Con l’arrivo dei mesi più freddi dell’anno e con un progressivo abbassamento delle temperature si avvicina il momento di accendere il riscaldamento di casa. Le unità abitative che presentano un sistema di riscaldamento autonomo hanno la possibilità di gestire con maggiore libertà tale sistema anche se dovranno provvedere ad effettuare i vari interventi di manutenzione in vista della riapertura dell’impianto dopo i mesi primaverili e estivi.
Chi utilizza un sistema di riscaldamento centralizzato, invece, deve seguire una precisa normativa. Gli impianti di riscaldamento di tipo centralizzato, infatti, possono essere attivati esclusivamente rispettando delle date di accensione ben precise. Allo stesso modo, tali impianti dovranno essere spenti entro una certa data. Un altro elemento da considerare è il numero di ore in cui gli impianti possono essere attivi durante un giorno.
Tutti questi fattori vengono influenzati dalla zona climatica. La normativa vigente suddivide il territorio italiano in sette zone climatiche (A, B, C, D, E e F). Per ogni zona sono previste precise date di accensione e spegnimento dei riscaldamenti centralizzati ed un ben preciso numero di ore in cui l’impianto può essere accesso nel corso della giornata. Di conseguenza, in base al comune dove è ubicata la fornitura sarà possibile conoscere la zona climatica e quindi tutti i dettagli sull’accensione del riscaldamento centralizzato.
Accensione del riscaldamento: ecco le date e gli orari per ogni zona climatica
La tabella qui di seguito riassume quanto previsto dalla normativa in merito alle date di accensione dei riscaldamenti centralizzati. Vengono, inoltre, riportate le date di spegnimento e il numero di ore in cui gli impianti possono essere attivi. Basterà, quindi, individuare la provincia dove è ubicata la fornitura per sapere immediatamente le date di accensione e spegnimento del riscaldamento e il numero di ore in cui può essere attivo nel corso del giorno. Ecco tutti i dettagli:
Zona climatica | Province | Periodo di accensione del riscaldamento | Orario |
A | comuni di Lampedusa e Linosa, Porto Empedocle | Dal 1° dicembre al 15 marzo | 6 ore al giorno |
B | Agrigento, Catania, Messina, Palermo, Siracusa, Trapani, Reggio Calabria e Crotone | Dal 1° dicembre al 31 marzo | 8 ore al giorno |
C | Imperia, Latina, Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari, Taranto | Dal 15 novembre al 31 marzo | 10 ore al giorno |
D | Genova, La Spezia, Savona, Forlì, Ancona, Ascoli Piceno, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Macerata, Massa Carrara, Pesaro, Pisa, Pistoia, Prato, Roma, Siena, Terni, Viterbo, Avellino, Caltanissetta, Chieti, Foggia, Isernia, Matera, Nuoro, Pescara, Teramo, Vibo Valentia | Dal 1° novembre al 15 aprile | 10 ore al giorno |
E | Alessandria, Aosta, Asti, Bergamo, Biella, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Novara, Padova, Pavia, Sondrio, Torino, Varese, Verbania, Vercelli, Bologna, Bolzano, Ferrara, Gorizia, Modena, Parma, Piacenza, Pordenone, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Rovigo, Treviso, Trieste, Udine, Venezia, Verona, Vicenza, Arezzo, Perugia, Frosinone, Rieti, Campobasso, Enna, L’Aquila, Potenza | Dal 15 ottobre al 15 aprile | 14 ore al giorno |
F | Cuneo, Belluno e Trento | Nessun limite | Nessun limite |
Riscaldamento autonomo: tutto quello che c’è da sapere su utilizzo e risparmio
Gli impianti di riscaldamento autonomo non devono seguire le indicazioni previste dalla normativa per il riscaldamento centralizzato. A guidare l’utilizzo del riscaldamento autonomo è il buon senso degli utenti. Le linee guida per gli impianti centralizzati possono, quindi, rappresentare delle ottime indicazioni per quanto riguarda sia le date di accensione e spegnimento degli impianti che per il numero di ore di utilizzo nel corso del giorno.
Gli impianti di riscaldamento autonomo devono comunque seguire precise normative a partire dalla necessità di effettuare periodici interventi di manutenzione della caldaia, al fine di assicurare il corretto funzionamento. Bisogna, inoltre, provvedere all’installazione di cronotermostati e di valvole termostatiche per massimizzare l’efficacia del riscaldamento ed evitare sprechi di energia. Per gli impianti più datati, inoltre, è utile effettuare un aggiornamento della caldaia puntando su di un modello ad alta efficienza.
Per risparmiare sui costi legati all’utilizzo del riscaldamento autonomo è possibile seguire varie opzioni:
- ridurre al minimo l’utilizzo del riscaldamento, evitando gli sprechi
- puntare sull’efficienza di funzionamento dell’impianto, acquistando una caldaia ad alta efficienza e massimizzando l’isolamento termico dell’abitazione
- ridurre al minimo il costo del gas naturale (nel caso in cui si utilizzi una caldaia a gas)
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- una stima del consumo annuale (il dato è disponibile in bolletta oppure può essere calcolato tramite l’apposito tool del comparatore)
- l’ubicazione della fornitura (basta indicare il comune) per individuare la zona climatica
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