000 euro.

Per quanto riguarda l’iscrizione al REVE, invece, questa pratica non viene richiesta in alcuni casi. Ecco chi non deve iscriversi:

  1. I cittadini residenti nel comune di Campione d'Italia;
  2. il personale civile e militare dipendente da pubbliche amministrazioni in servizio all'estero;
  3. il personale delle Forze armate e di polizia in servizio all'estero presso organismi internazionali o basi militari;
  4. i familiari conviventi all'estero del personale indicato dai punti 2 e 3;
  5. i conducenti, residenti in Italia da oltre sessanta giorni, che guidano veicoli, immatricolati nella Repubblica di San Marino, nella disponibilità di imprese aventi sede nel territorio sammarinese, con le quali i conducenti sono legati da rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione continuativa.

Come verificare la copertura assicurativa di un'auto straniera in Italia

La verifica della copertura assicurativa di un’auto straniera in Italia è una procedura non immediata. In caso di sinistro con un’auto estera, infatti, è possibile rivolgersi all’UCI, Ufficio Centrale Italiano, nel caso in cui il sinistro sia avvenuto in Italia. I riferimenti per contattare l’UCI sono disponibili tramite il sito ufficiale (ucimi.it). Se, invece, il sinistro è avvenuto all’estero, per verificare la presenza di una copertura assicurativa per l’auto estera, è necessario rivolgersi a Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici) che ha il ruolo di Organismo di Indennizzo Italiano (ODI). In questo caso, i dettagli sono disponibili sul sito consap.it.

di Redazione SOSTariffe.it

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